8) segregato

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Harry fu svegliato dalla tenue luce dell'alba che passava dalla serranda semi chiusa.
Era ormai da una settimana che gli zii l'avevano segregato nella sua stanza, passandogli il cibo da una porticella.
'e che cibo...' pensò Harry nel dormiveglia, il massimo del lusso che si permettevano con lui era un panino caldo...
E come se non bastasse, alle finestre lo zio aveva montato delle sbarre, quindi quella stanza ormai era diventata una vera e propria prigione.
Tutto era partito dall'apparizione di quel maledetto elfo domestico, Dobby...che pur di convincerlo a non tornare ad Hogwarts, l'aveva fatto mettere in castigo a vita lanciando una torta.
Harry si girò da un lato mettendosi più comodo e si abbandonò ai pensieri...
A causa degli avvenimenti di quei giorni, tutte le preoccupazioni che erano momentaneamente scomparse stavano riaffiorando.
Ripensò al sogno di poche notti prima, quel sogno che tanto l'aveva scombussolato ma su cui non aveva potuto rimuginare più di tanto per via degli avvenimenti dei giorni prima...
Ancora non capiva come avesse fatto a dipingere il suo nemico come qualcosa di così intimo... 'probabilmente quella sera avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto delirare...' pensò mentre si stava per riaddormentare.
La sua teoria era praticamente impossibile, e lui lo sapeva, ma anche la teoria più assurda lo avrebbe tranquillizzato in quella situazione.

"RAGAZZO! ALZATI DAI!" la voce di zio Vernon lo fece svegliare di soprassalto.
"sono sveglio..."rispose con la voce impastata dal sonno.
"tua zia ti ha lasciato la colazione sul tappeto..."disse in tono piatto
Harry ringraziò e si lanciò sul suo misero pasto: due fette di pane secco con sopra due strisce di marmellata.
Lasciò un pezzo per Edvige, la quale o respinse disgustata.
"so che è uno schifo questo periodo Edvige, ma per favore accontentati..."disse il ragazzo con aria stanca "cristo quanto odio questo posto...vorrei solo spaccare queste fottute sbarre e fregarmene di tutto..."

La sera arrivò lentamente, tra studio e contemplazione del vuoto, e insieme a lei le buone notizie...
Harry sentì bussare alla porta e subito dopo la voce attutita di zio Vernon:"noi andiamo a cena fuori, vedi di non fare cavolate o rimarrai lì dentro a vita..." detto questo, scese le scale e chiuse la porta di casa.
Dopo poco sentì la macchina sfrecciare nel vialetto.
"finalmente un po'di libertà eh Edvige..."disse il ragazzo seduto sul letto con la schiena al muro
In tutta risposta, la civetta si girò da una parte facendo uno strano verso.
"adesso provo a liberarti okay?"e detto questo Harry iniziò a cercare qualcosa per spaccare il lucchetto della gabbia...
Dopo diverse ricerche, tutte invane, il ragazzo si arrese e si buttò sul letto.
Osservò il comodino: la sveglia segnava le nove di sera, 'cazzo ma non mi hanno dato la cena...fanculo al mondo..."CRISTOOOO!"i pensieri di Harry furono spezzati da un grande rumore di motore al livello della sua finestra...

𝙘𝙞𝙖𝙤 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙖𝙖𝙖𝙖𝙖 <3...𝙞𝙣 𝙩𝙚𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙞 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙞 𝙨𝙖𝙧𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙡𝙪𝙣𝙜𝙝𝙞 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙤 𝙢𝙚𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙞̀ 𝙤 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝙥𝙞𝙪̀
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