Lunedì 7 Settembre

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Nella solitudine della mia stanza.
Un eco, una voce familiare.
La voce di coloro che ormai non riconosco più .
Non so più dove mi trovo, qual è la ragione per cui sono qui?
Ho provato a trovarla, fallendo  miseramente ogni volta.
Il vuoto dentro di me si fa ogni volta più grande, porta con sé tutti quei sentimenti che una volta provavo, li cancella.
I giorni passano, uno dopo l'altro, indistinguibili.
In attesa.
In attesa di qualcosa, non so nemmeno io cosa.
In attesa di qualcuno, qualcuno che possa tirarmi fuori da questa agonia, qualcuno che possa colmare questo vuoto.
Essere consapevoli di ciò che si prova ma non poter fare nulla, non poter fare nulla per sistemare ciò che non va.
La solitudine, l'incomprensione, l'inutilità, il vuoto, la voglia di farla finita.
Andare a dormire la mattina e alzarsi il pomeriggio, vuoto, triste, senza uno scopo.
Ed è lì che inizia la paura, la paura di svegliarsi, il desiderio di voler dormire in eterno senza mai più doversi preoccupare di affrontare tutto ciò.
Parole che non posso fare uscire, parole che sono destinate a morire dentro di me lentamente in attesa che il giorno sopraggiunga .
La speranza è l'ultima a morire ?
Già, è vero. Probabilmente è la speranza che continua a tenermi in vita ora, la speranza che qualcosa possa cambiare che qualcuno lì sopra sia così caritevole da porgermi una grazia, un miracolo.
E ti accorgi che veramente tutto sta andando a pezzi quando inizi a sperare che ci sia qualcuno lì sopra, qualcuno che possa vedere quanto questo mondo sia ingiusto e che possa fare qualcosa per cambiarlo.
Ci ho provato, ogni dannata volta ci ho provato.
Ho provato a cambiare il mio destino, la mia vita, ma ogni volta c'è sempre qualcosa di più grande di me che mi blocca, c'è qualcosa o qualcuno che ha scritto la mia vita.
C'è qualcuno che si sta facendo una bella risata vedendo l'anima di un ragazzo spegnersi, lentamente.

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