Mirror, Mirror... (Jordan Greenway)

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Ø Character: Jordan Greenway

Ø Prompt: Riflesso

Ø Song: Reflection (Christina Aguilera)

Jordan raggiunse l'edificio dove la nazionale giovanile alloggiava e con passo traballante si diresse verso la sua camera.

Era stanco morto. Le gambe lo reggevano a malapena in piedi e su tutto il corpo portava i segni evidenti dell'allenamento supplementare che ogni sera si auto imponeva: lividi variopinti tra il verde acido e il viola scuro erano sparsi su gambe e braccia, troppi per essere contati, le ginocchia erano arrossate e sbucciate a causa del continuo contatto con la terra ruvida del campo da calcio, mentre la divisa da allenamento era ridotta ad un'orrida mistura di terra, polvere e sudore.

 Le gambe lo reggevano a malapena in piedi e su tutto il corpo portava i segni evidenti dell'allenamento supplementare che ogni sera si auto imponeva: lividi variopinti tra il verde acido e il viola scuro erano sparsi su gambe e braccia, troppi pe...

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Non appena fu entrato in camera, il suo primo pensiero fu quello di buttarsi a capofitto sul morbido materasso del letto, lasciare che la fatica e la stanchezza annegassero con lui in un sonno profondo e rigeneratore, tuttavia qualcosa glielo impedì.

Pur sapendo quale desolante immagine vi avrebbe trovato, Jordan lanciò un'occhiata alla sua figura riflessa nell'ampio specchio incastonato nell'anta del suo armadio. Rimase lì, in piedi, con le gambe traballanti, a fissare il riflesso che la sottile superficie di vetro offriva di lui.

Era l'immagine di un ragazzo stremato, intriso di fango e sudore, con il corpo coperto di lividi, sbucciature e graffi e i capelli scarmigliati ricoperti di polvere.

Era l'immagine di un ragazzo debole, di uno che non riusciva a stare al passo con i suoi compagni, di uno di serie B.

Jordan strinse i pugni, trattenendosi dall'impellente desiderio di tirare un pugno allo specchio, solo per vedere quella spaventosa visione frantumarsi davanti i suoi occhi

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Jordan strinse i pugni, trattenendosi dall'impellente desiderio di tirare un pugno allo specchio, solo per vedere quella spaventosa visione frantumarsi davanti i suoi occhi. Era in momenti come quelli che una voce sinistra e incalzante riemergeva dal suo inconscio, come un tarlo nell'orecchio, facendogli desiderare di poter godere ancora una volta dell'immenso potere della pietra di Alius. Con il potere della pietra dalla sua parte, non avrebbe più dovuto sottoporsi ad allenamenti massacranti per riuscire a restare al passo con i suoi compagni, anzi, probabilmente sarebbe stato addirittura più forte di tutti quanti loro.

 Con il potere della pietra dalla sua parte, non avrebbe più dovuto sottoporsi ad allenamenti massacranti per riuscire a restare al passo con i suoi compagni, anzi, probabilmente sarebbe stato addirittura più forte di tutti quanti loro

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Jordan scosse la testa, cercando di allontanare il più possibile quel pensiero negativo. Quello dell'Alius Academy era stato un madornale errore, non poteva e non voleva assolutamente ricadere in una tentazione simile. Eppure, quando il potere della pietra era fluito nel suo corpo si era sentito rinato, inebriato di un'energia nuova, tanto potente da permettergli di spostare una montagna. Con un potere del genere, sarebbe sicuramente riuscito a pareggiare in forza e velocità con Jude, forse persino con Axel.

-Ora basta! ORA BASTA! - gridò Jordan, sbattendo violentemente l'anta, lasciando che lo specchio e il suo riflesso fossero inghiottiti dall'oscurità dell'interno dell'armadio.

Respirò affannosamente, come se quel semplice gesto di stizza gli fosse costato enorme fatica. La voce sinistra che lo aveva tormentato fu improvvisamente sostituita dalle parole che Xavier gli aveva rivolto qualche ora prima.

"Tu sei più forte di quello che credi. Non hai bisogno di nessun trucco come la pietra di Alius per tirare fuori il tuo grande potenziale. Sei uno dei giocatori più forti del Paese, Jordan Greenway, non dimenticarlo mai".

"Sei più forte di quello che credi"

"Uno dei giocatori più forti del Giappone"

Con quelle parole in testa, Jordan si lasciò cadere sul letto e si addormentò subito, sognando di trovarsi nuovamente sul campo da calcio della Raimon e di giocare una partita con i suoi compagni, da pari a pari

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Con quelle parole in testa, Jordan si lasciò cadere sul letto e si addormentò subito, sognando di trovarsi nuovamente sul campo da calcio della Raimon e di giocare una partita con i suoi compagni, da pari a pari.

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