i'm sorry - kuroken

capitolo 1

Kuroo's pov

Lo conosco da quando eravamo bambini, eravamo soliti giocare insieme e non credo che lo ammetterebbe mai, ma penso che in fondo gli piacesse passare del tempo con me. Non è cambiato molto da allora, è sempre stato molto silenzioso riguardo praticamente a qualunque cosa, spesso si isola da tutto ciò che lo circonda concentrandosi solo sui videogiochi, a cui ha facilmente accesso anche fuori casa. Riservato è l'aggettivo giusto per descriverlo, potrebbe risultare depresso, malinconico, strano agli occhi degli altri, soprattutto per quelle sue occhiaie a volte un po' troppo accentuate, dovute alle ore di sonno mai recuperate. Ultimamente mi capita spesso di soffermarmi a guardare i suoi occhi, quasi sempre socchiusi, come se le sue iridi dorate irradiassero troppa luce per poter essere aperti del tutto. Dalla sua bocca sottile escono pochi suoni, monosillabi o brevi frasi al massimo, non penso di aver mai sentito, in tutti questi anni, Kenma fare un discorso di una lunghezza consistente. Il suo timbro è tenero e basso, così diverso dai miei suoni acuti e talvolta striduli, il sentire anche solo quelle poche parole che compone mi dona un senso di tranquillità; la sua voce soave è perfettamente in linea con la sua figura. I suoi movimenti semplici e aggraziati totalmente in contrasto con i suoi modi freddi e distaccati, quasi enigmatici.

Questa fu la prima cosa che mi venne in mente appena lo vidi uscire dalla classe mentre lo stavo aspettando per andare agli allenamenti. Giochiamo nella stessa squadra di pallavolo di cui sono il capitano, non so se a lui piaccia veramente giocare, ma quando in campo fa una delle sue alzate non sembra nemmeno che tocchi la palla, il suo tocco è delicato e la sua alzata perfetta, sempre.

Mi accorgo di essermi perso troppo nei miei pensieri quando...

Kenma's pov

<<Ciao>>, aveva la testa tra le nuvole, gli occhi fissavano un punto a caso nel vuoto e le dita giocavano tra di loro, non so se stesse davvero pensando o si stesse limitando a far riposare la mente sfruttando quei pochi minuti di pausa tra le lezioni e gli allenamenti.

Non ci volle molto prima che si accorse di me, aveva sempre avuto una certa accortezza nei miei confronti, a volte era quasi come se mi stesse controllando silenziosamente. Silenzioso, no, Kuroo non è affatto una persona silenziosa, tutto il contrario. Io sono il suo contrario, lo sono sempre stato. Ho sempre desiderato essere come lui, l'ho sempre guardato da lontano, brillante, solare, energico. Qualcosa che non sarò mai. I suoi capelli color cenere attirano sempre la mia attenzione, il contrasto di colori rende il suo volto ancora più luminoso nonostante una parte sia coperta dai capelli. Il suo sguardo attento ma non indiscreto, i suoi occhi affusolati color nocciola sempre brillanti e da cui si percepisce tutta la sua adrenalina. Divertente, Kuroo è il classico ragazzo bello e divertente, ama scherzare e passa la maggior parte del suo tempo a ridere o a formulare battutine esileranti praticamente su qualsiasi cosa. Tutte cose che io non sono e non sarò mai.

Ci incamminammo verso la palestra e durante il tragitto Kuroo non smise di parlare nemmeno un secondo, mentre giocavo con il mio cellulare mi raccontò di come aveva passato la giornata a scuola e di quanto fosse difficile il test di inglese, cose superficiali di cui nemmeno mi importava, ma che raccontate da lui sembravano quasi avere un senso anche per me.

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angolo autrice

Salve a tutti, questa è la prima storia in assoluto che scrivo e ho scelto Kuroo e Kenma come protagonisti perchè penso che non ci siano molte storie sull'argomento.

La storia sarà divisa in venti capitoli e mi impegnerò al massimo affinchè il giorno di pubblicazione rimanga sempre lo stesso, in caso sapessi con largo anticipo di essere impegnata per quel giorno vi avvertirò alla fine del capitolo precedente.

Spero che la storia vi piaccia e non abbiate timore a farmi notare se durante la lettura riscontrate eventuali errori.

Grazie di aver letto questo capitolo, alla prossima settimana<3.