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Il tuo cuore si fermò nell'esatto momento in cui le loro mani si intrecciarono,strette nel loro calore

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Il tuo cuore si fermò nell'esatto momento in cui le loro mani si intrecciarono,strette nel loro calore.

Guardasti la coppia incredula prima di andare avanti loro e prendere per le spalle il biondo cenere.

Quest'ultimo ti guardò con aria sorpresa e la ragazza accanto ti fissò con fare superiore e infastidita della tua presenza. «Che cazzo ci fai con lei?!» chiedesti con rabbia,aggiungendo una parolaccia.

Era la prima volta che le dicevi e trovavo un senso di liberazione a farlo.

Inutile dire che Jimin ti fissò incredulo. Cosa pensava che facessi? Che li sorpassassi come se nulla fosse?

Si sbagliava di grosso.

Non poteva permettere a quella ragazza di distruggere il cuore del tuo amico una seconda volta. Non l'avresti accettato. Ma Jimin sembrava troppo ottuso per poter vedere la vera persona che aveva accanto.

Troppo cieco per aprire gli occhi alla realtà.

«Chi è lei,Chimmy?» ti guardò da cima a fondo con fare odioso. Tu le puntasti il dito contro. Non doveva neanche osare chiamare con quel nomignolo Jimin,non se lo meritava.

«Tu» digrignasti i denti trovando una forza sconosciuta capace di avere dei confronti con quella ragazza. «È solo colpa tua se Jimin si è ridotto in quello stato. È solo colpa del tuo cazzo di egoismo se Jimin era caduto in depressione» sputasti con acidità quelle parole tanto brutali tanto vere.

«(T/N)-»«Non me ne frega niente se ti sei pentita delle tue azioni» bloccasti Jimin che era sul punto di interrompere quella discussione. «Non me ne frega niente se vuoi avere di nuovo una relazione con un ragazzo» assottigliasti gli occhi trovando il coraggio di guardarla nelle iridi color montagna. «Ma quello che hai fatto a Jimin è imperdonabile e lui è troppo cieco per capirlo perché è innamorato di te. Capisci?» sembrava come se Jimin non ci fosse attorno a voi due ed un gruppo di persone,studenti della vostra scuola,vi guardò curiosi ed increduli che una ragazza timida come te,stesse affrontando Hyuna.

«È così innamorato di te che ha perdonato ciò che gli hai detto! Allora perché fai finta di amarlo?! Perché dovrebbe meritarsi tanta sofferenza?» la ragazza sembrò immune a quelle parole a differenza di Jimin. Gli arrivarono come sonori schiaffi contro le guance.

«Sei patetica» disse la ragazza,come se quel commento potesse mortificarti. «Se io sono patetica come tu dici...allora tu cosa sei? Che stai dietro al ragazzo a cui hai spezzato il cuore ferendolo a parole. Non era abbastanza avergli fatto capire il tuo disgusto sul suo corpo perfetto? Non era abbastanza per te? Per i tuoi livelli? Rispondi a questo,tu cosa sei?!» con rabbia,urlasti quelle parole.

Il tuo cuore batteva velocemente,guardavi negli occhi con freddezza la ragazza che aveva assunto un'espressione ammutolita.

I ragazzi attorno a voi avevano ripreso la scena,alcuni con il telefono,altri avevano registrato la conversazione finita male.

I tuoi nervi fino a pochi minuti fa ben saldi,adesso erano stati staccati come quando si levano gli adesivi dalla carta plastificata.

Nella tua mente si ripeteva in continuazione "Jimin non si merita tutta questa sofferenza,Jimin non si merita tutte queste prese in giro".

Lentamente voltasti la testa verso Jimin trovandolo con la bocca aperta. «Pensavo che fossi andato avanti» ti mordesti il labbro inferiore sentendo la voglia di piangere insopportabile. «Pensavo avessi dimenticato Hyuna,che avessi finalmente messo il piede sull'ultimo gradino di una scala di sofferenze eppure...» lo guardasti negli occhi e le lacrime fuggirono al tuo controllo.

«M-mi sbagliavo...» facesti passi indietro. «(T/N)...» scuotesti la testa quando mormorò il tuo nome stravolto dalle tue parole. «Non chiamarmi più per nome*».

Solo allora notasti tutte quelle persone attorno a voi e,con testa bassa,ti facesti spazio fra di esse,fuggendo dalle domande di studenti curiosi,fuggendo da quegli sguardi,fuggendo da quella voce che ti chiamava.

-(T/N)! Che succede?- Jin rispose subito al tuo telefono,al terzo squillo. - P-p-puoi v-ven-nire a p-pren-ndermi?- la tua voce era interrotta dai numerosi singhiozzi che uscivano dalla tua bocca.

Ti stavi sentendo male,molto male. Tremavi come una foglia ma non era per il fresco primaverile. Era tutt'altro che fresco quello.

-Oh mamma,dimmi dove sei che io e Namjoon ti veniamo a prendere- gli dicesti anche con molta difficoltà la località in cui ti trovavi.

Un piccolo parchetto dietro la scuola.

Perfetto per chi volesse stare in compagnia della natura e degli insetti.

Ripensasti alla mezz'ora prima.

«Jimin... perché non riesco a fare altro che pensare a te?» portasti le gambe al petto,con la schiena poggiata contro la panchina e la testa sulle tue ginocchia.

Scoppiasti di nuovo a piangere per la frustrazione.

Per te era così,se ti arrabbiavi troppo,se t'innervosivi troppo,l'unico modo in cui potevi alleviare quella sensazione era piangere.

E quante lacrime hai versato quel giorno,che ti saresti aspettata qualsiasi domanda di qualsiasi tipo.

Ma non volevi pensare a Jimin.

Non volevi pensare alla principale ragione per cui piangevi.

Perché sì,tu piangevi per lui e per la sua inconscienza.

Stavi versando tu le lacrime che,invece, dovevano uscire dai suoi occhi ambrati.


☆゚.*・。゚N.A゚.*・。゚

*Da quel che so,se voi chiamate solo per nome un ragazzo o una ragazza senza aggiungere le onorificenze,quel ragazzo o quella ragazza è considerat* come un membro importantissimo della tua vita,quasi come un fratello o una sorella,un fidanzato o una fidanzata.

Yo guys! Come state?

Tadann,(t/n) ha le palle di combattere per amor di Jiminie.
È un capitolo abbastanza...impegnativo.

Fatemi sapere cosa ne pensate e ci sentiamo al prossimo chap, sperando di non aver troppi impegni e me lo scordo.

-Adryy

Am I Wrong? || Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora