46. are you hungry?

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«Amelie non rompere il cazzo anche tu» dice Tracy da dietro la porta.
«Ti prego lasciami parlare.»
«Vai via.» risponde secco, mi giro verso Jay in cerca di aiuto.
«Dagli un po' di tempo, capirà, del resto la notizia ha lasciato sconvolti tutti noi.» vado a sedermi di fronte a lui sul divano.
«Lo so, anche me.» ammetto sbuffando.
«Vuoi?» chiede Wicca passandomi una sigaretta, annuisco lasciandomi calmare dal fumo che riempie i miei polmoni.
«Come sta Peep? È stata una litigata un po' pesante, non litigano spesso lui e Tracy, soprattuto non così.» già, Chris ha ragione. Tracy e Peep sono sempre andati d'accordo su qualsiasi cosa, si vede che il litigio ha abbattuto entrambi.
«È un po' distrutto, insomma credo si aspettasse una reazione così, ma l'ha scosso comunque. Se avesse potuto l'avrebbe evitata.» spiego aspirando il fumo.
«Vuoi ancora provare a parlare con Tracy?» annuisco
«Ho promesso a Peep che ci avrei provato.»
«Ok vieni.» dice Chris alzandosi dal divano per dirigersi verso la stanza di Tracy, che è anche la sua.
«Tracy sono io, posso?» chiede dopo aver bussato un paio di volte.
Sentiamo rumore di passi e mi fa cenno di farmi leggermente da parte, subito dopo Tracy apre la porta per poi tornare sul suo letto.
Entro in camera subito dopo Chris e, dalla faccia di Tracy, posso immaginare di non essere proprio la benvenuta.
«Cazzo perché l'hai fatta entrare, ho detto che non voglio parlarti e dillo anche a quel coglione del tuo ragazzo.»
«Tracy ti prego, lascia che ti spieghi come stanno le cose.» lo supplico.
«Credi che io non sappia come funzionano queste cose? Non c'è niente da spiegare, ora vattene.»
«Tracy dovresti almeno provare ad ascoltarla e vedere cosa ha da dire.» Chris interviene in mia difesa, beccandosi un'occhiattaccia da Tracy.
«Ma tu da che cazzo di parte stai amico?» sbotta incazzato.
«Non sto da nessuna parte, voglio solo che tu e Peep chiarite.»
«Come vuoi, parla.» dice arrendendosi mentre si accende una canna.
«Tracy.» dico facendo un respiro profondo. «So bene quanto questa notizia possa averti scosso, è stato così per tutti, anche per me, ma Peep non vorrebbe mai litigare con te o chiunque altro di voi. Non vi separeranno subito, per come la penso io credo che vi lasceranno fare concerti ed esibirvi ancora per un annetto, per non parlare del fatto che comunque fate musica insieme. Senza di voi molte delle canzoni di Peep, anche le più conosciute, non sarebbero le stesse, non possono eliminarvi dalla vita di Peep, ne siete una parte importante.
Sai quanto lui tenga alla sua carriera, come tutti voi, non penso tu avresti rifiutato un'offerta del genere se fossi stato al suo posto, quindi ti prego Tracy, cerca di comprenderlo.» spegne il mozzicone ormai finito sul posacenere per poi guardarmi in silenzio.
«È nella vostra stanza?» annuisco.
«Pensi che voglia parlarmi?» chiede incerto.
«Ovvio Tracy, ti prego vai da lui e risolvete. So che gli vuoi bene e anche lui te ne vuole, non rovinate tutto per una cazzata.»
«D'accordo, vado... grazie Amelie.»
«Di niente, dovevo, ora vai.» esce dalla camera mentre Chris mi batte il pugno.
«Mi merito una canna.» ammetto.
«Sentito? La ragazzina vuole una canna, mettetevi a lavoro.» urla ai ragazzi in salotto mentre ci avviamo verso di loro.
«Vedo che la missione è andata a buon fine.» dice Wicca passandomi il joint.
«Alla grande.» rispondo inalando il fumo dalla canna, assaporando la mia meritata ricompensa.

***

«Quindi?»
«Tutto qui, grazie.» dice Peep concludendo di raccontarmi cosa si sono detti lui e Tracy un'oretta fa.
«Ma di che, te l'avevo promesso.»
«Hai fame? I ragazzi hanno preso le pizze.» chiede. Mi guardo un po' intorno cercando un modo per evitare di rispondere.
«Dai te la meriti un po' di pizza.» risponde alzandosi dal letto ed invitandomi a fare lo stesso.
«Ho gia avuto la mia ricompensa grazie, questa volta passo.» mi guarda deluso, non può di certo convincermi a mangiare, questo è il massimo che può fare.
«Amelie non posso fare come se niente fosse, lo sai vero? Non ti vedo mai mangiare, non so quando sia stata l'ultima volta che hai toccato cibo, non puoi andare avanti così.»
«Gus non puoi evitare di farmi la predica? Come tu hai i tuoi problemi con la droga io ho i miei con il cibo, fattene una ragione.» cerco in tutti i modi di concludere in fretta il discorso.
«E come tu cerchi di aiutarmi non posso farlo pure io con te?»
«Ci riesco? Risolvo qualcosa cercando di aiutarti?»
«No ma-»
«Vedi?» lo interrompo «Puoi provarci quanto vuoi, ma non risolverai un cazzo. Stessa cosa vale per me, ora per favore vai di là e mangia la tua cazzo di pizza.» sbuffa frustrato ed esce dalla stanza senza degnarmi di uno sguardo.
Ho risolto un litigio e ne ho causato un altro, fantastico.
Prendo dal cassetto della scrivania un paio di blunt, il mio accendino e, dopo essermi messa una felpa di Gus, mi dirigo in balcone.
Per quanto odi ammetterlo ho effettivamente fame, dovrò pur colmare questo vuoto nello stomaco in qualche modo no?
Tiro su il cappuccio e accendo il primo blunt buttando poi il fumo inalato mentre osservo le strade quasi del tutto deserte, saranno quasi le due di notte.
Nella mia testa è proiettato il volto distrutto di Gus, so quanto ci tenga ad aiutarmi, come io provo ad aiutare lui, ma sono tutti sforzi invano per entrambi.
Siamo due casi impossibili, nessuno potrà mai veramente salvarci, possiamo solo farci compagnia a vicenda finché per uno dei due non sarà finita.
Dalla porta di vetro osservo i ragazzi in salotto.
Stanno parlando tranquillamente mentre si gustano le loro pizze, anche Gus, sembra particolarmente tranquillo, come se non fosse successo niente.
Per fortuna so della sua bravura nel nascondere le sue vere emozioni altrimenti ci sarei rimasta alquanto male, è chiaro che non voglia far capire agli altri che abbiamo litigato.
Accendo anche il secondo blunt, la testa inizia già a farsi più leggera e tutti quei maledetti pensieri abbandonano il mio cervello.
Nonostante sia solo fine agosto, di notte fa fresco, il che non mi dispiace, preferisco di gran lunga il freddo al caldo e per fortuna sta per tornare l'inverno.
Butto dal balcone il mozzicone ormai terminato e, stringendomi nella felpa rientro dentro casa senza degnare Peep di uno sguardo.
Mi dirigo dritta per il bagno per poi chiudermi la porta alle spalle una volta entrata.
Faccio scorrere l'acqua della vasca aspettando si riempì mentre mi guardo allo specchio.
Ho gli occhi rossi a causa del fumo, i miei capelli fanno più schifo del solito e il trucco è andato a puttane, fortunatamente sto per buttarmi nella vasca.
Prendo il telefono controllando le notifiche, mia madre mi ha mandato la buonanotte, non sarebbe contenta se le rispondessi a quest'orario, le darò direttamente il buongiorno domani mattina.
Adeline invece mi ha riempito per tutta la serata di video che ho totalmente ignorato, si sta divertendo ad una festa, sono davvero felice per lei, felice di sapere che si sta comunque godendo la sua vita anche senza di me. Mi manca da morire, come io manco a lei, non fa altro che ripetermelo ogni giorno, ma è giusto così del resto ognuno deve andare per la propria strada e inseguire i suoi sogni.
Come se io ne avessi uno.
Non ho aspirazioni, piani sul futuro, idee, obbiettivi, sogni...
L'unico è Gus, anche l'unico motivo che mi ha portata dall'altra parte del paese. Chissà dove sarei ora se non l'avessi incontrato, probabilmente in qualche stupido college a causa di mia madre.
E invece sono qui ad aiutarlo e supportarlo mentre realizza il suo di sogno, e, cavolo, non avrei mai pensato che vedere qualcuno vivere la vita che ha sempre desiderato mi avrebbe reso felice.
Dopo aver riposto ai messaggi di Adeline, mi immergo nella vasca chiudendo gli occhi e rilassandomi, forse anche troppo...

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ieri ho iniziato la scuola uccidetemi, spero non mi porti via troppo tempo per scrivere. anche perchè voglio finire questa storia il prima possibile, sono sicurissima che se ci impiego troppo tempo poi mi secco e non la finisco più e sono abbastanza determinata nel finirla perché si. basta ho usato il verbo finire sette volte ciao

Skyscrapers // Lil Peep (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora