baekhyun fissò sorpreso la virile mano che stava a qualche centimetro dal suo viso. esitante, la afferrò. sentì le guance accaldarsi per la scena imbarazzante che si era appena verificata. una volta ricompostosi, non poté far a meno di rimanere a fissare l'affascinante persona difronte a lui.
il più alto diede uno sguardo al proprio orologio. "solitamente fai ritardo di dodici minuti per i colloqui di lavoro?"
le guance di baekhyun si accaldarono ancora di più e si sentì estremamente agitato. "sono molto dispiaciuto di averla fatta aspettare, signor park, non avevo idea che lei sarebbe stato qui. le mie scuse."
chanyeol sorrise leggermente. "è tutto a posto. ora su, andiamo in ufficio, così possiamo avere un discorso appropriato. sei stato fortunato a farti vedere ora, stavo per andarmene." il più alto già non aveva una buona impressione del più basso, ma gli concesse comunque una seconda possibilità. contribuì notevolmente il fatto che il più basso fosse pericolosamente attraente.
baekhyun deglutì, seguendo la star mondiale per il corridoio. stentava a credere di essere in compagnia del park chanyeol.
quando raggiunsero l'ufficio, baekhyun prese posto sulla sedia davanti alla scrivania esageratamente decorata. cercò di ricomporsi, ignorando la nausea. doveva trovare qualche modo per rimediare al suo ritardo.
baekhyun pregò affinché potesse essere considerato, il posto gli serviva assolutamente. si sforzò per dimostrare un po' di faccia tosta.
chanyeol afferrò un fascicolo dal cassetto della scrivania e lo lesse velocemente. "byun baekhyun," disse. a chanyeol piacque come suonava il nome del più basso. posò su baekhyun uno sguardo intimidatorio, aspettandosi di vedere gli stessi timidi occhi castani con cui si era scontrato la prima volta. curiosamente, non vide ciò che si aspettava. baekhyun ricambiò lo sguardo con una sfacciataggine che sembrava essere uscita dal nulla. ciò stupì chanyeol, il quale si intrigò all'istante. finalmente ebbe speranza di riuscire a prendere la decisione finale prima di andarsene.
"perché vuoi questo posto?"
"credo che potrebbe aiutarmi ad acquisire le competenze professionali necessarie per intraprendere una carriera nella musica, allo stesso modo anche esperienza riguardo a com'è lo stile di vita nel business musicale."
cristo, è possibile sembrare più noioso di così?
chanyeol sollevò un sopracciglio. "sei interessato ad una carriera musicale? interessante." un sorrisetto gli comparì sulle labbra mentre appuntava qualcosa su un pezzo di carta, nel tentativo di intimidire l'altro. tuttavia, non funzionò. baekhyun aveva sempre lo stesso sguardo, quello che chanyeol reputava così interessante. gli faceva venir voglia di saper di più su di lui.
fuori baekhyun sembrava deciso, ma dentro stava quasi per letteralmente cagarsi sotto.
dopo numerose domande, chanyeol era finalmente in possesso di abbastanza informazioni. ovviamente ne aveva già da qualche domanda prima, ma voleva sapere di più dell'affascinante ragazzo davanti a lui.
"va bene, credo di avere tutto ciò che mi serve. grazie." stese la mano verso baekhyun per una formale stretta di mano.
chanyeol si alzò da dietro la scrivania ed iniziò ad avviarsi alla porta. baekhyun ebbe l'impressione che avesse l'intenzione di aprire educatamente la porta all'intervistato. quando raggiunse la porta, sbattè il braccio sul muro, intrappolando l'esile figura di baekhyun, lasciando che pochi centimetri dividessero i loro visi. baekhyun deglutì.
"tu mi piaci," disse chanyeol, la sua voce profonda grondante di sensualità. "non sei come la maggior parte dei candidati che ho visto fino ad ora. ma ho bisogno di sapere che sei davvero pronto per quello cui ti sei candidato." chanyeol si avvicinò, finché non ci fu circa un centimetro a dividere i loro nasi. "lo sei?"
"ce-certamente!" squittì baekhyun. si schiarì la gola. "sono pronto per qualsiasi cosa."
chanyeol portò le labbra all'orecchio del più basso. "buono a sapersi." il suono era quasi un silenzioso sussurro. neanche un secondo dopo, si allontanò come se nulla fosse accaduto e ritornò a mantenere la porta.
"ci faremo sentire presto," disse con un occhiolino. baekhyun ricambiò il gesto con un debole sorriso, poiché era tutto quello che riuscì a fare in quel momento nonostante il tornado che stava soffiando nel suo cervello. si sentiva come se gli avessero dato diversi calci nello stomaco, e non riusciva a pensare lucidamente.
dopo aver lasciato la stanza, baekhyun si girò per fargli un inchino formale. poi continuò a camminare verso gli ascensori, completamente all'oscuro del fatto che l'uomo attraente lo stesse guardando andarsene.
chanyeol sorrise a quella vista, anche quando perse l'equilibrio ed inciampò dietro l'angolo.
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𝕥𝕙𝕖 𝕒𝕤𝕤𝕚𝕤𝕥𝕒𝕟𝕥 • 𝚌𝚑𝚊𝚗𝚋𝚊𝚎𝚔 (italian translation)
Fanfictionbyun baekhyun non sa esattamente per cosa ha fatto domanda presentandosi al colloquio di lavoro per essere l'assistente personale del famoso park chanyeol. chi può biasimarlo, cosa fareste voi se il vostro capo fosse estremamente irresistibile?