"autofobia:
paura della solitudine
o di restare soli con se stessi".
Ci si trova sempre ad un punto morto,di non ritorno. Dove tutto sembra sparire,inghiottito nel nulla, quando è qualcuno ad essere il tuo punto di non ritorno.E per quanto sia possibile evitarlo che ci crediate o no,inevitabilmente,ci si finisce dentro e coperti fino al collo.
E inizi a ripeterti "non ritorna ed è meglio così"
"meglio per me,per noi.."
Meglio così,magari smetto di annegare nelle mie stesse lacrime una volta per tutte,che vivo solo per il vuoto incolmabile che mi preme sullo stomaco ogni qualvolta che mi ritrovo a pensarci. A pensare a noi due e a tutti gli attimi passati insieme,che se non fosse stato per te probabilmente,avremmo continuato a vivere ancora oggi.
Meglio così perché mi hai fatto troppo male e non sarei pronto a rivederti tornare.
Non dopo tutto quello che mi hai causato.
Anche se lo sai,solo tu mi conoscevi davvero. Solo tu sei riuscita a vedere e a vivere le mie insicurezze,le mie fobie,quella mia continua paura di amare che solo con te è sfumata nel nulla con il passare dei giorni,passati sempre e solo al tuo fianco.
Ti ho amato con tutto me stesso,ti ho dato tutto ciò che di bello avevo da darti. Ogni cellula del mio corpo ti ha bramata,desiderata e amata più di ogni altra cosa al mondo. E lo sapevi bene,lo sai bene.
Mi hai fatto credere nell'amore per una volta,nell'essere amato e nell'essere in grado di amare.
Poi sei andata via,improvvisamente,quella fresca sera di agosto..
Mi hanno sempre detto che saresti scappata via da me prima o poi,che l'amore che provavo per te ti avrebbe soffocata. è così è stato.
Continuo a non perdonarmelo,sai?
Sei sempre stata una donna affascinata dalla vita,dalla libertà e dai suoi mille colori e sfumature. Dicevi che non ti saresti mai impegnata in una relazione,non ti sentivi all'altezza. Ma per me lo eri tremendamente tanto,e non facevo altro che dimostrartelo.
Ma forse è stato questo il mio errore più grande, che mi ha portato con il senno di poi a lasciare da parte tutte le mie paure più grandi, pur di tenerti accanto a me,immaginare un futuro insieme e lo sai,anche una famiglia tutta nostra.
Ne parlavamo quasi ogni sera,sdraiati sul divano con la tv accesa in sottofondo:dicevi che ti rilassava sentire quel brusio di voci provenire dalla tv,ti tenevano compagnia. Ed io la ritenevo da sempre un'abitudine assolutamente bizzarra:C'ero io lì con te,a farti compagnia..non ti bastava?
Poi guardandomi negli occhi mi dicesti che l'idea ti spaventava e che non eri ancora pronta ad avere dei figli:
"Ci sarò io a prenderti cura di te. Di voi" sussurrai contro la pelle calda del tuo collo,cullandoti tra le braccia di tanto in tanto.
Amavo proteggerti,e tu sembravi averne così bisogno..
Ma mi sbagliavo.
E credendoci per troppo tempo sono finito per restarne ferito.
Ferito da colei che,sicuramente,ancora oggi continua a vivere la sua vita in piena spensieratezza e con qualcuno al suo fianco con cui condividere quella fetta di libertà che io non sono stato in grado di donarle.E per questo non sarò in grado di amare. Non più.
Non dopo aver visto l'amore di una vita scivolarmi via come sabbia tra le dita, quella lontana sera di agosto..
Tu eri l'antidoto per la mia filofobia.
E nessuno sarà in grado di prendere il tuo posto.
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philophobia [ap]
Fanfictionfilofobia= dal greco "φιλος" (amore), e "φοβία" (fobia) è definita come la paura persistente, ingiustificata ed anormale di innamorarsi o di amare una persona.