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Il giorno dopo Yaku tornò a fare visita a Lev "Giorno Giorno" esclamò Yaku entrando nella stanza di Lev "YAKU!" urlò felice Lev andandogli incontro "Vedo che sei in piedi" disse Yaku "Le mie  gambe erano tutte rattrappite avevo bisogno di stare un po' in piedi" disse Lev facendo confusione tra le parole "Ci credo con quelle gambe lunghe" disse Yaku ironico "Mi racconti qualcos'altro del nostro passato?" Chiese Lev con una faccia da cucciolo "Oh ok...ti vuoi sedere?" Chiese Yaku "No no restiamo a guardare il sole dalla finestra" disse Lev sorridente "Va bene" disse Yaku appoggiandosi al piccolo balconcino della finestra "Ma quindi te sei conscio...dei sintomi della tua malattia?" Chiese Yaku "Sarebbe inutile memorizzarli a quanto pare sai bene...che perdo la memoria a breve e lungo termine...molte cose non me le ricordo è per questo che ti chiedo di raccontare" disse Lev "Capisco....beh era una giornata come questa quando per la prima volta ti ho visto" disse Yaku alzando la testa per guardare le nuvole bianche sparse per il cielo "Uh interessante procedi" lo incitò Lev "Sei arrivato agli allenamenti i ritardo beccandoti subitissimo una ramanzina dal coach" disse Yaku venendo interrotto da Lev che con fin troppa emozione gli chiese "E QUAL'È STATA LA TUA PRIMA IMPRESSIONE SU DI ME?!" "Fa piano sono accanto a te ti sento" sospirò Yaku "Per prima cosa sono rimasto ovviamente stupito dalla tua altezza,ti pensavo un cretino buono a nulla ed avevo ragione...ma allo stesso tempo eri gentile!" Disse Yaku cercando di ignorare il cuore che gli stava iniziando a battere forte "Ma che bei complimenti" scherzò Lev "Però uno di questi giorni dobbiamo andare nel giardino,l'infermiera ha detto che possiamo starci quanto ci pare" disse felice Lev sorridendo "Per questa settimana non posso più vederti,devo lavorare ma ti prometto che appena ci rivredemo faremo tutto quello  che vuoi" disse Yaku "E mi racconterai tutto del passato?" Chiese Lev prendendo le mani di Yaku,le sue mani erano gelide e la pelle non era più morbida come quella di prima "Va bene,ma ora devi riscaldarti le mani sono tutte gelide" disse Yaku iniziando ad accarezzare le mani del grigio "Anche in passato ti preoccupavi così tanto per me?" Chiese Lev "Diciamo di  sì,combinati sempre casini e finiva quasi sempre per farti male" sospirò Yaku,Lev sorrise dolcemente lasciandosi riscaldare le mani dal più basso,si sentì come confortato,come se Yaku gli stesse trasmettendo della speranza e qualche altra emozione che non riusciva a capire, era perfettamente conscio del fatto che si trovava in una grave situazione,lo si leggeva in faccia del ragazzo dai capelli marroni che era andato a trovarlo raccontandoli dei loro anni passati al liceo, lo si leggeva anche in faccia di sua sorella che era andata a trovarlo quella mattina raccontandogli della sua infanzia,ma in faccia di Yaku non si leggevano negative emozioni,forse pensa che io possa guarire? Forse anche lui pensa che abbia delle speranze? Forse anche lui sta cercando di allegerire tutto invece che appesantire?

Questo era quello che Lev pensava quando guardava negli occhi di Yaku, Lev riusciva a ricordare solo grazie ai racconti ma sentiva che i momenti che aveva passato con Yaku erano i più speciali,quelli che avevano bisogno di essere conservati per forza.

La giornata passò in fretta e per Yaku arrivò il momento di tornare a casa,salutò Lev con un dolce abbraccio e uscì dall'ospedale,la sua faccia però cambiò del tutto,aveva un espressione vuota,Lev era peggiorato in un solo giorno.

La mattina dopo andò a lavoro,ma non riuscì a concentrarsi bene il suo unico pensiero era il gigante mezzo russo,dopo circa tre giorni si fece coraggio e andò a parlare con il suo capo "È un tuo familiare?" Chiese il suo capo seduto alla scrivania "È un vecchio amico" rispose Yaku guardando in basso "Va bene ti do due settimane di ferie,ma basta che quando rientri tutto ciò non influisca sul lavoro" disse il suo capo "Va bene la ringrazio" disse Yaku salutandolo e uscendo dall'ufficio,ritornò alla sua scrivania per finire il lavoro incompleto ma fu distratto da una notifica,sbloccò il telefono per vedere che Inuoka gli aveva inviato un messaggio,era una foto di lui e Lev sorridenti:

A quanto pare stai molto simpatico
Gli manchi tanto!

Gli aveva scritto Inuoka,Yaku sorrise,ma quanto poteva essere adorabile quel gigante quando voleva?

Finì il suo lavoro e tornò a casa, la sua routine fu più o meno la stessa per altri tre giorni,finché non arrivò il lunedì,poteva finalmente andare a trovare Lev,si preparò di mattina presto fece colazione e con calma preparò lo zaino e si vestì uscendo poi di casa dirigendosi verso l'ospedale.

"Hey Lev" esclamò Yaku facendo sbucare la sua piccola testolina marrone dalla porta "YAKU!" urlò l'altro che era seduto come al solito sul lettino in posizione rigida "È da un po' che non ci si vede!" Esclamò Yaku "No ma che dici? Ieri sei venuto tu" disse Lev ridendo,il cuore di Yaku smise di battere e la sua faccia si incupì "Eh?" Chiese confuso "Ma ssiii,ti sei affacciato alla proprio porta come ora mi hai salutato e te ne sei andato" esclamò Lev "Ah già è vero" mentì Yaku....stava già iniziando ad avere le allucinazioni  "Oggi fuori andiamo?" Chiese Lev felice appena Yaku si fu avvicinato al suo letto "Sei sicuro come ti senti?" Chiese Yaku "Sto bene io eh?!" Disse Lev incrociando le braccia facendo una faccia da finto offeso "Va bene va bene ma non ti agitare" scherzò Yaku,Lev si alzò con un po' di fatica barcollando "ANDIAMO" urlò Lev,Yaku sospirò annuendo seguendolo ma stando attento ad ogni suo movimento come se potesse cadere da un momento all'altro.

" Tieni!" Gli urlò Lev tirandogli una palla che aveva preso dal giardino dell'ospedale, Yaku la afferrò al volo e poi lo guardò dubbioso,ma la faccia di Lev aveva un espressione tale a quale quella di un cane che aspetta che il bastone gli venga tirato e quindi gliela ripassò,passarono tutto il giorno in giardino finché non inzió a farsi buio.

"Sono caduto più di te volte? Io sto veramente peggiorando così tanto?" Chiese Lev stroppicciandosi gli occhi entrando nella sua stanza "No sei solamente fuori allenamento" mentì Yaku seguendolo " Mh è da prima che voglio chiedere...che cosa c'è nel tuo zaino?" Chiese Lev sedendosi sul letto "Ci sono come dire alcuni ricordi" disse Yaku sedendosi di fronte a lui sulla sedia e prendendo lo zaino dal quale tirò fuori una mattiosca "Visto è una matriosca,me la regalasti tu quando insieme andammo ad una fiera" disse Yaku porgendola la piccola bambola di legno a Lev "Che figoooo" disse Lev prendendo e studiandola avendo però un altro tic alle gambe.

Tell Me      YakuLevDove le storie prendono vita. Scoprilo ora