CASA

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:-Dai Harry! Forza! Dobbiamo provare la canzone!-
Harry si tirò le coperte fin sopra il capo, per attutire il rumore
:-Andiamo Harry!- lo supplicò Liam strattonandolo
:-Niall ci pensi tu?- sospirò alla fine, rassegnato. Un rumore di passi e poi un peso gli si posò sullo stomaco ed iniziò a saltare con un bambino il giorno di Natale
:-Hazza! Hazza! Andiamo su! I vocal coach non hanno tutto il giorno- gli ricordò Niall con voce petulante. Harry rise:Niall era così dolce, sempre felice come un bambino quando riceve un regalo che aveva tanto desiderato, non perdeva mai il sorriso, pareva un innamorato.
Harry sospirò e si scoprì il volto aprendo gli occhi, la luce lo acciecò, ma scoppiò subito a ridere vedendo il volto di Niall sorridente
:-Grazie Niall, ora che è sveglio puoi andare- sussurrò dolcemente una voce alle sue spalle. Si voltò. Quegli occhi azzurro ghiaccio, le labbra rosse, il naso perfetto
:-Dai spostati devo alzarmi- gli disse Louis sorridendo. Harry non poté fare a meno che ricambiare il sorriso: gli piaceva addormentarsi vicino a lui e quando al risveglio lo trovava ancora lì si sentiva grato di averlo al suo fianco
:-Niall falli alzare o Simon si arrabbierà- strillò Zayn dalla cucina
:-Dovevamo davvero cacciarti dalla band quel giorno!- gli rispose Lou e si alzò dal letto di malavoglia.
Niall sorrise a Harry e gli strizzò l'occhio poi, con un balzo, si diresse verso il suo armadio e lo aprì pensieroso :-Vediamo- iniziò sarcastico :-che maglietta potrei rubare al portentoso Harry Edward Styles?- lui si alzò subito dal letto per fermarlo
:-Niall ti ho prestato due magliette solo ieri, nonostante il tuo armadio ne sia pieno!- gli ricordò
:-Pignolo! Le maglie che hai tu sono più belle ...le maglie inglesi non si trovano anche in Iralanda- Harry ci pensò su poi sbottò :-Ma che diavolo dici? Dai su Zayn ha già preparato la colazione, vai da lui- lo esortò.
Niall fece per uscire, ma esitò sull'uscio
:-Lo hai...baciato?- chiese cauto
Harry si voltò, rosso in viso per la vergogna
:-Si- sussurrò
Niall annuì e si avvicinò a lui posandogli una mano sulla spalla :-Vi sono vicino, non mi importa ciò che dice Simon!- e se ne andò. Appena Niall andò via i ricordi riaffiorarono nella sua mente.
Si...lo aveva baciato. Ed era stato così bello che aveva fatto quasi male, erano passati minuti, giorni, forse mesi...il tempo in quel momento si era fermato e lui lo aveva percepito; si erano catapultati in un altro universo parallelo al loro
:-Harry- disse Louis sull'uscio della porta :-la colazione ci aspetta-

Aprì gli occhi di soprassalto "No" pensò distrutto. Cos'era un sogno? No,era un ricordo. Non era riuscito a dormire per colpa di ciò che aveva letto su Twitter : Lottie aveva cantato "Watermelon Sugar" sulle storie di Instagram. Si voltò su un fianco ancora scosso. Come diamine ci era riuscito? Simon era sempre stato molto rigido riguardo a loro due, non lo avrebbe mai permesso.
Il sole scintillava dietro le tende verde scuro dell'albergo. Sospirò piano mentre lasciava vagare lo sguardo nella stanza. Nascosta nell'ombra vide la piccola scrivania di legno chiaro con qualche foglio ed una penna. Roma lo aveva ispirato: era una città così dolce, così romantica e caotica...un po' come Louis. L'ultima canzone che aveva scritto lì era proprio su di lui, ma era troppo intima e non aveva molta voglia di pubblicarla.
Louis. Gli mancava così tanto.
Fece un respiro profondo e si preparò: un po' di aria aperta gli avrebbe fatto bene.

Seguì uno degli unici consigli di Niall: "Sei triste? Vai nel tuo fast food preferito: i tuoi amici sono distanti, ma i fast food sono dietro l'angolo". Rise. Quanto era innocente Niall...Lo aveva sempre sentito come un figlio, più che come un fratello come accadeva con gli altri: sentiva il dolore di Niall quando veniva criticato da Simon, sapeva come renderlo felice e sentiva il dovere ed il bisogno di proteggerlo a costo anche della sua vita ed in più era stato l'unico dei ragazzi a supportare lui e Lou dall'inizio e al cento per cento
:-5 euro- gridò il tassista in un pessimo inglese, Harry lo pagò e saltò giù dall'auto come se avesse fretta.
Mentre cercava l'entrata vide una ragazza dai capelli bruni e gli occhi neri sorseggiare un milkshake al cioccolato, il suo ragazzo le stringeva la vita e aveva occhi solo per lei, come se fosse la più bella creatura al mondo. Disse qualcosa con l'espressione disgustata, gettò il milkshake nella spazzatura e la coppia rise fragorosamente.
Gli occhi di Harry si riempirono di lacrime: anche a Louis non era piaciuto quello stupido milkshake e avrebbe voluto abbracciarlo in quel momento e ridere come stava facendo il fidanzato di quella ragazza. Ma lui il suo ragazzo non poteva toccarlo, non poteva neanche guardarlo. Poteva solo ricordarlo. Si asciugò le lacrime in fretta e furia e poi prese il suo cellulare: doveva chiamare Niall.

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