Missione numero 1: Haikane!

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Dire che Fudou era stufo sarebbe stata un'attenuazione.

La cosa stava andando avanti dalla bellezza di un mese e mezzo, per la sfortuna del ragazzo con il ciuffo. All'inizio era normale, innocente e a lui non pesava molto, ma più tempo passava, più lui voleva dare testate a un muro.

Tutto era iniziato dall'arrivo di quella ragazza dai capelli neri, l'allenatore l'aveva presentata come una nuova manager, e già da subito aveva notato la strana reazione del suo vicino di panca, Haizaki. Sembrava pronto a scattare, si era persino tirato bene a sedere, invece di starsene mezzo sdraiato come sempre.

Per un momento pensò si fosse persino allacciato la giacca della felpa in tempo record.

La ragazza, Akane si chiamava, era tutto zucchero filato, caramelle ed unicorni, a primo impatto, cosa che gli fece roteare gli occhi e voltare lo sguardo. Era molto graziosa, sembrava una bambolina, con i suoi grandi occhi verdi, ma era il massimo che era disposto a dire sul suo conto.

A quanto pare, non era neanche l'unico ad essere confuso riguardo al legame che Haizaki e la nuova arrivata avevano (tranne forse Nosaka, ma lui sapeva troppe cose e non si fidava di quel cervello). Si erano sorrisi qualche volta durante l'allenamento e scambiati due parole, ma niente di più, avevano continuato a fare le proprie cose fino a sera.

Anche quando potevano rilassarsi sul divano, la sera, i due erano seduti a qualche metro di distanza. Haizaki con Hiroto, Nishikage e Saginuma, mentre Akane con le ragazze dall'altra parte del divano.

"Magari sono solo compagni di classe? Non ci sono altre spiegazioni." Pensò mentre continuava a guardare il film che avevano messo su, ma nessuno lo stava davvero seguendo.

Si rese conto di qualcosa strano quando, mentre tutti si corricavano nelle loro stanze, solo loro due restarono in soggiorno, dicendo che non erano stanchi e avrebbero guardato qualche altro film.

Tsk, lo conoscevano tutti il trucco di Netflix and Chill. Fudou sperava solamente non avessero sporcato il divano, dato che era parecchio comodo.

Ormai investito nella situazione, afferrò Inamori per il braccio e lo trascinò dietro a uno dei banconi della cucina senza farsi vedere. Gli tappò anche la mano mentre cercava di capire cosa si stavano dicendo.

Il che non era molto. Stavano davvero guardando un'altro film.

Inamori gli spiegò a bassa voce che loro due erano migliori amici sin dall'infanzia, perciò non capiva perché stavano violando la loro privacy in tal modo. Fudou gli ricordò che quello era il loro divano e avrebbero ascoltato quanto volevano.

Due ore dopo spensero la tv ed uscirono dal soggiorno, parlando a sottovoce di cose che solo loro avrebbero potuto capire.

-Non ho mai sentito Haizaki parlare con quel tono di voce? Forse--

-Forse un cazzo, Inamori. Quei due non ce la raccontano giusta, non ME la raccontano giusta. Devo investigare.- Esclamò Fudou, stranamente determinato. Non era da lui impuntarsi su una cosa simile, ma era interessato.

L'investigazione vera e propria iniziò il giorno successivo, a colazione. Lui si sedette vicino ad Haizaki per avere una visuale parziale della situazione. Se non poteva averli entrambi sott'occhio, tanto valeva cominciare con chi conosceva meglio.

Akane appoggiò il vassoio sul tavolo e augurò un buon appettito, sorridendo per qualche secondo in più ad Haizaki, per poi tornare dalle manager per completare i lavori mattutini. Non gli sfuggì il ghigno soddisfatto di Haizaki mentre mangiava, gettando uno sguardo verso la cucina ogni tanto.

-La smetteresti di ghignare? Non ti ho mai visto così felice di mangiare del riso.- Gli disse Fudou, gettando l'esca per vedere se abboccava come aveva escogitato.

Detective Fudou - Alla ricerca della coppia perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora