Ad occhi chiusi

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Prima che voi iniziate a leggere voglio assicurarvi che questo non è assolutamente quello che penso. Ho ritrovato qualche capitolo nell'archivio che ho scritto un po' di tempo fa in un periodo un po' così.
Per me loro sono veramente la parola Amore.
Chi mi conosce sa quanto loro siano importanti per me e quanto io li stimi e sia orgogliosa di loro, quindi l'unica cosa che voglio è che da questa storia traspari tutto quello che non è.  Detto ciò buona lettera♥️

30 maggio 2026
Eccoci qui. Io e te.  In questa sala che ha visto crescere tanti ballerini, ha fatto crescere noi, la nostra conoscenza e soprattutto ha visto crescere il nostro amore.
Ci ha visti fin dai primi giorni. Ci ha visti fare le prime scappatelle negli spogliatoi lontani da occhi indesiderati. Ci ha visti fare l'amore quando era troppo tardi per esserci qualcuno, ci ha visti piangere in bagno quando tutto il mondo sembrava rivoltarsi contro di noi, ci ha visti unire la nostra più grande passione. E ora... ora ci vede e basta. Vede due persone che si sono amate tanto, forse troppo per ammettere la cosa più ovvia.
Eccomi qui. Una donna di 55 anni. Una donna che che nella sua vita ha donato tutta se stessa una donna che ora dentro di se sente ogni pezzo sgretolarsi.
Eccoti qui. Un uomo di quasi trent'anni. Ebbene sì tra tre giorni compierai 30 anni. Un uomo che ha saputo tenere alti tutti i suoi valori, un uomo che si è messo sempre dalla parte degli ultimi, un uomo che ha sempre protetto tutto ciò che amava.
Tu mi hai sempre protetto. Hai sempre tenuto aperte quelle braccia che per me rappresentavano ormai la mia casa, quella casa che ora sembra avere tutte le finestre aperte e come durante un temporale c'è il vento che mette in confusione tutto ciò che c'è dentro.
È sera. Abbiamo appena finito due lezioni e stiamo tornando a casa. Prima durante i viaggi di ritorno in macchina si parlava sempre di come era andata la giornata e tu inoltre facevi lo scemo con me, mettevi la musica a palla e cantavi a squarciagola. Avevi sempre la tua mano sulla mia coscia, e ora? Ora perché non mi parli più, perché non mi fai ridere come facevi prima. Ora perché non mi tocchi più.
Arriviamo a casa. Silenzio.
Vai a farti una doccia e non mi dici nulla.
Dopo ci mettiamo a letto entrambi. Ognuno dalla sua parte. "Buonanotte" te lo sento dire secco, quasi disinteressato, quasi come se lo stessi dicendo per forza perché è giusto farlo.

31 maggio 2026
Sono le 8 del mattino. Mi alzo, tu ancora dormi. Quando i bimbi non ci sono.... che dico bimbi, ormai sono dei ragazzi..... insomma... quando loro non ci sono preparo solo due uova per lui e un caffè e latte per me. Perché lo faccio dopo che mi ha trattata così ieri? Perché ormai lui è così sempre, è cambiato e questo penso sia diventato il suo carattere. Lo faccio perché è diventata quasi una cosa meccanica anche se prima la notte non vedevo l'ora di addormentarmi per poi la mattina dopo fargli trovare la colazione pronta mentre ora... bhe si ora è diventata monotonia.
La mattinata passa e non me ne sono neanche accorta, mi hai dato le cose da lavare e ti sei messo sul divano.
Tra due giorni è il tuo compleanno. Vorrei farti  una bella festa, insomma i 30 sono importanti.
Chiamo il proprietario di una discoteca in fondo alla strada e chiedo di poterla affittare solo per noi per il 2 a sera.
Inizio a chiamare tutta la tua famiglia e i nostri amici. Vorrei vederti con il sorriso almeno una sera, vorrei rivederla quella curva del tuo viso che mi ha fatta innamorare.
"Verooooo ma è l'una e mezza che faiii? Hai preparato il pranzo?" Sento la tua voce provenire dal salotto. Diamine è già ora di pranzo e non ho preparato nulla. Ho avuto la testa completamente persa ad organizzare la tua festa.
Arrivo di là in cucina con il mio sorrisetto fiero.
A: "a eccoti, sei sparita. Ma è pronto?"
V: "no ecco faccio subito sono stata impegnata"
A: "si vabbè impegnata sarai stata sul letto con quel tuo cellulare. Ma è possibile che quando non abbiamo lezione tu debba sempre stare impallata a quel coso"
Non gli rispondo, ci sono rimasta male ma non posso dirgli che stavo organizzando la sua festa.
Pranziamo. Silenzio.
Nel pomeriggio tu vai con Dani e Alessio al game stop. Hai trent'anni ma queste cose ti piacciono proprio da matti. Non ti giudico e non voglio dirti nulla.
Io nel frattempo passo tutto il pomeriggio al cellulare con tua madre. Abbiamo deciso i colori e la torta. Sarà bellissimo.
20.45 p.m
Ti sto aspettando a casa, tu ancora non arrivi.
Ti ho preparato una bella cenetta con tanto di antipasto per farmi perdonare dal ritardo di oggi.
Sono le 9 e finalmente ti fai vivo al cellulare.
V: "ehi ma che fine hai fatto?"
A: "Oi vero mi sono fermato al sushi con Alessio, Daniele è da Fabrizio. Non mi aspettare sveglia. Un bacio"
V: "va ben...." ha attaccato.
Guardo il tavolo pieno di cose da mangiare e mi cade il mondo addosso.
Non sparecchio nulla. Mi rannicchio sul divano e accendo la tv. Voglio aspettarti sveglia ma so già che se rimarrò impalata alla tv crollerò subito. Prendo il cellulare ed apro Instagram. Vedo una foto tua e di Alessio con delle belle ragazze giovani... avranno avuto si e no 23 anni.... sono tue fan. Me lo ripeto. Me lo ripeto ma non riesco a smettere di guardare quel tuo braccio intorno alla vita di questa. Provo a ricordare quando tu mi prendevi così.... ecco non ci riesco... quando succedeva questo? L'ho dimenticato.
È l'una di notte e tu ancora non sei tornato.
Okay è giusto sei con tuo fratello e ti vuoi divertire.
È giusto.
Non ce la faccio più. È passata mezz'ora dall'ultima volta che ho controllato il cellulare e sto per cadere in un sonno profondo. Così succede. Alle 3 di notte un botto.
Sei tu. Mi sveglio e corro da te alla porta. È quasi istintiva la cosa e ti abbraccio. Non appena sto per appoggiare la mia testa tra la tua spalla e il tuo mento mi scansi e subito dopo una puzza di alcol mi travolge.
V: "Andre hai bevuto?"
A:"lasciami stare"
V:"ehi"
A:"ho detto lasciami stare" alzi la voce e mi spingi via da te.
Ho un vuoto dentro che piano piano mi stringe in gola. Inizio a tremare. Non posso piangere adesso con lui in queste condizioni. Gli prendo una coperta e un cuscino e lo faccio mettere sul divano.
È li che passerà la notte. Sono arrabbiata, frustrata, delusa....
Non riesco a dormire nel nostro letto.
Vado in camera di olly, abbraccio un fottuto pupazzo e piano piano mi lascio andare a me stessa.

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Ecco a voi la prima parte, fatemi sapere come sempre che cosa ne pensate nei commenti♥️

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