capitolo 1

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Sono in piedi nel mio soggiorno pronta per accogliere le persone che secondo mia mamma, Abby Griffin, devono essere il nostro futuro.

È "ora di dimenticare il passato" diceva lei.

Ma io ho sempre pensato che il passato in qualche modo scrive il futuro, senza il passato non ci ricorderemmo più chi siamo.
Io non ricorderei più chi sono.

Senza il passato non ricorderei più mio padre, sarebbe come ingerire una pastiglia che ti fa dimenticare il male e le persone che lo hanno causato.

Un campanello mi risveglia dai miei pensieri, mia madre si fionda ad aprire sistemandosi il vestito. Mi aveva già descritto l'uomo con cui si stava per risposare ma non lo avevo mai visto di faccia. È alto e muscoloso, capelli ingrigiti dal tempo, ma gli danno un aria particolare, avrà circa l'età di mia mamma sui quarantacinque.

Entra dalla porta insieme a due ragazzi, i suoi figli, mia madre mi aveva detto che oltre a lui a casa nostra ci sarebbero stati anche loro, una ragazza della mia età e un ragazzo poco più grande. Mi vede e mi viene incontro.
?: "Piacere Marcus Kane"
Io: "Clarke Griffin"
M: "loro sono i mei figli, Octavia e Bellamy"
Mi rivolgo alle sue spalle e stringo la mano prima ad Octavia poi a Bellamy, lei è una ragazza un po' più alta di me, capelli scuri e pelle olivastra come il fratello, lui è alto e muscoloso ha i capelli spettinati e neri come quelli di Octavia.
O: "piacere Octavia"
B: "Bellamy" mi dice con aria scocciata
Devo dire che Bellamy è veramente bello, no okay Clarke smettila, diventerà tuo fratello, calma gli ormoni.
Andiamo a tavola per mangiare e ci mettiamo a sedere, di fianco a me c'è Octavia e a capo tavola sta Bellamy.
Ci mettiamo a mangiare il pollo che aveva preparato mia mamma mentre parliamo del più e del meno.
Finita la cena aiuto mia mamma a sparecchiare mentre lei porta la torta che ho preparato, la mangiamo e mi fanno i complimenti.
Finita la torta andiamo in sala e lasciamo mia madre e Kane parlare. Ad un certo punto mia mamma entra in sala.
Abby: "Marcus ti faccio vedere la casa, intanto Octavia e Bellamy possono stare con Clarke"
M: "perfetto Abby"
A: "Clarke fa vedere ai ragazzi le loro camere"
Io: "okay mamma"

Abbiamo una casa piuttosto grande quindi le camere non mancano, ma mia madre ha pensato di mettere me e Octavia in camera insieme così per conoscerci meglio.
Io: "allora da dove venite?"
O: "veniamo da un quartiere qui vicino"
Io: "non vi ho mai visto a scuola"
O: "avevamo una scuola nel nostro quartiere e andavamo li, Bell cerchi di fare conversazione?"
B: "che vuoi che ti dica O., Che sono contento di essere qui insieme alla principessina?"
O: "Bell, smettila, Clarke perdona mio fratello non è sempre cosí"
Io: "tranquilla fa niente"
Saliamo le scale e arriviamo fino a camera mia e di Octavia.
È una camera molto grande ha due letti ad una piazza e mezzo appoggiati alla parete laterale, di fronte alla porta, c'è una finestra che illumina la stanza. Ha i muri bianchi ed una scrivania. Vicino ai letti ci sono i rispettivi comodini con sopra un abat-jour lilla. E una sveglia. Per terra c'è un tappeto colore biscotto.
Io: "Octavia questa è la nostra camera"
O: "woow, comunque chiamami O." Dice sorridendo
Io: "quando farete il trasloco?"
O: "in questa settimana"
B: "purtroppo"
Io: "sai vero che dovrai sopportarmi perchè non so se ne sei al corrente ma mia madre e tuo padre si sposeranno"
B: "certo che lo so principessina, ma Marcus non è nostro padre, è il nostro tutore legale" dice Bellamy con tono antipatico.
È bello e tutto ma mi fa saltare i nervi.

Io: "oh emh scusate, comunque non chiamarmi principessina"
O: "tranquilla fa niente"
B: "Ai suoi ordini principessa" rispondono insieme i due fratelli.

Solo al pensare che passeró molti anni della mia vita insieme a questo ragazzo mi viene da stare male.
Camminiamo per il corridoio e superiamo la camera dei miei genitori che è diventata la camera di mia madre e di Kane. Sento delle voci all'interno probabilmente perchè ci sono loro dentro.
Arriviamo fino all'ex studio di mio padre, prendo un respiro profondo e Octavia se ne accorge.
O: "tutto okay Clarke?"
Mi giro e noto che anche Bellamy ha cambiato sguardo e ora è preoccupato.
Io: "si, tranquilla O. è tutto okay"
Apro la porta e i ricordi mi assalgono, mia madre aveva aggiunto un letto con delle lenzuola blu e lasciato la scrivania. Di fianco alla scrivania c'è una finestra che fa entrare la luce offuscata dalle tende bianche.
Non c'ero più entrata da quando mio padre è morto e ora mi sembra così strano. Ricordo i pomeriggi passati con mio padre mentre giocavamo o mi aiutava con lo studio.
È qui che mio padre mi ha insegnato a disegnare, abbiamo dipinto tante tele insieme, ma non sono mai riuscita a dipingere il suo volto da quando è morto, vorrei provarci, ma solo a toccare il pennello e intingerlo nel colore mi ricorda di quando lo facevo insieme a lui. E ora intingere il pennello è come infilare una chiave nella serratura di una porta che da accesso ad una stanza piena di ricordi.
Cerco di trattenere le lacrime.
Io: "Bellamy questa è la tua"
O: "Clarke sicura di stare bene?"
Io: "sisi O. Tranquilla"
Scendiamo e iniziamo a chiacchierare tutti insieme.
Verso le 9 e mezza mia madre ci dice che loro vanno a dormire.
Bellamy va in camera sua e io e Octavia ci mettiamo in camera nostra a guardare un film, per fortuna che domani è sabato e non andiamo a scuola, il film finisce verso mezzanotte e Octavia va nel suo letto.
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_ciao a tutti questa è la mia prima storia quindi non vi assicuro niente, se avete consigli o critiche potete scriverle nei commenti, questa storia è un passatempo perciò aggiornerò quando ho tempo, detto questo io torno a fangirlare_

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