Era una notte estiva, dormivo ignara di tutto nel mio letto, nonostante siano passati 10 anni ricordo ancora il sogno: sognavo di immergermi in una grande vasca da bagno, non dovevo preoccuparmi dei problemi della vita, non dovevo pensare più a nulla; ricordo in particolare una parte del sogno dove allungo il braccio giusto per asciugare la mano e metto da un cellulare una delle mie canzoni preferite al tempo, la musica era lenta e mi trasportava con le sue note lunghe e quasi deprimenti, non so perché mi piacesse quella canzone, mi piaceva e basta, senza un nesso logico. Durante il mio sogno, venni svegliata da un rumore proveniente dalla cucina di casa mia, mi alzai lentamente e andai a controllare nella camera di mio fratello Antonio, con mia grande sorpresa però notai che stava ancora dormendo abbracciato ad un cuscino bianco, del tutto terrorizzata la prima cosa che mi venne in mente di fare fu quella di svegliarlo, mentre questa idea però scorrette nella mia mente, udii i passi sempre più vicini, andai però in camera mia (che dista a letteralmente due passi) e mi rimisi sotto le coperte facendo finta di dormire, fortunatamente sono stata minuta e piccola, per questo i miei piedini scalzi non facevano un grande rumore. Mentre ero nel letto sentivo i passi più vicini, il mio cuore batteva a mille e mi guardai di scatto attorno, in quel momento pensai "Quei pochi videogiochi che ho giocato mi hanno insagneto a sopravvivere e a pensare anche in questo tipo di situazioni". Con gli occhi guardavo per la stanza pensando cosa usare come possibile arma, la mia scelta cadde su una forbice dalla punta non arrotondata che avevo su un mobiletto in legno. Mentre pensavo i passi si facevano sempre più forti, dovevamo essere due persone particolarmente grosse a giudicare da come si muovevano; ma improvvisamente tutti i miei pensieri si cancellarmi alla vita di due omoni con un nastro di scotch in mano che entrarono nella mia stanza, istintivamente mi alzai con uno scatto e presi le forbici sul comodino, uno dei due si avvicinò a me con uno scatto ed io in preda alla foga del momento lo colpii alla mani destra con la forbice bucandoglila mano, ma questo non bastò a fermarlo, mi prese ed il suo collega mi mise dello scotch sulla bocca, i due aprirono poi la finestra di camera mia e fui sorpresa nel vedere che la mano dell'uomo si era completamente rigenerata, quest'uomo aveva un quirk. Mentre i due uscirono dalla finestra iniziarono a correre verso una meta a me sconosciuta, fu in quel momento che però non avrei più rivisto Antonio e non avrei potuto salutare nessuno di coloro che conoscevo, pensavo sarei stato venduta ad un mercato nero o qualcosa del genere, ma mentre me lo chiedevo un'altra domanda balzò nella mia testa "Perché solo me? Perché volevano solo me?" questa domanda mi perseguitò per minuti interi mentre quegli uomini mi scortavano. Mentre fuggivano pensavo ad ogni modo per liberarmi ma ogni modo si concludeva con una mia ipotetica morte e per questo decisi di rassegnarmi all'idea che sarei morta di lì a breve e che-
ZACK
Un rumore improvviso attirò la mia attenzione e notai che la testa dell'uomo che mi aveva messo lo scotch sulla bocca era ora a terra separata dal corpo, alzai perciò lo sguardo e notai una giovane donna sui 22 anni che con una spada armeggiava e saltando in cielo la sfoggiava sotto il bianco colore della Luna, per poi scendere in picchiata e decapitate l'altro uomo, ero....... Salva?....???:"Santo cielo, spero non ti sia fatta male piccoletta"
Shiro:"Mmmmh mmmh"
???:"Oh giusto, che sbadata che sono"La donna si avvicinò e mi tolse delicatamente lo scotch dalla bocca
???:"Come ti chiami splendore?"
Shiro:"Splendore? A-ad ogni modo io mi chiamo Shiro e ti chi sei?"
???:"Mi presento, sono Yumi e sono una combattente"
Shiro:"Una..... Combattente?"
Yumi:"Esatto, uso questa spada per colpire il nemico"
Shiro:"E non provi nulla mentre ammazzi le persone?"
Yumi:"Penso solo che se lo meritino e quindi non provo nulla"
Shiro:"Capisco (pensa) che tipa strana"
Yumi:"Piuttosto, Shiro giusto?"
Shiro:"Esatto"
Yumi:"Ti ricordi da dove sei venuta?"
Shiro:"Ad essere onesta non mi sono mai allontanata tanto da casa e mentre mi portano via pensavo a dei modi per liberarmi senza pensare troppo a dove mi trovassi"
Yumi:"Capisco, per questo deduco che tu non sappia come tornare.... Allora facciamo che per stasera starai da me"
Shiro:"Che cosa? Ci siamo appena incontrate"
Yumi:"Si ma sei una bambina di 11 anni al massimo, non penso tu possa farmi qualcosa, in caso contrario, riceverai la giusta punizione (detto mentre sfoggiava la sua spada)"
Shiro:"Non ti sembra di essere un giustiziere troppo severo?"
Yumi:"Intanto è questo mio essere severa che ti ha permesso di liberarti da quegli uomini..... Vabbé dai, facciamo finta che però non sia successo nulla, dai andiamo da me"
Shiro:"E perché dovrei venire? Se tu volessi farmi del male? Che ci fai alzata alle 3:00 di notte?"
Yumi:"Faccio passeggiate notturne quando non riesco a dormire e poi la sera si sta meglio"
Shiro:"Mmmmmmh"
Yumi:"Sei un po' troppo scettica per la tua età secondo me, però va bene, se vuoi rimanere qui in mezzo a questa distesa a dormire diventando un bersaglio facile per chiunque o provare a tornare a casa tua attraversando sentieri fangoso di notte dove non si vede quasi nulla allora fai pure"
Shiro:"Mmmmmh"
Yumi:"E va bene, allora facciamo una promessa, tu vieni da me a stare per la notte e io non ti torcerò un capello, ok? Promesso?"
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My Personal Hero Academia
ActionAntonio e Vincenzo sono due grandi amici nonostante siano in due classi diverse. Entrambi hanno un quirk e si godono la loro piacevole vita da sedicenni. Un giorno però la vita scolastica dei giovani verrà sconvolta da un cambiamento avvenuto all'ul...