Selene

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"Amore sei ancora viva?" urlò Sirius dal pian terreno.

Il giovane mago, novello sposo e futuro padre, era in piedi davanti la porta, dall'aria alquanto scocciata, come quella di chi sta per buttarsi sul divano e mandare a quel paese tutti.

Quel giorno era stato un vero disastro, e pensare che al risveglio era felice di poter passare una serata con sua moglie.

Il destino però aveva fatto si che il negozio in cui voleva comprare una collana a Marlene fosse chiuso, che un piccione defecasse sulla sua nuova giaccia e sopratutto che un giovane cervo lo puntasse al muro proprio in un momento delicato per il suo stomaco.

Black cercò di scacciare via tutti i brutti pensieri, ora che sua moglie era arrivata all'ultimo gradino.

"Che sgorbutico che sei stasera!" borbottò Marlene guardando torvo il marito.

"Non ne parliamo" disse lui alzando gli occhi al cielo ancora esasperato.

Usciti dalla porta di casa si smaterializzarono in un'enorme altopiano inglese, dove si stesero sul grandissimo telo che avevano portato.

Quella sera ci sarebbe stata la Superluna.

L'ambiente intorno a loro era estremamente calmo, gli unici rumori erano quelli del vento caldo che muoveva le foglie degli alberi e qualche auto babbana che passava sulla strada di fronte a loro.

Il cielo era privo di nuvole, costellato da stelle, e con l'attesa di una decina di minuti, avrebbero potuto vedere la Superluna.

"Il piccolino fa il bravo qui dentro?" disse Sirius appoggiando una mano sul ventre della moglie, sorridendo ad esso.

"La piccolina volevi dire" disse lei ridendo.

Sirius scattò subito in alto, per sedersi è fissare Marlene "È una femmina?" chiese ed ella annuì "Quando è arrivata la risposta?" chiese ancora serio.

"Oggi" disse confusa Marlene che iniziava a pensare che Sirius volesse un maschio.

Neanche 2 secondi dopo da quegli stupidi pensieri, che Sirius scoppiò in un pianto silenzioso, un pianto di gioia, abbracciando la moglie e ringraziando Godric per la principessa che sarebbe nata.

"Hey che succede?" disse tranquilla la moglie a Sirius che non accenava a smetterla di piangere.

"Sono troppo felice, la mia principessa, la nostra principessa" sussurrò per poi baciare il ventre della donna, e poi lei. Marlene non poté che sorridere.

"Come vorresti chiamarla?" chiese Marlene.

Sirius che nel frattempo si era riallungato, portò una mano sotto al mento, nella tipica posizione di chi sta pensando profondamente.

Passarono 5 minuti da quella domanda e Sirius finalmente rispose "Non lo so, non ci avevo mai riflettuto approfonditamente ad un nome femminile, ma voglio che sia unico e speciale, come lei che è unica e speciale"

Marlene sorrise di nuovo. Nonostante fossero mesi che i due erano sposati, ancora riusciva a credere che Sirius fosse cambiato cosi tanto. Era un'altra persona, più matura, più buona e più responsabile.

Certo rimaneva il malandrino di sempre, come James d'altronde, ma era riuscito a mettere la testa apposto, forse grazie alla guerra, o forse grazie alla donna che aveva davanti.

"Hai ragione" disse semplicemente lei, tornando a guardare la Luna, stretta tra le braccia di Sirius, solo dopo una ventina di minuti spalancò gli occhi, che non passò inosservato da Sirius.

"Che succede? La bambina?" chiese allarmato.

"No. Ho un idea per il suo nome. Selene" disse con un sorriso a trentadue denti.

Sirius la fissò. Era un bel nome, si, ma non capiva come gli fosse venuto in mente e dove lo avesse visto o sentito, perciò glielo chiese.

"Quando andavamo ad Hogwarts io e Lily andavamo al corso di Babbanologia, come potrei dimenticare il nome Selene, con cui tanto ho lottato per ricordarmelo" disse con aria quasi sognante.

"Non sarà mica un oggetto babbano?" chiese stranito Sirius.

"Ma certo che no, idiota - rise - per gli antichi babbano greci, era la dea della magia e della Luna. Era raffigurata come una donna dall'incomparabile bellezza e dal volto pallido, pensaci, lei sarà bellissima e noi non abbiamo una carnagione scusa, quindi anche lei avrà un colorito pallido" disse speranzosa.

Sirius la fissò. Quel nome legato alle stelle gli ricordava troppo l'usanza dei Black, ma vedere Marlene così felice e così convinta, mando al diavolo i Black e le loro usanze, dicendo "È perfetto"

Marlene si lanciò tra le sue braccia per baciarlo.

"Selene Marlene Black, suona bene" disse Sirius abbracciando la moglie, la quale si alzò per guardare il marito.

"No" disse seria.

"Cosa no?" Sirius non stava capendo, lei le aveva proposto questo nome.

"Non voglio darle come secondo nome il mio, la trovò una cosa stupida ed egoistica"

Sirius non si aspettava di certo una risposta simile, ma non contestò le parole della moglie, che per quanto inusuali potevano sembrare, avevano un fondo di verità.

"Che ne dici una variante allora, il tuo nome è bellissimo" disse sfoggiando il suo miglior sorriso.

Era vero. Sirius trovava ‘Marlene’ un nome veramente bello e di classe.

La moglie si mise a pensare.

"Madelaine, è una variante francese" disse sorridendo.

I due erano andati in Francia dopo il matrimonio, e nonostante l'ansia della guerra, si innamorarono di quella città così elegante e bella, di quella lingua così musicale e dolce.

"Si, non potevi scegliere di meglio" rispose sorridendo sinceramente.

Nuovamente Marlene si avvicinò per baciarlo per poi stendersi di nuovo a guardare la Luna.

"Ti amo"

"Ti amo"

Eloquence | One shot collectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora