4) il peggior compleanno

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La mattina dopo Harry si svegliò con il canto di Edvige, sempre più irritata perché segregata nella sua piccola gabbietta.
Scese a colazione e venne subito rimproverato dallo zio...
"indovina cosa è successo stamattina"disse con tono alterato "la tua civetta maledetta mi ha fatto svegliare all'alba...proprio in questo giorno speciale..."
Gli si illuminarono gli occhi... poteva essere che dopo tutti quegli anni di maltrattamenti finalmente si fossero ricordati del suo compleanno?!...
"impossibile..."sussurò Harry.
"bene Dudley, ripassiamo il programma per quando arriveranno i signori Mason..."disse entusiasta zio Vernon.
'ma certo quella fottutissima cena di lavoro...ma cosa mi aspettavo...' pensò Harry rimproverando se stesso.
Era da settimane che lo zio parlava ininterrottamente del grande ordine di trapani che avrebbe ricevuto dai signori Mason...
'con un po' di fortuna avrò il contratto firmato e controfirmato entro il telegiornale delle dieci' aveva detto compiaciuto dopo aver esposto il programma della cena la prima volta...
"ragazzo ma mi ascolti?!"la voce di zio Vernon lo distolse dai suoi pensieri.
"cosa?..."disse Harry spaesato.
"non ti ricordi il piano?"chiese lo zio
"ah sì...io me ne starò in camera mia senza il minimo rumore facendo finta di non esistere"disse Harry con tono piatto e amareggiato.
"e ci mancherebbe...poi Dudley tu..."
Harry ritornò ai suoi pensieri... si sentiva così solo, lì segregato a Privet Drive, e come se non bastasse, per il suo compleanno non aveva ricevuto nessun regalo...
"io me ne starò in camera mia senza il minimo rumore facendo finta di non esistere"ripeté Harry appena sentì lo zio chiamarlo.
Tutti gli amici che si era fatto ad Hogwarts non si erano ricordati del suo compleanno...beh forse non erano proprio amici in fondo...eppure dopo averne passate tante l'anno prima con Ron ed Hermione, almeno si aspettava un biglietto di auguri... 'o magari da Draco...'il pensiero gli entrò in testa tanto velocemente quanto vene uscì. Non poteva aver pensato una cosa del genere, non dopo che Malfoy (Malfoy, Malfoy, non Draco) aveva tormentato lui e i suoi amici per tutto l'anno...
"io me ne starò in camera mia senza il minimo rumore facendo finta di non esistere"recitò per l'ultima volta concludendo il piano della cena.

Durante il pomeriggio i pensieri di Harry vennero spazzati via dalla miriade di faccende domestiche che doveva svolgere.
La sera arrivò lentamente, come la cena...la sua misera cena:due pezzi di pane con un po'di formaggio.
"appena finisci di mangiare sparecchia, lava i piatti e fila in camera tua...se osi fare qualche rumore, ne pagherai le conseguenze"affermò freddamente zia Petunia.
Arrivò in camera sua con le gambe e le braccia doloranti e si buttò di peso sul letto..."Ahiii..."
Si era disteso su un mostriciattolo dai grandi occhi verdi e dalle orecchie pendenti...

𝙘𝙞𝙖𝙤 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙖𝙖𝙖𝙖𝙖...𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙢𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙨𝙥𝙞𝙧𝙖𝙩𝙖 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙤 𝙖𝙡 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙤 :)...𝙞𝙣𝙛𝙖𝙩𝙩𝙞 𝙘𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙪𝙣 𝙨𝙖𝙘𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙧𝙞𝙛𝙚𝙧𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞...𝙨𝙚 𝙣𝙚 𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖𝙩𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙨𝙘𝙧𝙞𝙫𝙚𝙩𝙚𝙡𝙤 𝙣𝙚𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞𝙞𝙞𝙞<3...𝙫𝙞 𝙚̀ 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙞𝙪𝙩𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤???...𝙛𝙖𝙩𝙚𝙢𝙚𝙡𝙤 𝙨𝙖𝙥𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙩𝙚𝙡𝙡𝙞𝙣𝙖𝙖𝙖𝙖✨👅✨

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