Capitolo 3

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POV GULF
Mi sto allenando non riuscendo a smettere di pensare a Mew, non sapevo fosse famoso, appena l'ho visto in difficoltà sono corso subito da lui. Qualcosa dentro di me è scattato, non riuscendo a starmene in disparte. Il suo sguardo sembrava comunicarmi di aiutarlo e all’improvviso ero lì prima che me ne rendessi conto. Dopo sono arrivati Mild e Boat, e sono uscito lasciandoli da soli. Avevo l’impressione che mi sarei sentito di troppo. In fin dei conti non erano nemmeno fatti miei, perché avrei dovuto rimanere lì? Quindi mi sono diretto al campo per fare due tiri in porta.

Sto iniziando a giocare con gli altri quando guardando l’entrata del campo vedo Mild dirigersi verso di me, sembra così concentrato nel fissarmi che sembra volermi perforare con i suoi occhi. Inaspettatamente, lo vedo fermarsi a due centimetri dal mio volto e dirmi un: "grazie per averlo aiutato, come lo conosci?"
Allontanandomi qualche metro da lui gli rispondo con: "l'ho visto all'aeroporto, non sapevo chi fosse credo anche di aver flirtato con lui…" vedo Mild sputare l'acqua sul prato e Boat mettergli una mano sulla schiena.
"Devo ringraziarti da parte sua, è successo un casino... " mi risponde Mild con voce grave.
In quel momento tiro il pallone verso la porta, ma fallisco. Qualcosa non va, non sbaglio mai un goal facile.

TERZA PERSONA POV
I tre ragazzi si sedettero su delle panche fuori da orecchie indiscrete, e Mild prendendo un bel respiro iniziò a raccontare cosa era successo. Durante il racconto gli occhi di Gulf persero colore, diventando minacciosi e cupi. Gli altri due non sembrarono notarlo, ma Gulf stesso era cosciente di aver lo sguardo annebbiato dall’ira. Era un qualcosa che lo riportava al suo passato. Sembrava che ovunque andasse, finisse per farsi coinvolgere emotivamente da situazioni del genere. Tornato al suo alloggio, prese il cellulare iniziando a far delle ricerche su Mew. Non pensava avrebbe trovato così tanto materiale su di lui, era così famoso in tutta l’Asia che gli sembrava strano non averlo mai sentito nominare.  Andando su Twitter lo trovò in tendenza anche lì, ora capiva perché era rimasto sorpreso all’aeroporto quando non aveva fatto una piega al suo nome, doveva essere uno dei pochi a non conoscerlo. Slittando con il dito si soffermò su una foto. Doveva essere quello, il famoso ex stronzo di cui aveva sentito parlare.
(Commenti pagine twitter)
Leggo i commenti
-@MewArtForeverAlways: Ho sempre saputo che stavano assieme, ma non avrei mai creduto che Mew fosse cosi falso. Povero Art, speriamo che stia bene ora! susu na Art <3
-@SuppasitClubThai: Non credo che Mew si vergognasse, è sempre stato molto riservato sulla sua vita privata. Ha sempre sostenuto Mild e Boat, se avesse avuto qualche problema con i gay sarebbe loro amico? L'hanno attaccato tutti, senza che lui potesse replicare, fortuna che c'era un ragazzo che l'ha aiutato.
Gulf scosse la testa, sperava che la stampa non lo notasse. Non voleva avere a che fare con i giornalisti. Né voleva finire in qualche rivista scandalistica. Quando era in Inghilterra, per quanto famoso fosse, i giornalisti erano più interessati a tutta la squadra. E lui, non era mai stato di grande parlata, se non quando era vicino al suo amico e compagno di squadra Ruben Loftus-Cheek.

Appartamento Di Mew

POV MEW
Fisso il mio tablet leggendo i commenti delle persone, alcuni mi sostengono altri pensano che Art sia la vittima. Se non fosse che ho spaccato il mio cellulare e non posso uscire di casa, lancerei anche il tablet contro il muro.
Sento l’allarme della porta che mi avvisa che qualcuno sta entrando, solo mia madre e mio padre hanno la tessera. Vedendo lo sguardo d’amore che mi rivolge mia madre mi rilasso, in pochi secondi sono stretto nel suo abbraccio. Per lei sono ancora il suo piccolo bambino, nonostante abbia ventinove anni.
"Tesoro tutto si risolverà, Boss sta arrivando, è andato a prendere un cellullare nuovo. Mild ci ha detto quello che è successo, sicuro di voler stare qui da solo?" mi dice mia madre accarezzandomi il viso con la sua mano calda.
"Farò una conferenza stampa ufficiale, voglio chiudere questa cosa il primo possibile. Non mi interessa cosa succederà, dirò come mi sono sentito è cosa ho provato senza incolpare Art. Mi prenderò le mie responsabilità." Le rispondo prendendole la mano e stringendola alla mia. " Art è giovane, ed io ho ancora pochi anni da dare al mondo dello spettacolo”.

TERZA PERSONA POV
Un silenzio assordante riempì la stanza. Dopo le parole di Mew, sua madre si sedette sul letto e fissò il figlio. "Qualsiasi cosa farai, sarò qui per te. Non hai fatto nulla di sbagliato e non devi sentirti tale, hai solo voluto proteggerlo. È la tua vita privata, non possono fare così, non pensavo che Art avrebbe scritto quelle cose, Mild aveva ragione!"
In quell’attimo arrivò trafelato il manager di Mew Boss, lasciando una scatola del nuovo cellulare con una nuova sim. Sedendosi su una sedia, raccontò brevemente quello che stava pensando di fare alla conferenza stampa. L’indomani mattina Mew avrebbe tenuto il suo discorso con quello che gli aveva preparato il suo manager.

POV MEW
Sono andati via tutti, convinti che dormirò. E’ come potrebbero pensare diversamente? Quando ho cercato di tranquillizzare tutti con il mio sguardo calmo. In realtà la persona che mi calmava, è quella che adesso mi sta facendo soffrire.  Come ha potuto farmi questo? Ho fatto così tanto per lui, ne abbiamo passate così tante assieme, sembra solo ieri che era un ragazzo semplice, invece si è rivelato per quello che era. Adesso sono rimasto solo, non c’è nessuno al mio fianco da coccolare o che si prenda cura di me. Improvvisamente un paio di occhi suadenti e delle labbra carnose affiorano nella mia mente. Quel sorriso che per un secondo mi ha attratto a sé.
"Merda non ho ringraziato Gulf"

Hold me tightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora