𝑆𝐿𝐸𝑋𝐼𝐸

CAPITOLO 13

Lexie pov

Julia?!?!
Cosa ci faceva qui?
L'aveva invitata Mark?
Non credo.
E allora?

Non dissi nulla tutti gli invitati erano rimasti a bocca aperta.

Mark si fece coraggio, infuriayo si diresse verso di lei.

M: che ci fai qui? Mi sembra di non averti invitata, ho sbaglio?!?
J: no, non mi avevi invitata, ma tu ami me, non quella stupida ragazzina.

indicandomi con la testa, mi sentii osservata, feci per aprire bocca, ma Mark mi lanciò un'occhiata, come per dire: "ci penso io non preoccuparti"

M: beh, per tua informazione non è vero, io non ti amo Julia, so di averti ferita....e mi dispiace, ma devi accettarlo, io amo Lexie e la sto sposando!
J: ah...sicuro?

Gli puntò una pistola alla testa e guardò tutti gli invitati.

L: no! Ferma!

Si avvicinò all'altare dove mi trovavo

J: non gli sparerò stupida!
L: lo so, cosa vuoi fare, rovinare il matrimonio?
J: no, voglio solo sposare Mark, essere la sposa!

A questo punto interviene Mark

M: NO, non ti voglio sposare Julia!

Un espressione cupa velò il suo volto e rilasciò Mark.

Tirammo tutti un sospiro di sollievo.

Ci furono minuti che sembravano ore, di puro silenzio, si sentivano addirittura gli uccellini fuori dalla chiesa.

poi finalmente qualcuno aprí bocca.

J: ma io ti amo Mark...e so che avremo una meravigliosa vita assieme, quindi non mi arrendo.

Mi puntò la pistola contro.

Non potevo morire, non cosí.
Mark non faceva nulla, era sotto shok propapilmente.

Stavo sudando freddo, chiusi gli occhi, "magari se non vedo non fa paura" pensai.

J: sei ancora in tempo a sposarmi Mark!

non ci fu risposta.

Mi avrebbe sicuramente sparato

J: benissimo...allora...

Sarei morta, di nuovo.
strinsi gli occhi più fortemente.

"è solo un incubo, è solo un incubo, é tutto okay, non sto per morire, va tutto bene" continuavo a ripetermi per tranquillizzarmi.

Ero pronta

quando Mark disse:

"Va bene Julia, io...io...IO TI SPOSO!"

Aprii gli occhi di scatto e guardai impaurita Mark, l'uomo della mia vita, l'uomo che avrei dovuto sposare.

Lui con sguardo cupo mi fece un finto sorriso, come per comunicarmi che va tutto bene.

J: ah, perfetto, allora che la cerimonia abbia inizio no?

Guardò gli invitati.

J: su applaudite!

Nessun movimento.

Gli puntò riccattandoli la pistola contro.

e ripetè

J: HO DETTO APPLAUDITE!

un applauso malinconico risuonò nella sala.

Il prete iniziò.

Una lacrima rigò il mio volto.

Quando sentii una pacca sulla spalla, e con il viso in lacrime mi voltai.

𝐬𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐥'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐨 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞𝐫𝐨̀ 𝐝𝐢 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮́ 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨.🖤