Correva per le strade di Crocus semi-deserte, il battito cardiaco era accelerato e i polmoni iniziavano a bruciare. Svoltò a destra, poi a sinistra. I pochi abitanti della città che incontrava la guardavano come una pazza, ma a lei poco importava di cosa pensassero, l'essenziale era arrivare in anticipo, o almeno non in ritardo.
"Un ultimo sforzo Lucy" si ripeté per la centesima volta salendo quella stramaledetta montagna per raggiungere la Domus Flau, "Non potevano costruirla, non so, nel centro della città?"
Finalmente arrivata a destinazione, due guardie molto più alte di lei le bloccarono il passaggio. «Signorina favorisca il pass, per favore» le ordinò uno dei due. Lucy porse il lasciapassare dopo che lo trovò senza troppe difficoltà nella borsa.
«Eccolo» sorrise con il fiato corto e riprese quella corsa mattutina dopo che la sentinella fece un passo di fianco dichiarando con un apatico "Vada pure". Raggiunse Jason tra le scalinate, si ritrovò a seguirlo fino ad un punto strategico per guardare il quarto giorno dei "Grandi Giochi di Magia".
«Molto bene! La semifinale! Oggi vedremo cinque combattimenti: un membro di una gilda si scontrerà con uno appartenente ad un'altra, le cinque coppie degli scontri sono già stati scelti... l'ospite speciale di oggi è la nostra mascotte e l'arbitro ufficiale Mato! Siamo felici di averti con noi oggi!»
«Anch'io lo sono, kabo»
Il presentatore, a mano a mano che le competizioni finivano, annunciava i diversi partecipanti chiedendo di tanto in tanto a Yajima un opinione e l'aspirante scrittrice, come le aveva ordinato il senpai, riportava diligentemente gli avvenimenti sul taccuino. Gli scontri finirono e così il quarto giorno dei giochi; come l'anno prima il dì successivo i maghi si sarebbero potuti riposare interrompendo la competizione.
«Quindi scriverò l'articolo e farò l'impaginazione?» chiese Lucy elettrizzata all'idea mentre si dirigevano entrambi all'uscita.
«Esattamente!» disse Jason «Se vuoi domani puoi anche rimanere a casa per lavorare... mi consegnerai il lavoro Sabato»
«Ok, grazie mille»
Arrivati ai piedi della montagna si salutarono, ognuno prendendo la propria strada. Iniziava a sentirsi stanca, e non solo per la corsa mattutina, ma soprattutto per la quantità di potere magico che era costretta, da lì a qualche mese, ad usare praticamente tutti i giorni.
Salì le scale e aprì la porta di quel appartamento, non proprio piccolissimo; era stata una fortunata a trovare a Crocus un alloggio così ben fornito a soli ottantamila Jewels...
«Hey Lucy?» una voce maschile, che lei conosceva bene, la chiamò dalla camera da letto «Puoi venire?» saperlo lì la tranquillizzava e, ormai, si era abituata alla sua presenza costante...
«Arrivo subito!» rispose, pensò al suo tesoro coricato di là che forse la stava aspettando dal momento in era uscita per andare a lavorare. Varcò la soglia uno spettacolo divertente le si presentò davanti: Loki era impiastricciato dalla testa ai piedi da una poltiglia verde. Cercò di trattenere le risate successivamente aver guardato la culla, posta vicino al suo letto, e notando il suo angioletto dormire serenamente
«Ha fatto la peste oggi?» chiese cercando di rimanere il più possibile seria
«Tu non immagini quanto... da dove incomincio? Stamattina, quando le ho cercato di fare il bagnetto non smetteva di schizzarmi, dopo di che per vestirla, se non fosse stato per Virgo, sarebbe risultato impossibile... e non parliamo del pranzo: ha fatto la schizzinosa, la signorina, non ha voluto mangiare e me lo ha buttato tutto a dosso, e dulcis in fundo non la smetteva di piangere non so per quale motivo. Di solito amo le femmine, ma lei... lei no!» disse elencando i diversi avvenimenti con le dita della mano destra «Ora se non ti dispiace controllala tu, io mi vado a fare un bagno»
«Ok, dimmi solo una cosa, da quanto è addormentata?»
«Da circa venti minuti... è dovuto venire Capricorn per riuscire a farla smettere di piangere»
Uscii senza dire più niente e lei decise che fosse giunto il momento, per quell'attimo di quiete, di iniziare a scrivere l'articolo. Nemmeno mezz'ora dopo aveva già finito di scrivere, si voltò verso il muro dove si trovavano i diversi avvistamenti dei suoi compagni di gilda: non era più riuscita ad andare avanti dalla nascita di quella stupenda creatura, che fin da quando aveva scoperto di essere incinta aveva amato. Era diventata la sua forza vitale!
Erano stati mesi duri: dopo lo scioglimento della gilda: Jason, per buona sorte, le aveva proposto un lavoro come ragazza immagine, per i successivi tre mesi aveva continuato così, ma la pancia, che iniziava a crescere, non le avrebbe consentito di proseguire, così aveva chiesto di diventare una giornalista al reporter e con un "cool" l'uomo aveva acconsentito; la paga non era buona come la modella, dato anche dal fatto che era solo una apprendista, ma non le era importato. Aveva continuato ad operare al "Weekly Sorcerer" fino a poche settimana prima del parto... il parto, meglio non ricordarlo: le contrazioni erano iniziate nel bel mezzo della notte, solo il giorno seguente, dopo quattordici ore, aveva potuto tenere in braccio per la prima volta la sua bimba.
Aveva pensato molto al nome della piccola e le voleva dare un nome carino, ma che ricordasse la sua famiglia: Naneel, Jula, Igne, Nalu, Judneel... tutti bocciati o da lei o dai suoi amici. Dopo giorni, no, mesi di discussioni, battibecchi e litigate, erano ristretto le idee a due: Luna1 e Layneel, unendo il primo le prime due lettere di Lucy e Natsu, il secondo mescolando il nome di sua madre Layla e quello del padre del suo amato, Igneel. Aveva deciso infine per Layneel, avrebbe commemorato una straordinaria donna e il re dei draghi.
Le giornate passavano in fretta senza nemmeno un attimo per se stessa, ma per fortuna i suoi spiriti stellari, vedendola in difficoltà ed impietosendosi per lei, la aiutavano il più possibile. Loki aveva deciso di stabilirsi nel mondo degli umani con la propria energia, senza consumare il suo potere magico; dormiva su una poltrona trasformabile in letto rimanendo quasi ventiquattro ore su ventiquattro al suo fianco aiutandola con la bambina, e per questo le era immensamente grata. Virgo, già quando ancora era in gravidanza, cercava in tutti i modi di rendersi utile, facendo il bucato, strirando, pulendo la casa e addirittura lavarle i piedi, a volte forzava il portale e una volta l'aveva perfino evitato una brutta caduta! Capricorn adorava la neonata e Lucy pensava che la bebè adorasse lui, dal primo momento gli aveva sorriso e lei sapeva che le piaceva quando le raccontava storie oppure leggeva parti del suo poema. Però quella che le era stata più utile di tutti, doveva ammetterlo, era Gemini: trasformandosi in lei riusciva immediatamente a far stare tranquilla quella, che a volte, era una vera e propria peste, sopratutto da quando aveva ripreso servizio, un mese dopo il parto, non potendo rinviare per mancanza di soldi. Tutti loro la sostituivano quando doveva lavorare al Sorcerer oppure quando aveva bisogno di riposo.
Layneel iniziò ad urlare probabilmente per quel buco allo stomaco che l'accompagnava da una o due ore. Si scoprì il seno facendo avvicinare il visino alla mammella per nutrire quella bambina che era sempre affamata: non importava che il petto le fosse aumentato di tre taglie, lei beveva tutto fino all'ultima goccia che possedeva. Avevano provato ad integrare con il latte artificiale, cosa che però la principessina non gradiva, e, arrivati al quarto mese, avevano osato con le pappe che divorava senza pensarci due volte... ma, a quanto pareva, non amava broccoli e spinaci frullati.
«Lucy, sei sempre meravigliosa» Loki con gli occhi a cuoricino la fissava, o meglio, fissava le sue rotondità più scoperte del solito «Se ne rimane un po', posso succhiare via io il resto»
«No grazie... tanto lo sappiamo entrambi che finirà tutto come sempre»
Capendo che non ne sarebbe uscito niente (come al solito), si voltò verso la porta dicendo: «Io vado a fare un pisolino... lo so che quella peste stanotte ogni due ore inizierà a piangere per mangiare! Tutta uguale a suo padre!»
«Non è vero, siamo al quarto mese dovrebbe riuscire a dormire per più tempo senza svegliarsi» rispose lei facendo finta di non aver sentito l'ultima frase: ogni riferimento a Natsu le facevano perdere un battito...
«Si come vuole lei, mia signora» Loki si sistemò in salotto come quasi tutte le notti, era molto affezionato alla sua padrona e voleva esserle il più possibile d'aiuto: qualche volta prendeva la culla e la posizionava vicino alla poltrona per permetterle di avere ore di sonno ininterrotto, ma non potendo chiamare Gemini all'occorrenza per la poppata notturna.
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Una notte di passione
FanfictionDopo la battaglia contro Tartaros, Natsu arriva a casa di Lucy, ma quello che accade dopo non lo aveva programmato Tratto dal testo: "...Sembrava che Natsu la stesse mangiando con gli occhi... «Dov'è Happy?» provò a scuoterlo inutilmente con quella...