Hwangwoong correva per le grandi strade di Seoul. Niente di sicuro, tutto sconosciuto. Cercava di ricordare anche solo un minimo dettaglio di Dongju che l'avesse portato a lui, ma niente.
La sua mente era vuota, il respiro pesante e il cuore che batteva fin troppo forte.
Fu cosi che si ritrovò a chiamare Keonhee, preso dalla piú completa confusione.
"Rispondi, rispondi..." Sussurava piano mentre le mani tremavano. "Hwanwoong?" "Keonhee!" "Successo qualcosa?" "Ti prego, aiutami." "Cosa posso fare per te?" "Non riesco più a tornare a casa".
Teneva la voce ferma anche quando desiderava solo scoppiare, piangere e piangere per liberarsi da ogni cattivo pensiero.
"Chiudi gli occhi e segui il cuore."
Le mani che continuavano a tremare, il sorriso adesso sulle labbra e le idee più chiare. Il giovane dai capelli scuri e dalle guance piene riprese a correre, ora sapeva dove andare ed era sicuro che stavolta non avrebbe sbagliato.