i say, love you.
*mark pov*
guardò negli occhi l'altro, dopo aver passato una delle loro normalissime giornate, e fece un sospiro.
In quei battiti riusciva a ricollegare ogni loro esperienza, e i suoi sentimenti nel frattempo, che erano così scombinati che per riordinarli ci metteva settimane, fino a ritrovarsi una volta ritornato a casa a pensare alle stesse cose, in assenza di donghyuck.
Provava di tutto, gelosia, amore, affetto, odio, in quegli attimi di secondo.
Se non ve ne siete resi conto, mark provava da diversi anni amore sconfinato per donghyuck, anche se lui stesso ha dovuto rendersi conto della situazione.
Nel mese di dicembre mark di ritrovò a pensare molto su di lui, e sulle persone che gli stavano accanto, e la maggior parte dei ragionamenti erano su donghyuck.
Era geloso se guardava donghyuck dare lo stesso amore a tutti gli altri, sentendosi un po' messo da parte a volte.
Era innamorato quando lo guardava svolgere azioni quotidiane, con il suo fare splendente, e amava aspettarlo in ogni cosa.
Era affettuoso quando capitava, anche perché a forza di cose, era sempre il coglione dei due.
"chi mai si può innamorare di lui se non io?" ecco, questo intendo per coglione.
Era odioso quando non gli dava abbastanza attenzioni, allora a volte finiva per odiare così tanto donghyuck che finiva a fargli delle frecciatine sui social.
Insomma, era un tipo un po' scontroso, ma d'altronde è grazie a donghyuck che riusciva a dare un motivo alle sue giornate.
Non sapeva cosa precisamente donghyuck provasse per lui, sperava solo che anch'esso al minimo provasse metà delle cose immense che provava mark.
Donghyuck era e sarà sempre l'unico amore di mark.
Teneva questo peso trattenuto da anni, tutto questo peso che man a mano si faceva sempre più pesante che stava per schiacciarlo in quel buco nero.
Mark mano a mano mancava sempre più di emotività, rispondeva in modo monotono ai messaggi alcune volte, incominciò ad odiare tutti e ad allontanare tutti i suoi amici, perché era troppo frustato da tutto e tutti, perché viveva forse in un amore malato.
Fatto sta che voleva liberarsi di tutto questo, e dopo anni, forse trovò il momento giusto.
"Ya! Ma che ti prende, mi stai ascoltando?!" esclamò donghyuck, rimproverando mark che era perso nelle nuvole.
"Oh, scusami donghyuck, stavo pensando ad alcune cose.
Ed una di questa è, che ne dici se stasera andassimo nel parco a vedere le stelle? Non ti preoccupare per il cibo, ovviamente preparo tutto io" sorrise, sperando che il minore accettasse.
"Va bene! Non ho le asciugamano però, porta anche quello schiavo" disse puntandogli il dito, mentre faceva una risatina.
"Vero... sono uno schiavo" disse rammaricato, mentre venne sorpreso perché donghyuck gli diede un bacio sulla guancia esclamando "solo il mio!".
Arrossì e annuì, mentre si alzò da quel letto dato che era ora di andare.
Prese le sue cose e diede un forte abbraccio a donghyuck "ci vediamo stasera, vestiti bene" fece un espressione imbronciata.
"A me lo dici?? Ma guardati a te! Ciao rincoglionito" gli fece una linguaccia, mentre mark lo salutò con un dito medio e con un sorriso stampato in faccia.
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nascondere l'impossibile.
Fanfictionmark e donghyuck, due ragazzini inconsapevoli e liberi, finché uno dei due cresce.