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Draco risalì al piano superiore fino ad arrivare al grande salone dov'erano presenti gli altri mangiamorte.
Il piano era semplice, catturare loro e tirare fuori Harry.

Nonostante fuori casa ci fosse una squadra intera di auror Draco aveva paura di fallire e di non riuscire a salvare Harry, ma doveva farsi coraggio così portò la mano ad impugnare la bacchetta e si diresse velocemente nel salone.

Osservò Nott e gli altri per un attimo prima di avvicinarsi a loro lasciandosi sfuggire una risata amara "è assurdo il fatto che voi crediate che sia così semplice rapire Harry Potter e passarla liscia" lo guardarono perplessi e Nott sfoderò subito la bacchetta ma Draco fu più veloce e gli puntò la propria contro "non ci provare Nott" il mangiamorte rise scuotendo la testa "quindi ora sei dalla loro parte Malfoy? Come la prenderebbe tuo padre se venisse a sapere che il suo adorato figlio ora si allea ai sanguesporco e ai traditori del proprio sangue?" Malfoy non rispose e con un incantesimo non verbale disarmò Nott, gli altri provarono a fare un passo avanti ma in quel momento la squadra d' auror fece irruzione catturandoli tutti.
Draco stava per tirare un sospiro di sollievo quando vide un ragazzo salire dalla cantina con Harry, gli puntava la bacchetta alla gola e aveva uno sguardo folle.
Ci mise qualche secondo prima di riconoscerlo.
Theodore Nott.
Avanzò verso di lui con la bacchetta stretta nella mano, gli auror tenevano stretti gli altri mangiamorte ma erano comunque pronti ad intervenire, Theodore lanciò Harry a terra e gli puntò la bacchetta contro "è arrivato il momento di finire quello che Voldemort aveva iniziato" Draco ci mise pochi secondi a realizzare e si lanciò su di lui, ma Theodore fece in tempo a pronunciare quelle due maledette parole "avada kedavra" quando Draco si rialzò tenendo Theodore fermò si girò lentamente, aveva paura di vedere Harry senza vita ma l'unica cosa che vide fu uno degli auror che aveva fatto in tempo a proteggere Harry con un incantesimo.

Draco consegnò Theodore Nott agli auror che lo portarono via insieme agli altri, non appena rimase da solo con Harry si avvicinò a lui e dopo averlo alzato da terra si smaterializzò alla Tana dove venne accolto subito da Molly che prese Harry con sé portandolo di sopra per farlo riprendere.

Draco uscì in giardino tirando un sospiro di sollievo, era fatta. Harry era al sicuro.
Rimase per un po' in giardino per poi tornare dentro e dirigersi al camino per tornare a Grimmauld Place, in fondo lì non serviva più "Draco aspetta" si girò guardando la Granger che sorrideva "Harry ha chiesto di te" Malfoy salì le scale lentamente per poi entrare in camera di Harry, aveva di nuovo gli occhiali e guardava fuori dalla finestra con uno sguardo vuoto "Potter?" Lui si girò guardando Draco e accennò un sorriso "volevo ringraziarti per avermi salvato" Draco alzò le spalle e si sedette sul letto di Weasley "non c'è bisogno che mi ringrazi Potter" Harry si passò una mano tra i capelli spettinandoli ancora di più "sono stati presi tutti?" Malfoy annuì per poi alzarsi "ti lascio riposare okay?" Harry annuì e dopo essersi tolto gli occhiali si sdraiò addormentandosi poco dopo.

Draco tornò a Grimmauld Place e andò subito a letto, addormentandosi quasi subito.

Il giorno dopo quando Draco arrivò alla Tana vide il ministro della magia parlare con Harry che sembrava decisamente stare meglio. Draco entrò in cucina e rimase bloccato all'entrata quando vide Theodore Nott seduto al tavolo "che ci fa lui qui?" chiese con odio "ieri mentre lo interrogavano hanno scoperto che era sotto imperio e Harry voleva che venisse qui per essere sicuro che qualche mangiamorte rimasto non venisse a cercarlo" spiegò Hermione, Draco non si fidava molto ma si limitò ad annuire.

Quando il ministro se ne andò Harry entrò in cucina sedendosi accanto a Theodore, Draco storse la bocca in una smorfia di fastidio ma fece finta di nulla e continuò a mangiare quello che la signora Weasley gli aveva messo davanti.
"Domani io Nott verremo a Grimmauld Place, quel posto è più sicuro di qui" disse ad un tratto Harry, Draco non rispose, se lo avesse fatto probabilmente avrebbe detto che lui Nott a casa non ce lo voleva ma in fondo non poteva decidere lui.
Theodore ringraziò Harry per averlo perdonato e per non averlo fatto comunque rinchiudere ad Azkaban e se andò nella stanza di Harry per riposare.

Draco uscì in giardino che ormai era diventato il suo posto preferito, si sedette sotto un albero e chiuse gli occhi, ad un tratto sentì qualcuno sedersi accanto a lui e quando riaprì gli occhi vide che era Harry.
"È bello qui vero?" Malfoy annuì accennando un sorriso "è stato il primo posto dopo Hogwarts che ho davvero considerato come casa" spiegò Harry, e Draco non potè fare a meno di sorridere dolcemente "sono davvero una bella famiglia i Weasley, mi dispiace non averlo capito prima" confessò e Harry gli sorrise comprensivo "non è colpa tua se la pensavi in un certo modo" Draco sospirò e cercò di cambiare discorso "senti un po' Potter ma allora tu e la Weasley state insieme?" sperò di non aver superato il limite chiedendoglielo in fondo lui e Harry cos'erano? Amici? Oppure ora semplicemente si sopportavano? Però Harry non sembrò infastidito e scosse la testa "no non stiamo insieme. Ci abbiamo provato ma non ha funzionato e alla fine lei si è rimessa con Dean Thomas, ma forse è meglio così era inutile continuare una relazione che era fondata solo su un forte amore fraterno, alla fine è quello che ho sempre provato per lei" Draco era quasi contento che non stesse con la Weasley, non capiva bene il motivo ma era sollevato dal fatto che Harry fosse single.
"E tu? Sei fidanzato?" gli chiese Harry, lui scosse la testa quasi ridacchiando "no diciamo che tra ospitare un pazzo assassino in casa mia, combattere la guerra e salvare te non ho avuto il tempo di fidanzarmi" anche Harry rise e Draco si rese conto che quella era la prima volta che sentiva la risata di Harry e la trovò davvero bella.

Rimasero a parlare per quasi due ore, Draco giurò di non essere mai stato meglio, non pensava a nulla se non a Harry accanto a lui che in quel momento gli stava raccontando di quella volta in cui era scappato di casa dopo aver gonfiato sua zia, Draco rise, dopo tanto e spero di poter sentire le storie di Harry ancora e ancora.

Quando si fece ora di cena Harry e Draco entrarono in casa parlando ancora e tutti gli altri rimasero un po' stupiti della facilità con cui i due conversano.
Si sedettero a tavola e Draco era così di buon umore che parlò anche con gli altri Weasley, chiese a George come andava il negozio, a Bill com'era lavorare alla banca e chiese ad Hermione se la situazione nel mondo babbano si stava risolvendo come in quello magico.
Nessuno aveva da ridere, fù una serata così piacevole che il peso della guerra sembrava solo un lontano ricordo.
Dopo cena Draco giocò a scacchi con George e perdendo rovinosamente.
Tutti avevano capito che quello che avevano davanti era un altro Draco e che il carattere che aveva prima era solo per colpa dell'influenza di Lucius.

Verso le undici Draco decise di andare via ma Harry lo raggiunse poco prima che potesse andare via "aspetta vengo con te" venne anche Theodore ma fortunatamente se ne andò subito in camera e Harry e Draco rimasero da soli nell'enorme salotto di Grimmauld Place.
"Questa casa avrebbe davvero bisogno di essere sistemata" esclamò Draco dopo aver tolto un doxy da sotto il cuscino del divano, Harry ridacchiò e annuì "non sai quante volte io e Ron abbiamo provato a togliere quei così ma è praticamente impossibile, appena avrò un po' di tempo e soprattutto voglia la sistemerò in fondo è casa mia" Draco alzò un sopracciglio confuso "come fa ad essere casa tua?" Harry lo guardò e sospirò leggermente "era di Sirius il mio padrino, l'ha lasciata a me" Draco si limitò ad annuire, sapeva cos'era successo a Sirius, e chi era stato ad ucciderlo. Ma soprattutto sapeva che quella notte anche suo padre era lì e che aveva combattuto contro Harry prima di finire ad Azkaban.
Si guardò intorno per cercare di cambiare discorso quando dal corridoio si sentì la porta aprirsi e poi delle urla;
"Mezzosangue e una traditrice del tuo sangue come osate entrare in casa mia! Andate via! questa è una casa rispettabile di purosangue"
Harry borbottò un "dannato quadro" e raggiunse il corridoio coprendo di nuovo il quadro e salutando la persona che era appena arrivata.
Draco spinto dalla curiosità si affacciò al corridoio e vide Harry abbracciare una donna che somigliava fin troppo a sua zia Bellatrix e a salutare il bambino che aveva visto alla Tana.
La donna lo notò e si avvicinò a lui con un sorriso dolce "tu devi essere Draco, io sono Andromeda tua zia" Draco rimase un attimo fermo, sapeva che sua madre aveva un'altra sorella che aveva sposato un nato babbano  e che per questo era stata rinnegata dalla famiglia. Accennò un sorriso e si presentò per poi spostare lo sguardo su Teddy che stava gattonando intorno ad Harry. 
Andromeda se ne andò promettendo che presto ci sarebbe stata l'occasione di fare due chiacchiere e Harry prese in braccio Teddy "mi dispiace di non averti detto che c'era anche lui" Draco scosse la testa e toccò la manina paffuta di Teddy e gli fece un tenero sorriso sdentato "vado a farlo addormentare, tu puoi tranquillamente tenerti la stanza di Regulus è molto nel tuo stile" ridacchiò e salì le scale, in effetti la stanza dove dormiva Draco era piena di decorazioni di serpeverde e sembrava proprio nello stile della sua stanza a Malfoy Manor.
Anche Draco salì al piano superiore e andò a dormire, per la prima volta dopo mesi, senza incubi.

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