7.Situazioni che preferiresti evitare.

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Robert era qui, a pochi centimetri dal mio viso. Potevo sentire il suo respiro caldo che si scontrava sulla mia faccia congelata. Sinceramente non mi dispiaceva, mi riscaldava il viso, ma Robert era Robert, e quindi qualsiasi contatto con lui doveva essere troncato all'instante. Non posso permettergli di dargliela vinta in alcun modo. Mi allontano da lui immediatamente cosí peró rischiando di cadere dall'altalena. Mentre io cercavo di riacquistare l'equilibrio, lui inizió a ridacchiare, guardando la scena di gusto. Mi sconcentrai un attimo, fulminandolo con lo sguardo, cosí cadendo sul terreno duro e freddo. Fortuna che non aveva piovuto, sennó bye bye ai miei nuovi blue jeans. Lui inizió a ridere rumorosamente. La sua risata era bellissima, ma questo non sovrastava il fatto che fosse uno stronzo con i fiocchi. Mi alzai di scatto, pronta per tornare a casa. Ma lui mi fermó, mettendomi una mano sulla spalla. Cazzo vuole ancora? Cercai di non prestare attenzione alla SUA mano sulla MIA spalla e camminai indifferente. La sua mano lasció la mia spalla. Ma lui mi seguiva. Cosí iniziai a correre. Lui non si perse d'animo e non ci mise molto a raggiungermi. Mi prese da dietro mentre rideva. Mi dimenai inutilmente tra le sue braccia, cercando di fuggire dalla sua presa. Io non ci trovavo nulla di divertente, ma lui rideva. Per lui è scherzo, ma dopotutto per lui è tutto uno scherzo, anche la nostra relazione lo era per lui.

"non pensarci, non pensarci, non pensarci..."

Ma naturalmente, ci pensai. Era come chiedere a qualcuno di andare sopra un ponte traballante e poi dirgli di non guardare giú, sei sicura che lui fará. Proprio come ti fanno vedere nei film. Stavo per urlargli di smetterla, ma lo fece qualcun altro al posto mio.

- Che stai facendo?- chiese una voce conosciuta, accompagnata da un rombo di motore. Io mi metto subito ironicamente a ridere.

-Oh, non lo vedi? Sto ballando tra le braccia di tizio. Ma OPS! Non tocco terra, e faccio questa faccia contrariata solo tanto per... MA NON LO VEDI CRETINO, CHE QUESTO COGLIONE MI TRATTIENE CONTRO LA MIA VOLONTÀ?!-

Il coglione con uno sbuffo molla la presa mentre cretino si avvicina, allontanandosi dalla sua moto.

- È lui Alexius?- chiede incuriosito.

- Chi è Alexius?- lo seguí a ruota Robert, mentre nella mia testa iniziò una confusione frastornante.

"sta parlando con me o con C.d.N.?"

- Suppongo che la risposta sia negativa, allora.- continua Cervello di Nocciolina.

- Si è negativa.- cerco di concludere il piú presto possibile la situazione.

- No, veramente, chi è Alexius?- insiste Robert.

-Non ne ho la minima idea, è quello che cerco di scoprire.- 

Approfitto della situazione per svignarmela, ma C.d.N. mi prese per il polso prima che potessi fare una qualsiasi mossa.

-Comunque, che le stavi facendo 5 secondi fa? - continuó lui, indicandomi. - No, perchè sai non mi sembrava tanto entusiasta.- aveva un pó di rabbia in voce, il che mi sembrava strano, dato che mi conosce da malapena 24 ore.

-Pfff, perchè ieri io con te sono stata felicissima infatti.- replico ironicamente.

-La situazione è ben diversa... la cosa di ieri è stata... un... - era tentennante, come se cercasse altre scuse. -Equivoco- conclude.

-Cos'è successo ieri?- chiede Robert ancora più confuso.

-NON PUOI FARTI GLI AFFARI TUOI?!- gli urlo contro.

-Ah-ah! Mi hai parlato!- afferma lui soddisfatto.

-Oh, perchè tu adesso cosa hai fatto?- chiedo infastidita.

-L'accordo è spezzato!- esclama sempre più felice. -Sono libero dal tuo incantesimo silenzioso!-

Ora sembra C.d.N. a essere confuso. Non vorrei mai che a nessuno mai capiterebbe una situazione di merda del genere.

-1) IL CONTRATTO DICE CHE SOLO IO DECIDO QUANDO IL MIO INCANTESIMO SI SPEZZA! TI DEVO SOLO DEI SOLDI!- gli grido -2)Posso tornare a casa?- chiedo inplorante a tutti e due.

-Prima dimmi chi è Alexius e perchè una certa Kate, vuole che lui scelga lei, in un modo così disperato.- dice Aaron, stringendo con più forza il mio polso.

-Pensavo fossi una frana in Inglese.- dico stupita.

-Sei tu che lo pronunci in modo incomprensibile.-

-Il mio accento è perfetto. Sei tu che sei talmente tanto stupido da non capirlo.-

-Disse quella che non riesce a fare il calcolo più semplice.-

-Disse quello che non riusciva a mettersi in testa il fatto che io non fossi mia sorella e pensasse che fosse una specie di giochetto erotico e quindi cercò di scoparmi contro la mia volontà sulla porta di camera mia!- urlai tutto dun fiato. Quelle parole lo misero a tacere. Mentre Robert, cercò di rielaborare le parole nella sua testa bacata.

-Tu hai fatto... cosa?!- urlò all'improvviso lui.

C.d.N. ridusse drasticamente la presa sul mio polso. Naturalmente, me ne approffitto. Scappo via, più veloce che posso.

-Ehi, torna subito qui!- mi urla dietro Aaron. -Pff, ma scappa via dai problemi?- chiede ironicamente cercando di sviare il discorso.

-Lasciala stare!- mi difende Robert. -Neanche io vorrei stare con uno che ha cercato di stuprarmi.- ringhia.

-Non è come pensi e poi tu che diritti hai di... - dopo, non sentii più niente, ero troppo lontana. Dopo 5 minuti sfaticanti arrivai a casa, esausta e con i polmoni che stavano per esplodere da un momento all'altro.

Spazio Autrice:

Capitolo corto. Troppo corto insomma, sono solo 860 parole su per giu. Di solito per farne uno bello lungo che ne vogliono 2000 circa. Una somma a cui non penserò di arrivare mai. Comunque spero vi piaccia, se no... magnema. :p

-Melyilkoala

Twins? Maybe.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora