Capitolo 2✨☂️

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Ed eccomi qua, alla fine ho seguito quello che diceva il bigliettino, e ora sono davanti ad un grosso portone ferma, quasi immobile indecisa sul bussare o meno, di solito sono una ragazza molto decisa ma questa situazione non so per quale motivo mi rende a dir poco nervosa...

-busso o non busso,busso o non bus...- dicevo tra me e me ad alta voce, quando all'improvviso fui interrotta da un rumore...era il portone che si stava aprendo, - e ora cosa faccio??, che devo dire?? ma perché sono venuta?!- farfugliavo nei pochi attimi che mi separavano dal fare l'ennessima figura da deficiente

I numerosi pensieri che mi stavano riempendo la testa quasi a farla scoppiare si fermarono magicamente, interrotti da un altra voce però...
-e tu chi saresti?!- mi chiede un ragazzo abbastanza alto dai capelli di un castano scuro e gli occhi dello stesso colore, cosa avrei dovuto rispondergli " hey ciao, beh sono qui perché mentre sistemavo la mia camera un misterioso bigliettino con sopra scritto l'indirizzo e la via di casa tua mi è apparso davanti ai piedi!?"

-quindi?!- disse il ragazzo interrompendo dinuovo i miei pensieri,ma stavolta mi ritrovai con un coltellino davanti alla gola, - wo, wo, wo!- dissi io cercando di realizzare quanto appena successo, - togli questo coltellino dalla mia gola!- continuai poi, - solo quando mi avrai detto chi sei e perché sei qui- mi rispose il ragazzo, - beh, sono Evelyn e sono qui perché...non lo so nemmeno io perché sono qui!?- dissi io dopo una riflessione di circa cinque secondi

-lasciala, Diego!- disse una figura davanti alla porta che non riuscì a distinguere per via del buio visto che ormai erano circa le nove e mezza di sera e poi con questo davanti non vedo niente! Il ragazzo che a questo punto suppongo si chiami Diego si gira verso la figura, non li ho visti in faccia ma sono quasi sicura che entrambi si siano scambiati uno sguardo, e il ragazzo allontanò da me il suo coltellino

-entra pure Evelyn- disse la figura davanti alla porta, non riuscivo a distinguere ancora chi fosse ma quella voce mi suonava familiare, il ragazzo cioè Diego si spostò e io iniziai ad avanzare per entrare, "così a caso senza conoscere nessuno" starete pensando, ma d'altronde cosa avrei dovuto fare se non entrare

All'improvviso mi fermai! Ero a un passo dal portone quando finalmente riuscì a riconoscere colui che era davanti alla porta, rimasi pietrificata nello scoprire che era lo stesso "Scimpanzé-umanizzato" che era apparso nel mio sogno...anzi nel mio incubo...

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