2. Qual è la verità?

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Tancredi si avvicinò a Lele preoccupatissimo. Non aveva mai visto quel ragazzo ma quegli occhi, quelle guance e quel gonfio portafoglio che portava nei jeans l'aveva colpito. Intanto anche Diego stava raggiungendo il suo amico chiedendosi cosa stesse facendo quello sconosciuto. Lele intanto sentiva un fortissimo dolore al mento e non aveva il coraggio di muoversi. Ad un certo punto sentì che qualcuno lo stava chiamando: "Hey mi senti? Stai bene?" Non riusciva a distinguere bene la voce, il dolore era lancinante e lo confondeva. Pensando che fosse Diego prese coraggio e riuscì a ruotare la testa. Qualche goccia di sangue gocciolò dal mento.
"Ma quello è sangue!" Esclamò Tancredi prima di svenire.
"Ma tu non sei Diego!" Gli rispose Lele "Hey ma stai bene?" Chiese al ragazzo appena svenuto, ma non ottenne nessuna risposta.
"Sai chi è?" Gli chiese Diego.
"Non ho la più pallida idea di chi sia" Rispose Lele.
"Ma tu stai sanguinando?!? Hai deciso che il mento non ti serviva più?"
"So che sto sanguinando! Anzi invece di scherzare non dovresti portarmi in ospedale"
"E con lui cosa facciamo?" Disse Diego indicando lo sconosiuto
"Magari chiedi a nonna Giovanni e a zio Franco di metterlo all'ombra"
"É svenuto solo perchè ha visto il sangue? Ma se è così delicatuccio perchè è corso verso di te? Io penavo volesse aiutare"
"Dai non trattarlo così, non sono tutti sei supereroi come il mio caro amico Diego"
Diego prese un fazzoletto e lo poggio sulla ferita per tamponare il sangue. Prese poi il suo amico modi sposa e si diresse verso l'auto. Dopo pochi minuti lasciò il parchetto con una piccola sgommata.

Giovanna e Franco intanto avevano posato Tancredi su una panchina e stavano cercando di rianimarlo con dei sali. In realtà i sali non li avevano quindi lo stava sventolando dei calzini puzzoletti che gli aveva prestato uno dei ragazzi dello skate park.
"Ma cos'è questa puzza!" Esclamò Tancredi riprendendosi dallo svenimento. Peccato che la panchina su cui era steso fosse instabile e il brusco movimento la fece cadere. Si ritrovò per terra con un sottofondo di risate prodotte dai vari presenti. Si rialzò tutto dolorante ma subito un pensiero gli sguarciò la mente: "Che fine ha fatto quel ragazzo? me lo sono sognato? Perchè ero steso su quella panchina? Perchè quella panchina faceva così schifo?" Troppe domande e neache una risposta.
"Ma il ragazzo che è caduto dallo skate come sta?" Chiese Tancredi
"Nessuno è caduto dallo skate" Rispose un ragazzo dai capelli castani
"Come nessuno è caduto? Ma io ho visto un ragazzo sbattere a terra con il mento, mi sono avvicinato ma avendo visto il sangue sono svenuto"
"Guarda che stavi bevendo una bibita lì, vicino a quel muro e ad un certo punto ti sei accasciato a terra. Io e Luigi ti abbiamo portato qui all'ombra e abbiamo cercato di capire cosa ti fosse successo"
"Ma è impossibile... io ho visto... ma..."
"Io ti consiglio di andare da un dottore, quel che ti è successo è davvero strano"
Tancredi assolutamente incredulo ringraziò i ragazzi, e si diresse verso casa con un milione di domande...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06, 2020 ⏰

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