MAGGIO 2021
Brando sbuffò arrancando sul piccolo sentiero, con le scarpe che gli sprofondavano nella sabbia ad ogni passo "ma dovevamo per forza venì al fanculesimo cancello Fedè????" si lamentò lanciando un'occhiataccia alla schiena del ragazzo che lo precedeva. Fabio si girò sfoderando un sorriso incoraggiante "beh se vogliamo goderci un po' la spiaggia senza seimila persone intorno sì!" gli spiegò iniziando a camminare all'indietro per guardarlo "dai che siamo quasi arrivati" lo esortò con un altro sorriso. Brando sbuffò di nuovo, fermandosi un momento "guarda che se è per me, non me ne frega un cazzo di chi ci vede e chi non ci vede eh" ci tenne a precisare, cambiando spalla su cui portava lo zaino. "lo so, lo so.." chiocciò Fabio girandosi di nuovo di spalle senza fermarsi, per spingerlo a seguirlo "era a me che non andava di avere gente intorno" aggiunse a bassa voce. Brando lo guardò, nella sua canottiera blu, che gli lasciava scoperte le braccia e le spalle già abbronzate, piuttosto ampie e definite tutto sommato, per uno che non aveva mai visto l'interno di una palestra in vita sua. Gli occhiali da sole piazzati sopra la testa, i jeans chiari risvoltati fino ai polpacci per non riempirseli di sabbia. Maledizione se non fosse stato che gli piaceva così tanto l'avrebbe mollato lì e se ne sarebbe tornato indietro "sto a fa la schiuma!" si lamentò sbatacchiandosi la maglietta per tentare di farsi vento, mentre si rincamminava "è inutile che borbotti" replicò Fabio girandosi di nuovo verso di lui "tanto non riuscirai a contagiarmi, sono troppo contento di essere venuto al mare" sentenziò sorridendo ancora con tutti i denti in evidenza. Brando sorrise un attimo a quel punto, della sua espressione da bimbo felice "questo lo so" ammise "te c'ho portato apposta" aggiunse. Non è che a lui il mare non piacesse, ma per Fabio era un'altra cosa... come diceva lui, era meglio de na botta.
"a dire la verità" stava replicando lui tornando a camminare dritto ancora una volta "me ce so portato da solo, guidavo io" "non me lo ricordare!" ribattè Brando a quel punto mettendo tutte e due le mani avanti "che sto ancora a ringrazià tutto il pantheon di divinità che conosco de esse vivo! Guidi da cani!!" lo prese in giro. Fabio senza neanche voltarsi allungò il braccio sinistro indietro per alzargli un dito medio, in risposta. Brando scoppiò a ridere scuotendo la testa "Fedeli sei diventato una persona volgare" lo rimproverò scherzosamente "ho avuto una brutta influenza su di te" aggiunse poi in tono riflessivo, come se stesse facendo il momento dell'autocritica. Fabio rise e si girò di nuovo, questa volta divertito e anche un po' intenerito dalla sua espressione sgorbutica, che in fondo in fondo adorava. Aveva su una maglietta a maniche corte di almeno due taglie più grande del necessario e dei bermuda. Tutto rigorosamente nero, attira caldo. Braccialetti vari, in testa il solito cappellino da baseball che gli teneva più o meno fermi i ricci. Qualche mese prima aveva pure pensato bene di aggiungere un orecchino pendente, al pacchetto coatto 2021 che lo rappresentava. Gli piaceva da morire, che poteva farci? Tornò indietro di qualche passo e gli sfilò lo zaino dalla spalla caricandoselo lui, poi lo prese un attimo per mano, tirandolo per esortarlo a fare l'ultimo sforzo "avanti..." gli disse in tono dolce. Brando contrasse la mascella per impedirsi di sorridere, voleva tenere il punto. Però in compenso, mentre camminavano, gli arpionò il collo con un braccio e gli rubò un bacio a stampo con lo schiocco, di prepotenza "così t'empari" sentenziò senza alcun senso apparente.
Quando finalmente raggiunsero la riva Brando si stiracchiò facendo scrocchiare la schiena. Il sole era bollente ma c'era un bel vento fresco che rendeva il tutto sopportabile. Non si vedeva anima viva nel raggio di chilometri in entrambe le direzioni. Fabio praticamente non fece in tempo a poggiare lo zaino a terra che si era già levato la maglietta. Brando gli gettò un'occhiata mentre la piegava ordinatamente per riporla dentro lo zaino, e iniziò a slacciarsi le scarpe.
Mentre le svuotava da tutta la sabbia che c'era entrata, vide Fabio con la coda dell'occhio slacciarsi in fretta il bottone e la zip dei pantaloni e si girò di scatto verso di lui, sorpreso "oh... che stai a fa??" gli chiese allarmato mentre quello con la massima tranquillità se li sfilava velocemente, rimanendo solo con un paio di boxer grigi, decisamente troppo aderenti per i gusti di Brando "mi voglio fare il bagno" rispose Fabio con semplicità, piegando i pantaloni "ma..." protestò Brando, guardandosi attorno per sincerarsi di nuovo che non ci fosse nessuno, e sperando che non intendesse togliersi pure quelli. Fabio lo squadrò da sotto in su, e poi notando che lui rimaneva lì impalato chiese "tu non ti levi neanche la maglietta?" il riccio scrollò le spalle, rilassandosi nel constatare che sembrava non volersi levare nient'altro "ed esporre il mio fisico scandinavo al sole delle 2?" rispose strofinandosi le mani sul torace "no grazie, non ho neanche la protezione solare" aggiunse. Fabio alzò gli occhi al cielo sorridendo esasperato "me so messo con un ottantenne" esalò scuotendo la testa "vabbè ciao" aggiunse mollandolo lì e correndo in acqua.
STAI LEGGENDO
Tempo per noi
RomanceQuarta one-shot ambientata dopo "non avere paura" come al solito non è necessario aver letto la long per capirla. Semplicemente Brando e Fabio, al mare, che si prendono del tempo per stare insieme.