Capitolo 1 - dove comincia tutto [Kahori]

1.1K 50 4
                                    

Ero così emozionata! Finalmente mi era arrivata la lettera di risposta dal mio amico di penna Andrew!! Ricordo ancora ciò che mi aveva scritto qualche tempo prima:
"Kahori ci scriviamo da un sacco di tempo e ci terrei a vedere il tuo viso puoi mandarmi una tua foto in allecato alla prossima lettera? Sempre se ti va..."

Quando me lo ha chiesto ero così felice che non ci ho pensato due volte prima di rispondergli e gli scrissi subito:
"certo! Ecco la mia foto tu però mandami la tua ci tengo anche io a vedere il tuo viso...magari possiamo scambiarci gli indirizzi mail così possiamo scriverci più spesso (ok forse corro troppo...) [...]"

Non stavo più nella pelle all'idea di vedere come fosse il suo aspetto... Lo ammetto adoro le lettere di Andrew, mi piace il suo linguaggio e avvolte sogno di scappare di casa e prendere il primo aereo per poterlo andare a trovare lì a Manhattan.

Appena arrivai in camera aprii subito la busta per vedere la sua foto e leggere la lettera. Mi sedetti sul letto e tirai fuori la foto dalla busta.

"Wow! che carino!!"

Fu il mio primo pensiero.

"Andrew è davvero bello, forse il ragazzo più bello che io abbia mai visto."

Appesi la sua foto accanto al letto e iniziai a leggere la sua lettera:
" Cara Kahori,
Grazie per avermi mandato la tua foto. Trovo che tu sia davvero molto carina e sono felice di poter vedere il tuo volto. In questa busta ti mando la mia foto e il mio indirizzo e-mail come mi avevi chiesto, scrivimi una mail il più presto possibile
Con affetto,
Andrew

Ps: probabilmente verrò a fare un corso studio in Giappone, non credi sia fantastico? Potremmo incontrarci di persona!!"

Solo fantastico?! Pensavo fosse la cosa più strafantastica che potesse dirmi!! Lessi immediatamente il suo indirizzo e-mail e gli scrissi subito una mail per potergli dire quanto fossi felice all'idea che lui venisse in Giappone:
"Salve Andrew,
Sono Kahori Uchiyama, la tua amica di penna.
Volevo dirti che sono super felice che tu venga in Giappone!! Spero che sia il più presto possibile!! A proposito quando sarà questo corso? Hai già un posto dove dormire? Potresti stare da me! Vedrai ti farò da guida turistica e ti farò visitare la mia amata Tokyo!! Vedrai che non ti annoierai!! Sai spesso mi viene voglia di venire a trovarti! [...] ti prego fammi sapere quando verrai in Giappone.
Con affetto,
Kahori"

Inviai l'e-mail e attesi con ansia la sua risposta. Il mio sguardo si posò sul taccuino degli appunti e il mio sorriso scomparve. Presi il mio piccolo quaderno e iniziai a leggere quello che scrissi il giorno prima:
"[...] in quella casa oggi è morta una signora anziana. Era americana. Non è la prima volta che qualcuno muore lì dentro. È iniziato tutto due anni fa con quella triste vicenda. [...] quando ho visto i nastri della polizia mi sono intrufolata di nascosto nella casa e ho indagato per conto mio, l'unica cosa che ho visto era un gatto nero che girava per le stanze. Da quando sono uscita ho una strana sensazione. Sento che qualcosa mi stia seguendo da quando ho lasciato quel posto."

Infatti era così: non ero da sola in quella stanza.

Sentii un rumore provenire dal piano inferiore, decisi di andare a controllare così scesi le scale fino a raggiungere il piano inferiore. Non vidi nessuno, girai per le stanze ma non c'era anima viva.

Raggiunsi la cucina e aprii la porta. Aprendo la porta mi accorsi di uno strano liquido rosso che mi scorreva tra le dita come un ruscello tra i boschi di montagna: era sangue!

Sobbalzai e mi accorsi che la porta ne era ricoperta. Chiusi gli occhi per un attimo e quando li riaprii il pannello scorrevole che conduceva alla cucina era di nuovo pulito. Non sapevo se entrare in cucina oppure scappare via. Qualcosa però mi spinse ad entrare in cucina, accesi la luce e vidi che sul tavolo c'era seduto un bambino, la sua pelle era completamente bianca e accanto a lui si trovava lo stesso gatto nero che il giorno prima avevo visto in quella casa.

Il bambino si girò verso di me, io ero impietrita e non riuscivo a muovermi.

«C-chi sei?!....»

Fu l'unica cosa che riuscii a dire. Il bambino si alzò in piedi ed emise un suono simile ad un lungo e agonizzante miagolio.

Urlai e uscii dalla cucina in fretta per chiudermi in camera mia.

Arrivata nella mia stanza chiusi a chiave la porta, sembrava tutto finito.

Guardai lo schermo del computer e vidi che Andrew aveva risposto alla mia e-mail:
"ciao Kahori! Sono felice di sapere che anche tu sei felice che io venga in Giappone. Non è ancora sicuro ma è molto probabile, in ogni caso incrociamo le dita fino all'ultimo.
Come ti è andata la giornata?"

Leggere la sua e-mail mi ha subito rasserenata mentre cercavo di dimenticare lo spiacevole incontro di prima.
"Sapessi... Mi è successa una cosa a dir poco terrificante... Ma credo sia solo la stanchezza.... Scusa se te lo chiedo ma tu non dormi?"

Inviai l'e-mail e mi chiedevo se quel bambino fosse ancora in casa mia, una cosa era certa: quell'incontro era solo l'inizio di una lenta e dolorosa agonia

Ju-On The Grudge (Another Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora