Because everything keeps changing

38 4 0
                                    

"Non essere spaventata dai cambiamenti. Puoi farcela Dahlia!"
Questo è quello che si ripeteva da quando il presidente Kim l'aveva convocata a casa sua per comunicarle che dal lunedì successivo sarebbe diventata la segretaria di suo nipote.
-Ho bisogno che lei sia i miei occhi e le mie orecchie. Deve sostenere e indirizzare mio nipote nella giusta direzione. Mi fido molto di lei signorina Dahlia,lo sa questo,vero?-

Dahlia lo sapeva bene. Ma il fatto che il presidente riponesse tanta fiducia in lei la faceva sentire tremendamente sotto pressione.E le voci che giravano in azienda sul nipote in questione non aiutavano per nulla.
"È uno scapestrato!Un playboy incallito!Non sarà mai in grado di succedere alla presidenza!"
Queste erano solo una piccolissima parte delle cose che aveva sentito sul suo conto da quando,tre anni prima, era stata assunta.
Nella sua vita aveva dovuto affrontare molti cambiamenti,alcuni causati da eventi veramente dolorosi,questo in confronto non era nulla.
Continuava a ripetersi queste cose mentre scendeva dal taxi di fronte al bar del suo amico Ji Chang-Wook.
Non si era nemmeno resa conto di aver dato quell'indirizzo al tassista. Succedeva sempre più spesso ormai che, quando aveva un cruccio, cercasse il conforto nel caloroso sorriso del suo amico. Si chiedeva ,a volte, se ci fosse un significato dietro quel suo comportamento ma liquidava la questione dicendosi che JC,così lo chiamava, era stato il suo primo amico una volta trasferitasi in Corea del sud. Aveva anche percepito un certo cambiamento,una sorta di evoluzione nel loro rapporto ma aveva preferito non darci troppo peso.

-Dahlia!Che sorpresa!-esclamò JC appena varcò la soglia del locale.
-Versami subito qualcosa di forte amico mio!-
-Che ti è successo?Problemi al lavoro?-
-Già...ma non parliamone stasera. Lascia solo che mi ubriachi mentre mi godo la tua compagnia.-
-Non sono mai riuscito a vederti completamente ubriaca..se ti lascio fare e ci riesci poi ti tocca venire al karaoke con me!-
-Se ci tieni tanto a farti sanguinare le orecchie per me va bene!-

Il sole che entrava insistente dalla finestra la svegliò. Guardò il telefono e si rese conto che era passato mezzogiorno,fece per alzarsi di scatto ma la nausea ed un tremendo mal di testa le imposero di restare sdraiata,ancora cercando di capire come fosse finita in quello stato. Sul comodino un bicchiere d'acqua ed un rimedio per la sbronza le ricordarono la poco felice decisione della sera precedente. A quanto pare era riuscita a sbronzarsi.
Provò a far riaffiorare qualche ricordo,lottando contro l'emicrania,e dei flash di lei che cantava a squarciagola in un karaoke con JC riaffiorarono.
JC...Doveva averla riportata lui a casa..Si era andata sicuramente così. Chissà quante gliene aveva fatte passare,quel ragazzo meritava un monumento.
Si mise seduta sul letto e prese l'acqua dal comodino. Notò che sul bicchiere era attaccato un post-it.

"Appena sveglia bevi il rimedio e poi chiamami."

Sorrise mentre leggeva quelle parole,pensando a quanto JC si preoccupasse per lei ma il sorriso fu spento da  altri flash della notte precedente.
Lei che lo abbracciava e biascicava quanto lui fosse prezioso. JC che la aiutava a mettersi a letto. Lei che lo implorava di restare.
Si sforzò di ricordare altro senza riuscirci.
"Cosa diavolo ho combinato ieri sera?"
Era imbarazzata da morire e il non ricordare le faceva immaginare le cose peggiori.
Doveva chiamare JC? Doveva chiedere delucidazioni?
Si vergognava così tanto che non sapeva se ne avrebbe avuto il coraggio.
Stava ancora arrovellandosi il cervello quando sentì qualcuno aprire la porta di ingresso.
In breve tempo JC fece capolino sulla soglia della sua camera,sul suo volto un sorriso aperto ma un pó imbarazzato,nella mano destra un sacchetto da cui proveniva un profumo delizioso.

-Sei sveglia vedo. Ero passato a controllare che stessi bene e per lasciarti il pranzo.-le disse tornando a sorridere.

-Teoricamente sono sveglia e non sto per niente bene..senti JC,per caso io...ho fatto qualcosa di strano ieri sera?-

-...No....nulla di strano...eri soltanto ubriaca...ah si,mi hai fatto sanguinare le orecchie come promesso!-disse mettendo un pó troppa enfasi nella parte finale. Poi si grattò la testa visibilmente a disagio.

-Devo tornare al bar adesso. Se hai bisogno chiamami,va bene?-e si avviò verso l'uscita senza nemmeno attendere la risposta di Dahlia.
Dahlia capì che aveva sicuramente fatto qualcosa che lo aveva messo a disagio,come la prima volta che lo aveva abbracciato,per lei era stata una cosa naturale,spontanea,non aveva pensato che in Corea rispetto all'Italia questa cosa non avesse lo stesso significato e che qui un ragazzo ed una ragazza ,anche se amici,non avevano questo tipo di contatto a meno che non fossero una coppia. Di conseguenza si era data un freno anche se le volte in cui avrebbe voluto abbracciarlo o ricevere un abbraccio da lui,con il tempo erano aumentate sempre di più.
Sperava davvero di non aver compromesso il loro rapporto.

-Lunedì mattina prenderai il tuo posto in azienda che tu lo voglia o no!-alzò la voce il presidente Kim.

Solitamente non perdeva le staffe ma di fronte a suo nipote succedeva sempre più spesso.Aveva riposto così tante speranze in lui da quando era nato,purtroppo finora non aveva fatto altro che dargli grattacapi.Forse dopo la morte di suo padre,nonché suo figlio,lo aveva viziato troppo.

-Taehyung ormai hai 27 anni,non sei più un ragazzino. È tempo per te di crescere.- aveva abbassato il tono della voce,di fronte al silenzio ostinato di suo nipote,quasi implorando.

-Va bene,nonno.-rispose Taehyung prima di alzarsi e lasciare la sala,diretto verso la sua camera.

-Va bene?-il presidente Kim ripetette incredulo quelle parole,pensando di averla avuta vinta troppo facilmente.

Taehyung chiuse la porta della camera sospirando. Conscio di aver preso la giusta decisione ma allo stesso tempo per niente convinto che quella vita sarebbe stata giusta per lui.Lo faceva per il nonno,che riponeva così tanta fiducia in lui,lo faceva per suo padre che non c'era più ma in realtà non erano queste le motivazioni che lo avevano fatto cedere adesso.Avrebbe potuto guadagnare ancora qualche anno di libertà.Il piano originario era non cedere almeno fino ai 30 anni ma poi l'aveva vista...la sera precedente era entrata in quella casa,convocata da suo nonno.
Incuriosito si era messo ad origliare  la conversazione ma mai avrebbe pensato, che sbirciando quella che era stata scelta come sua segretaria,che si sarebbe ritrovato davanti agli occhi proprio lei...Dahlia.
Aveva sentito dire che in realtà il mondo è piccolo ma qui si rasentava l'assurdo.
Ed era lei la ragione per cui aveva deciso di cedere anche se ancora non aveva chiaro quali sentimenti fossero a spingerlo.
Curiosità?Desiderio di vendetta?
Per adesso gli bastava immaginare quale espressione avrebbe assunto il suo viso quando si sarebbero ritrovati faccia a faccia.

Era ormai arrivata l'ora di chiusura. JC attese che l'ultimo avventore lasciasse il locale prima di iniziare a prepararsi per chiudere. Diede uno sguardo al telefono,un pó di tristezza gli si disegnò sul viso quando si rese conto che Dalhia non gli aveva mandato nemmeno un messaggio per tutto il giorno. Non sapeva ancora cosa preoccupasse così tanto la sua amica da farle decidere di ridursi in quello stato il venerdì precedente. Nonostante quello che provava per lei aveva deciso di ignorare e nasconderle quello che era successo mentre era ubriaca.D'altronde perché rovinare il loro rapporto per una cosa di poco conto di cui nemmeno si era ricordata?
Doveva ammettere però che per una frazione di secondo il suo cuore si era lasciato illudere che potesse esserci una svolta decisiva. Non si era lasciato tentare nemmeno per un secondo però dalla possibilità di poter approfittare della situazione.
Le scrisse un messaggio veloce per chiederle se stesse bene e lei rispose così velocemente da fargli credere che lei stesse aspettando che lui scrivesse per primo.Rimise il telefono in tasca pensieroso e procedette alla chiusura.

Don't fall in love with the boss again! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora