~Capitolo 2~

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Ore 14.00
A Casa.
Dopo ore di lunghe attese, file e "strade sbagliate" siamo arrivati a casa.

La casa era molto più grande di quella che avevamo in Italia, dopo anni di sacrifici ci eravamo messi un bel gruzzoletto da parte apposta per venire in America e comprare quella casa.

Era a due piani, aveva un ampio salotto con un comodissimo divano bianco , due bagni , una cucina abitabile , e in camera mia c'era una porta che portava ad un terrazzo enorme.

La mia faccia era sorpresa ,non avevo mai avuto una stanza così grande , figuriamoci un balcone personale! Quel balcone era davvero grande , ci si poteva tranquillamente fare una festa e invitare 15-20 persone ,ci si entrava tutti.

Stremata dal viaggio mi buttai di peso su quel letto morbidissimo , che aveva un elegante copri letto a fiori e le lenzuola odoravano di lavanda.
mi addormentai in tempo record.

"Ana... Ana!!"
Sentivo chiamare ,
"Anastasia , svegliati e preparati andiamo a mangiare fuori!"

Era mia madre che mi stava svegliando.

Con fatica mi alzai e mi sistemai la "chioma ribelle" che dormendo aveva preso la sembianza della criniera di un leone.

Andammo a mangiare in un ristorante Italiano e iniziammo a parlare della nuova scuola che dopo due giorni avrei intrapreso, non ne volevo parlare, ero stanca e non avevo per niente voglia di andare in una nuova scuola dove non conoscevo nessuno, visto che sono molto timida e preferisco rinchiudermi nel mio mondo fatto di musica.

Svelta tentai di cambiare discorso , iniziando a parlare del nuovo lavoro di papà qui a Los Angeles poi mi trovai una scusa per allontanarmi e prendere un po' d'aria.
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