Capitolo 21.

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Hope's Pov

Ho di nuovo paura.Paura di Luke, il ragazzo che amo.

-"E perché dovrei farti del male?." mi chiede prendendo il mio polso fra le sue mani, e tirandomi verso se'.Il mio petto sbatte contro il suo e i miei capelli sono sparsi sulla sua spalla.

Attorciglio le mani intorno al suo collo e sospiro.

-"Non devi avere paura di me." sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.

Sento qualcosa di strano nella sua voce dannatamente sexy ed eccitante.

-"Zitto, ho sentito qualcosa." afferma l'uomo che ci sta dando la caccia, in compagnia di un'altro.

Per sbaglio calpesto un rametto e bestemmio.

-"SONO LI'." urlano entrambi iniziando a correre e a caricare le loro pistole, di nuovo.

-"Salta su." impreca pieno di rabbia e indica le sue spalle.

La mia mente pensa a tutt'altro,mentre Luke corre verso la strada e contemporaneamente tiene ben strette le mie gambe.

Sfiora vari proiettili di pistola, e per fortuna riesce a salire tramite dei sassi sporgenti dalla ripida e disastrosa frana.Siamo vivi per fortuna, se solo qualcosa fosse andato storto saremmo precipitati di nuovo, ma coperti anche dai detriti che sicuramente sarebbero venuti giù.

Mi fa scendere e dopo aver mollato la presa sui miei piedi, mi urla di correre verso l'auto.

La paura mi assale, per non parlare il continuo dolore che sembra non placarsi nemmeno un pó.

-"Merda ho perso le chiavi per mettere in moto l'auto." mormora.

-"Ci penso io." lo rassicuro prima di precipitarmi all'interno dell'auto e scivolare sul sedile, seguito da lui.

Sembra strano che non sa' praticare il classico trucchetto usato dai ladri di auto e anche da noi malviventi.

-"Muoviti ci stanno raggiungendo." sbatte un pugno sul cruscotto facendomi sobbalzare.

-"Un minuto." dico legando gli ultimi fili prima di far partire il veicolo.

Premo sull'acceleratore e sfreccio stando attenta a non sbattere contro qualcosa, visto che non c'è neanche un lampione.

Vari colpi bucano i vetri, e altri i retrovisori ma riesco a non distrarmi più di tanto.Vedo il moro al mio fianco agitarsi in una maniera esagerata mentre stringe qualcosa tra le sue mani.

-"Cosa c'è ora?!." domando continuando a guidare, naturalmente, e ad essere prudente.

-"Non sono cazzi tuoi."

-"Hai per caso il ciclo?." seriamente, credo che sia questo il motivo per i suoi bruschi sbalzi d'umore...ma aspettate quanto gli dura?.

-"Amore ti ricordo che con me devi contenerti." mi prende per il collo in modo da farmi ritrovare faccia a faccia.

Di nuovo quei dannati occhi così perfetti, i suoi capelli in perfetto ordine, le sue labbra,Dio.

Scuoto per un'attimo la testa e continuo a fissare la sua perfezione.È assurdo come un semplice ragazzo con dei semplici occhi azzurri, con dei semplici capelli e con un "semplice" fisico sia così attraente.Ma credo che la mia attrazione verso di lui è il suo modo di fare e carattere misterioso.

-"Dovrei guidare." lo spingo via facendolo sbattere contro la portiera.

Mi fulmina con lo sguardo per poi poggiare la testa sul sedile.

-

Sono sdraiata sul letto, con le cuffiette e musica a palla.

In tv non trasmette niente di bello, quindi sono obbligata a morire dalla noia.

Qualcuno bussa alla porta e sobbalzo.È mattina, e dopo tutto quello che è successo ieri sera mi sento una merda, sopratutto per le varie ferite sul mio corpo.

Babbea quel qualcuno è il tuo Luke, perché oltre a lui e a te qui non ci vive più nessuno.

Sei simpaticissima, pure a prima mattina lo sai?

Certo e mica dovevi dirmelo te? Uhm..che illusa.

-"Come ti senti?." non mi lascia neanche il tempo di dire una parola dopo aver aperto la porta.

-"Diciamo meglio." massaggio le tempie e solamente adesso noto che ha soltanto un'aciugamano intorno alla sua vita.

Madonna, ma questo mi vuole far morire anche a prima mattina?!.

-"Va bene, questa è la colazione." mi porge il vassoio su cui c'è appoggiata una tazza di cappuccino con dei biscotti.

-"Ti è passato il ciclo allora?." affermo piena di gioia.

Sembro una perfetta scema.

Cosa che già lo sei, ma dettagli.

-"E io che volevo essere un pó più gentile nei tuoi confronti, ma vaffanculo. " lascia cadere il vassoio che pochi minuti prima mi aveva offerto.

Come inizio giornata non è niente male,vero?

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