1_La promessa

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Avevo 5 anni quando il mio paesino fu attaccato dai cavalieri di Camelot. Mio padre si preparò allo scontro già tanti anni prima, e da buon fabbro che era creò un’armatura capace di resistere ad ogni tipo d’arma tranne a quella forgiata dal fuoco di un drago. Ma durante la battaglia l’armatura si aprì e con un colpo mio padre rimase ferito a morte. Avevo solo lui, non sapevo dove andare e quindi giurai vendetta a Camelot. Ma mio padre con le sue ultime parole mi fece cambiare idea e mi disse:

<<In tutti questi anni ho fabbricato per te un’armatura come la mia, in se possiede della magia con il corso del tempo si adatterà al tuo corpo. Prendila, poi promettimi che scapperai da qui. Vai ad Eldor lì troverai un bimbo di nome Merlino va con lui, ovunque andrà e non dimenticarmi.>>

La presi, gli diedi un ultimo bacio sulla fronte e scappai via da lì, vidi sotto i miei occhi il mio paese inchinarsi sotto il cospetto dei Pendragon. Udii delle voci provenire da dietro a dei cespugli, mi avvicinai lentamente e vidi due cavalieri parlare e dissero:

<< Lui è morto, la figlia è scappata via.>> Disse il cavaliere dai capelli ricci e gli occhi sublimi, l’altro ribatté << Sono fuggite decine e decine di bambine come la troveremo?>>.

I due si guardarono con aria afflitta, scappai via da lì di corsa e mi avventurai nella foresta. Non sapendo da che parte andare per raggiungere Eldor decisi di affidarmi al mio sesto senso, dopo tre lunghi e insidiosi giorni arrivai in una piccola cittadina. Decisi di bussare ad un portone, aprii la porta un grosso uomo con la barba, capelli neri legati fin sulla schiena e occhi che si vedevano a mala pena. Gli dissi:

<<Salve può dirmi dove mi trovo?>> Si guardò attorno e mi rispose sbuffando: <<Siamo ad Eldor giovane fanciulla.>>

Ero felicissima avevo trovato Eldor ora dovevo cercare solo Merlino. Girai case e case ma nessuno di quei bimbi era lui. Ormai era calata la notte e iniziava a fare freddo, in lontananza vidi una piccola casetta mi avvicinai ad essa e bussi alla porta.

Apri un bimbo un po' più alto di me, con due occhi blu e i capelli neri. Finalmente l'avevo trovato, sua madre mi fece riscaldare davanti al fuoco e mi diede un quaderno chiuso da un lucchetto e mi disse:

<<Tuo padre mi ha detto di dirti che nel momento del bisogno si sarebbe aperto da solo e poi richiuso.>>

La ringraziai, la donna incuriosita dalla mia vita iniziò a farmi domande su mio padre e io gli dissi di  che splendido uomo che era. Poi mi chiese della mamma io di lei sapevo ben poco perché morì subito dopo avermi dato alla luce.

Passarono 11 anni da quel tragico evento ormai ero cresciuta avevo 16 anni e avevo imparato ad usare la spada. Era giunto il momento di partire per Camelot con Merlino.

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