Addio

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ATTENZIONE PRESENZA DI SCENE HOT

  Entrò nella stanza buia, lì dove tante volte si era infilato nel letto della nakama per dormire, per condividere attimi di tranquillità con la ragazza che gli aveva rubato il cuore, forse addirittura dalla prima volta che la aveva incontrata ad Hargeon e fin da subito si era sentito legato a quella ragazza dagli occhi di cioccolato. Solo dopo una chiacchierata con Elsa aveva capito che quel legame non era lo stesso di una qualsiasi compagna di gilda, ma che si trattasse di qualcosa di più: solo con la sua Luce necessitava un qualsiasi contatto fisico a parità dell'ossigeno per respirare e aveva cercato in tutti i modi affinché avvenisse, magari con tocchi, qualvolta anche indecenti, discolpandosi con sciocche scuse; solo il suo profumo aveva un effetto afrodisiaco su di lui, ne era dipendente come un drogato verso la sua droga preferita, come un alcolizzato all'alcool; solo con lei voleva dormire, averla accanto in quelle ore di incoscienza... anche Happy aveva capito tutto ciò canzonandolo con battutine e prese in giro.
Le narici vennero invase dall'odore della maga degli spiriti stellari, annebbiandogli la mente già offuscata dal dolore provato quel giorno. Percepì il sangue dirigersi involontariamente verso il basso, raggruppandosi in un punto preciso nei suoi boxer; non era la prima volta che succedeva, ma per fortuna aveva sempre indossato quei pantaloni larghi che lo aiutavano a celare la mal trattenuta erezione.
All'improvviso la stanza venne invasa dalla luce e Lucy fece il suo ingresso nel salotto, a sua disdetta o a suo favore, con solo un asciugamano addosso. I suoi occhi si posarono sulle sue generose rotondità della ragazza risvegliandogli la voglia di toccarla, di baciarla, di possederla come mai prima d'ora.

  Si stava lavando concedendosi il lusso di rimanere più del dovuto nella vasca: accettare tutto quello che era successo in quel giorno non era facile; avevano vinto, ma ognuno di loro aveva perso qualcosa o qualcuno. Il pensiero di Natsu in lacrime percorse la sua mente, sicuramente aveva sofferto più lui che lei: almeno sapeva che Acquarius esisteva ancora, ma Igneel era morto... si ritrovò lei stessa a piangere per il dolore dell'amico. Quello sarebbe rimasto e non sarebbe diventato quel qualcosa di più che lei sperava... lei era solo Lucy, la sua nakama: mille volte l'aveva vista nuda e toccata in punti strani, ma nemmeno una volta il ragazzo ne aveva risentito, ritornando a fare quello che stava facendo, a combattere contro qualcuno oppure semplicemente a mangiare il suo panino. Non pensava che fosse dovuta alla sua ingenuità, perché si ricordava perfettamente che nella villa del duca Natsu aveva trovato un libro osé capendo subito di cosa si trattasse1.
Si alzò e si avvolse il corpo nel telo, si diresse in salotto, accese le luci e non rimase affatto sorpresa nel ritrovarselo davanti a lei.
«NATSU CHE CI FAI IN CASA MIA?» urlò come da copione al rosato, il quale intanto la scrutava con inusuale cura il corpo? No non era possibile se lo stava immaginando, eppure lui continuava a rimanere in silenzio soffermando lo sguardo sulle sue cosce, risalendo poi ai fianchi, alla vita e infine al seno coperto dal pezzo di stoffa. Sembrava che Natsu la stesse mangiando con gli occhi...
«Dov'è Happy?» provò a scuoterlo inutilmente con quella insulsa domanda. Si portò una mano a stringere il nodo dell'asciugamano per ancorarlo con più sicurezza al suo corpo quando il dragon slayer iniziò ad avvicinarsi. Lui faceva un passo in avanti e lei di risposta arretrava, continuarono per poco fino al momento in cui la bionda non toccò con la schiena il muro, a quel punto decise di scivolare a destra verso la porta del bagno per rifugiarsi all'interno, ma Natsu, capita la sua intenzione, balzò verso di lei intrappolandola con due mani posandole vicino alla sua testa. Si appoggiò sugli avambracci riducendo il tratto tra le loro teste ad un palmo della mano. «Natsu?» sussurrò lei per risvegliarlo dallo stato di trans che per qualche oscura ragione lo aveva colpito.
«Lucy» mormorò lui assottigliando ancora la distanza fissando insistentemente le sue labbra.
«Cos... » la maga venne zittita dalla bocca del compagno che sembrava la stesse divorando.
Con un colpo del bacino, il rosato strusciò la sua dolorosa erezione sulla gamba della ragazza cercando un minimo di sollievo. Per la sorpresa Lucy socchiuse la labbra, cosa che gli permise di penetrarla con la lingua cercando disperatamente quella di lei; appena la trovo la attorciglio alla sua, giocandoci e beandosi del sapore della nakama che da troppo tempo desiderava assaggiare come il più buono dei dolci, come il più succoso dei frutti, come l'ambrosia degli dei esclusa agli uomini mortali.
Le avvolse i polsi quando lei posò le mani sul suo petto cercando di scostarlo, li posizionò sopra la sua testa facendo aderire maggiormente i loro corpi. Il suo seno era schiacciato contro il petto marmoreo di Natsu separati ancora dal telo e dalla giacca mono-manica, ma Lucy sapeva che se avessero continuato così ben presto sarebbero ruzzolati sul pavimento come degli stracci. La sua lucidità piano piano stava lasciando posto a quell'istinto animale dettato dalle mille sensazioni che stava provando in quel momento: aveva risposto subito a quel bacio possessivo, prepotente; quel suo primo bacio lo aveva immaginato tante volte quando era bambina e ancora di più da quando aveva incontrato quel ragazzo sempre allegro con la passione per il combattimento, ma quelle fantasie erano molto lontane dalla realtà.
Si staccarono per riprendere fiato, il respiro, come il battito cardiaco, era accelerato, imperlavano la fronte di entrambi delle goccioline di sudore. Natsu le aggredì il collo tempestandolo di baci alternati a morsi più o meno leggeri, passo la bocca dalle spalle fino ad arrivare all'orecchio lambendo il lobo con le labbra, gustandolo come la carne più deliziosa che avesse mai assaggiato e ascoltando i gemiti per niente pudici della ragazza come la musica più soave.
Non riusciva a impedire a suoni osceni di uscire dalla sua bocca, mentre il dragon slayer la torturava in quella maniera così passionale. Il nakama le mordicchiò la mascella e scese per percorrere con la punta della lingua la clavicola. Brividi di piacere le percorsero la schiena, lungo tutta la spina dorsale, per giungere nel basso ventre, in mezzo alle cosce bagnate dai suoi umori.
L'odore della sua eccitazione cancellò quel poco di autocontrollo che ancora possedeva, con i denti sciolse il nodo dell'asciugamano affondando finalmente la testa in quelle rotondità così morbide e prosperose, una mano si poso su un seno massaggiandolo, mentre l'altra si andò a posizionare sulla schiena per impedire una qualsiasi fuga e la sua bocca si mosse sul capezzolo turgido di Lucy, lambendolo, succhiandolo, pizzicandolo con i denti. Nel frattempo la ragazza intrecciava le dita sui suoi capelli accarezzandoli, giocandoci e stringendoli in modo convulsivo. Si stacco dal suo corpo per vederla in viso: era arrossata e le iridi erano dilatate dal desiderio, lo stesso che lo possedeva. Ritorno a baciarla più lentamente assaporando le labbra; lei intanto aveva iniziato a spogliarlo dalla giacca aprendola, tastò i suoi addominali che guizzavano sotto le sue dita affusolate, risalì a toccargli i pettorali e i capezzoli con carezze circolari facendogli sfuggire ringhi bassi e profondi.
Passò le mani sulle sue spalle muscolose, mentre ancora lui la stava baciando, e fece scivolare a terra quell'inutile indumento, passò ad armeggiare con la cintura dei pantaloni, ma Natsu gliele scostò posizionandole dietro il proprio collo per poi sistemare i palmi sui glutei impastandoli. Non ci mise molto a capire quello che lui voleva: fece un piccolo salto e gli cinse la vita con le gambe.
Senza staccarsi dalle sue labbra il dragon slayer, dopo aver percorso la distanza a grandi falcate, la fece stendere delicatamente sul letto.
Drizzò la schiena per contemplarla: lei giaceva indifesa sotto di lui, vogliosa quanto lui per quel amplesso tanto atteso, le braccia erano piegate con fare sensuale porgendo le mani vicino al viso, i seni svettavano verso di lui facendogli desiderare di riposizionare la faccia nel solco e torturarli come aveva fatto prima; ma aveva altri piani... Si inginocchiò tra le cosce spalancate e avvicinando la bocca alla sua intimità la leccò assaporando gli umori della nakama.
Non riusciva nemmeno a respirare tanto era l'emozione che provava in quel momento, anche volendo non sarebbe riuscita a far uscire un suono se non quello dei suoi gemiti incontrollati che aumentavano di intensità insieme ai tocchi lascivi di Natsu. Alzò poco la testa per osservare l'artefice di quell'intenso piacere a cui si era completamente abbandonata sconnettendo completamente il cervello: tra le sue gambe il dragon slayer continuava il suo lavoro guardandola in preda al godimento più totale, o quasi.
Stava impazzendo tra quelle cosce oscenamente aperte, non sarebbe riuscito a resistere dal possederla subito come un animale. Si accorse che lei si era di poco sollevata e incontrando i suoi occhi pieni di desiderio, penetrò dentro di lei con il medio. "Mossa sbagliata!" pensò sentendo il grido di piacere della sua Luce e il dito completamente fasciato da pareti calde e bagnate proiettando il pensiero quando, all'interno, ci sarebbe stato il suo membro. Basta non ce la faceva più a trattenersi! Si alzò davanti al volto contrariato della maga e con movimenti fulminei si slacciò la cintura e abbassò con un solo movimento sia i pantaloni che i boxer fino alle caviglie per calciarli lontani malamente.
Lucy guardò l'erezione del nakama spaventandosi: doveva ammettere che era molto dotato!
Notando sul viso il timore della ragazza, Natsu riprese la giusta lucidità: si puntello con i gomiti sul letto per non gravarle addosso e prese tra le mani il volto della maga ritornando a baciarla, questa volta, con dolcezza.
Lucy a poco a poco si rilasso godendosi le labbra del dragon slayer, che ancora portavano il sapore dei suoi umori arrossendo al pensiero, ma scacciandolo subito dopo. Finalmente avrebbe provato anche lei la bellezza, a detta di Cana, nel fare l'amore.
Natsu, avvertendo che la sua nakama si fosse tranquillizzata, si stacco da quel bacio solo per cercare il muto consenso che non si fece attendere. La penetrò con un solo colpo del bacino, alcune lacrime le solcarono il viso che si affretto ad asciugare con le sue labbra. Rimase fermo sentendo il sangue virgineo di lei che usciva per colpa sua, si maledisse per averle procurato dolore, ma sorrise nell'intendere che lui fosse la sua prima volta. Dopo pochi istanti uscì da lei osservando il membro effettivamente sporco di rosso, guardò Lucy con espressione dispiaciuta; se lei avesse voluto fermarsi, lui avrebbe acconsentito anche se avrebbe preferito farsi tagliare un braccio. Per suo grande sollievo la maga degli spiriti stellari posizionò le mani sul fondo schiena per riportarlo dove era prima: dentro di lei. Natsu la penetrò nuovamente e sentendola gemere iniziò ad entrare e uscire lentamente. Via via i gemiti sussurrati di Lucy divennero gridi di godimento mentre le spinte si facevano veloci ed incalzanti. Fece incontrare di nuovo le loro labbra in un bacio infuocato e l'estasi si faceva progressivamente più vicina.
Lucy venne travolta dalle sensazioni quasi dolorose che provava, ma tutto finì quando brividi di piacere le percorsero tutto il corpo grazie all'orgasmo raggiunto, Natsu la seguì qualche spinta dopo rilasciando la sua essenza nel ventre fecondo. Uscì con lentezza e lei si sentì vuota, avrebbe voluto che lui rimanesse ancora dentro di lei.
Sul viso di entrambi veleggiava un sorriso appagato per l'amplesso appena compiuto, rispecchiando la sonnolenza che ne sarebbe dovuta seguire, ma il membro di Natsu non era dello stesso avviso; in pochi secondi si ritrovò con una erezione che pretendeva attenzioni da una certa biondina coricata sul letto a pancia in su. Le passò un braccio in torno alla vita e con poca forza se la portò sul suo bacino per riprendere a godere ancora, ancora e ancora...

Dopo le ore di fuoco che c'erano state, Natsu osservava la sua amante dormire beatamente e sicuramente stanca. Semi-sdraiato, con il ginocchio destro e il braccio sinistro piegato, si volto verso la finestra da dove una luce incominciava a illuminare la stanza. L'aurora gli ricordò perché fosse entrato in quella casa: per quanto fosse stato piacevole quell'incontro lo aveva distolto dai piani che si era prefissato. Si alzò dal letto riuscendo a non svegliare quella dea che lo aveva ammaliato, recuperò i vestiti e li indossò . Prese dalla tasca il biglietto di saluto che aveva scritto e lo poggiò sul tavolinetto del salotto, immaginando come la destinataria si sarebbe sentita quando lo avrebbe letto sopratutto dopo quella notte. Non torno a guardarla, non sarebbe riuscito ad allontanarsi più da lei e se fosse successo non si sarebbe allenato, rimanendo debole: non sarebbe riuscito a proteggerla, come non era riuscito a proteggere Mirai-Lucy. Si avvicinò alla finestra e con un balzo uscì da quella casa che per poco aveva visto la coronazione del loro amore. Vide Happy raggiungerlo, nelle zampe teneva il suo zaino. Glielo aveva affidato per quelli che dovevano essere pochi minuti, giusto il tempo di lasciare la lettera... lo sapeva che l'amichetto blu avesse sbirciato controllando il motivo del suo ritardo, cosa che fu confermata dalla sua faccia e da quel "Vi piacete".

Gli occhi bruciarono cercando di aprirli, tutta colpa del sole che da ore illuminava la sua stanza... non aveva dormito molto quella notte non poteva rimanere buio per un altro po'? Era felice però di quel risvolto inaspettato, di aver regalato la sua verginità al ragazzo che amava! Rinfrancata da questi pensieri si mise a sedere portando le braccia in alto inarcando la schiena, dopo di che prese la vestaglia che teneva sotto il cuscino e se la infilò. Tolse le lenzuola sporche del suo sangue, ritrovandosi ad arrossire al perché, e le buttò malamente nel cesto della biancheria sporca.
Convinta che "il più di un amico" si fosse fiondato in cucina a svuotarle il frigorifero come faceva sempre, si diresse proprio lì e non trovandolo lo chiamò a gran voce.
«Natsu?» riprovò andando verso il bagno. Che magari si stesse lavando?
Bussò prima di entrare e constatare che non fosse nemmeno lì. Andò al salotto e notò una busta bianca sigillata con della cera rossa.
Non poté credere ai suoi occhi quando ne lesse il contenuto, le mani le tremarono, le lacrime iniziarono a solcare le guance, il respiro le si morì in gola e il cuore... una pugnalata avrebbe fatto meno male!
«Perché?» riuscì a sussurrare, le gambe le cedettero e si ritrovò seduta per terra.
Come richiamata da qualche pericolo apparve Virgo che, notando l'improvviso pallore e il volto sconvolto della padrona, le chiese con gentilezza «Principessa che succede?»
«Se ne andato»


1 riferimento alla terza (mi sembra) puntata dell'anime: in italiano Natsu dice «Guarda una enciclopedia sui draghi», ma nella versione giapponese informa gli altri che ha trovato un porno...

Ciao a tutti questa è la mia primissima Nalu... adoro questa coppia e ho già in cantiere altre storie (One shot e non), quindi fatemi sapere cosa ne pensate!

Un bacio

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