"Cara Denise,
È passata una settimana dall'annuncio del fidanzamento con mia cugina Isabella e solo ora, dopo sette notti e sette giorni insonni, ho trovato il coraggio di scriverti questa mia inutile e triste lettera.
Le mie nottate, dopo metà secolo, si sono rivelate prive di senso. Ogni notte mi svegliavo con l'idea e la certezza che presto ci saremmo sposati... ma purtroppo non è andata così.
Mi aggiro per il palazzo come un fantasma, silenzioso e con il passo pesante; trascorro lunghe ed interminabili ore richiuso nelle mie stanze, negando l'accesso a chiunque voglia parlarmi. Ogni tanto mi concedo qualche ora di evasione da quelle mura, che ormai sono diventate una prigione, per fare lunghe cavalcate sulle montagne.
Quando arrivo sul punto più alto di quei rilievi, che tanto ami, mi fermo ad osservare la città, ma per quanto cerchi di evitarlo, il mio sguardo ricade sempre sul Palazzo Reale.
Sembra quasi che qualcuno stia cercando di ricordarmi quale sia il mio ruolo in questo mondo, in questa terra dominata dall'odio, dalla brama e dal potere. Rimango a lungo a fissare la grande costruzione di pietra dove, da generazioni, abita la mia famiglia e ancora mi chiedo perché il fato mi ha dato questo triste e pesante incarico.
So che non dovrei dirlo, ho perso il conto di quante volte mi hai ripreso, ma odio essere l'erede al trono. Certo, i sudditi dei nostri regni farebbero qualsiasi cosa per avere la nostra posizione ma come ben sai, non sanno che in realtà noi futuri sovrani non siamo esseri liberi, siamo costantemente controllati ed ognuno ci muove a suo piacimento.
Sospiro e rifletto mentre scrivo queste mie parole, che forse neanche ti importeranno perché so che mi starai odiando per quello che ti ho fatto.Ti prego Denise, non odiarmi non potrei mai sopportare un simile sentimento nei miei confronti, credimi che ho provato fino all'ultimo a convincere mio padre a farmi sposare te, ero sicuro di esserci riuscito quando il Consiglio ha presentato a mio padre una lunga lista di svantaggi per il nostro regno, con quella mossa niente è servito a fargli cambiare idea.
In questo mio dolore però sono riuscito a trovare posto per la rabbia e l'invidia. La prima è scatenata dal fatto che non potrò più sperare di svegliarmi con te al mio fianco, solo gli antenati sanno quante volte ho sognato di svegliarmi con te al lato sinistro del mio letto. Avrei aperto gli occhi ogni notte ed avrei perso lunghi minuti ad osservare ogni centimetro del tuo perfetto viso in attesa che i tuoi occhi verde smeraldo incontrassero i miei.
L'invidia, che forse è più forte della rabbia, la proverò per chiunque avrà a fortuna di sposarti e poter dire di essere sposato con la Principessa più desiderata del mondo.Mia dolce, piccola ed adorata Amelia Denise, ti prego di perdonarmi per tutto il dolore che ti sto provocando.
Tuo Ivan."
------- SPAZIO AUTRICE-----
Cariii Lettori, ben ritrovati!
Per chi leggesse per la prima volta una delle mie storie, consiglierei di leggere quelle precedenti:
•Il dolore di una principessa
• La regina dei vampiriMi scuso in anticipo se qualcosa non tornerà ma la revisione dei primi due si sta rivelando alquanto lunga😊.
Come sempre vi auguro una buona lettura e spero che la storia tra IVAN&ISABELLA possa piacervi come le precedenti.
Un grandissimo abbraccio.
~Lailalore 💕
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Ivan&Isabella
FantasyQuando il fidanzamento con la principessa Amelia Montgomerie sembrava orma alle porte, il Consiglio dei Vampiri del Regno di Goring decide che il principe Ivan dovrà unirsi in matrimonio con sua cugina Isabella, la quale fin dalla tenera età nutre u...