-Non vuoi illuderti? Che significa?-
Mi rendo conto troppo tardi di ciò che ho appena detto. Abbasso lo sguardo. -Niente, non devi preoccuparti, a volte parlo a sproposito, sai anche i migliori sbagliano, caro il mio biscottino-
Decido di riderci su, cercando di portarlo fuori argomento.
-Sai, Namjoon, non credo a una parola di quello che dici, ma il tuo sorriso mi piace e non voglio vederlo spegnersi, quindi chiuderemo qui il discorso per stasera, va bene?- mi mette gli indici nelle fossette e io annuisco piano. Sono contento di chiudere questo argomento, anche se così facendo non avrò le sue risposte.
Jungkook si gira sull'altro fianco, dandomi le spalle, così io mi alzo e torno in camera mia senza dire una parola.
Un mese dopo
Jungkook ed io siamo molto diversi da quella sera. Il nostro rapporto è molto diverso, non abbiamo neanche più fatto... gli origami.
-Nam, stai bene?-
Il mio amico è appoggiato al ripiano della cucina, intento a tagliare una cipolla per aggiungerla agli ingredienti dell'insalata. Oggi toccava a lui preparare la cena, purtroppo aggiungerei.
Gli occhi gli lacrimano per colpa della cipolla, ma lui non sembra prestarci attenzione, o almeno non quanta ne sta prestando a me.
-Sì, certo, perché me lo chiedi?-
Lui scrolla le spalle e si volta verso di me con gli occhi gonfi. -Sei strano, sono strano, siamo strani, tutto è strano. Non siamo mai stati così... distanti-
-Ti riferisci a... agli origami, o...-
Mi interrompe immediatamente. -Non parlo di... degli origami... ma della nostra amicizia...-
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-friends with benefits-
Fanfiction-Vorrei avere più fiato per baciarti più a lungo- Lui ridacchia. -Mi basta che mi baci ogni giorno, Jungkook-