Night

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NIGHT

Di notte ogni cosa assume forme più lievi,

più sfumature, quasi magiche.

Tutto si addolcisce e si attenua,

anche le rughe del viso e quelle dell'anima.

(Romano Battaglia)


Le ronde notturne sono il momento della giornata che preferisco.

Non perché mi piace pattugliare ogni più piccolo angolo di questa grandissima e smisurata scuola, ma perché adoro la notte.

E' bello il giorno, con le sue luci che variano a seconda del tempo atmosferico, ma la notte è un momento ineguagliabile.

La notte riesce a rendere tutto ciò che ci circonda più misterioso e più magico ed io, che sono una sognatrice fin da bambina, mi piace immaginare cose che so non potrebbero mai accadere, perché se fosse il contrario significherebbe che il mondo ha iniziato a girare per il senso opposto.

Se durante il giorno porto una maschera e nascondo ciò che sento, di notte posso liberare le mie emozioni e lasciarle vagare per questi corridoi, mentre mi assicuro che nessun studente sia fuori dal rispettivo dormitorio.

Passo davanti ad un fascio di luce e mi fermo a contemplare quella perfetta e tonda sfera che brilla nel firmamento, oscurando le infinite stelle che non riescono ad eguagliare la sua potente luminosità.

Ed è in questo preciso momento che mi torna alla mente un viso.

Per sette anni ho incontrato questa persona sulla mia strada e per cinque anni l'ho insultata, l'ho disprezzata e l'ho odiata con tutta me stessa.

Com'è strana la vita.

Pensavo che mi sarei innamorata del mio migliore amico Ron, con cui ho legato ogni giorno di più, ed invece mi sono innamorata di un uomo che non mi considera nemmeno una ragazza.

Lanciando un ultimo sguardo alla luna, Regina di quella notte, ricomincio il mio giro per i passaggi della scuola, silenziosi e vuoti a quell'ora tarda.

Svolto l'angolo di uno dei corridoi del quarto piano e, mentre penso a quanto sia ingiusto l'amore, un rumore interrompe la quiete di quell'attimo.

<< Ah >>

Mi volto di scatto, osservandomi attorno alla ricerca della fonte di quel lamento di dolore e sofferenza, e noto che la porta alla mia destra è socchiusa.

<< Maledizione >>

Quella voce la conosco.

Come posso confondere quel tono virile e sensuale, ma anche schietto e glaciale, se il suo possessore è la persona che è riuscita a rubarmi il cuore?

Come posso non riconoscere quella voce che mi perseguita sia di giorno che di notte?

Come posso non distinguere quel tono che mi tormenta nei miei sogni e nei miei incubi?

Come posso rinnegare di non conoscere quella persona che non mi permette di restare concentrata per più di due secondi quando siamo entrambe nella stessa classe?

Quella voce che tanto amo, appartiene ad un demone bastardo che se ne va in giro con le sembianze del più perfetto degli angeli.

<< Cazzo >>

Sussulto al sentire quell'imprecazione e, facendomi coraggio, mi avvicino alla porta semiaperta.

Cercando di non fare rumore, entro nella classe e chiudo l'uscio dietro di me, così che nessuno possa insospettirsi o ficcanasare.

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