Capitolo 12 - Ci scappa un morto

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Era il 16 giugno, e stavo festeggiando il mio compleanno. I miei invitarono tantissimi parenti, tra cui la contessa Paolina de Gensis. 

Mio Dio, che noia. Preferivo farmi rapire da Marachella e dai suoi, ma invece, dovevo sopportare tale strazio. Ma per fortuna, una cameriera venne verso di me e mi disse che un giovane mi cercava al telefono. Io, senza pensarci, corsi verso il telefono e chiusi la porta alle mie spalle.

"Pronto? Chi è?" chiesi al telefono, e il giovane mi rispose ansimante: "Per la miseria, Beatrice. Dove sei? I Dottori sono sull'isola e vogliono farci fuori!" Io, pietrificata, corsi in camera mia e presi il mio costume. Presi allo zaino e alla fine, uscì di casa. Come al solito, nessuno si accorse che ero uscita.

Mentre correvo, indossai la mia maschera e cercai di cambiarmi il costume. Quando giunsi al molo, due giullari, uno bianco e uno nero, mi aspettavano sopra una barca a motore e mi portarono di corsa verso la base. "Andiamo a spennarli, quei nasoni" disse uno dei due giullari. Io, preparai i colpi della pistola e misi tra i miei denti il coltello.

Come una banda di pirati, assaltammo la barca dei Dottori e a uno a uno, i nemici caddero come salami nella laguna

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Come una banda di pirati, assaltammo la barca dei Dottori e a uno a uno, i nemici caddero come salami nella laguna. Alcuni di loro cercarono di fermarmi, ma io, puntando verso di loro la pistola, sparai a salve. Ovviamente, i poveretti, spaventati, si lanciarono in acqua.

Quando raggiunsi il pontile, vidi il capo del clan rivale e gli corsi dietro. Il farabutto, scappò per l'isola e io, come una scema, lo inseguì. Mentre correva, quel maledetto cercò di sbarrarmi la strada con alcuni carrelli rotti. Io cercai di schivare i vari trabocchetti, ma alla fine, riuscì a intrappolarlo.

"Adesso sei intrappola. Non hai più vie di fuga" dissi io, mentre gli altri giullari gli saltarono addosso. "A si? Credi di avermi preso, eh? Allora...muori!!" mi disse il capo dei Dottori, mentre estrasse dalla sua tunica una piccola pistola. Il giullare più piccolo si mise davanti a me, e si beccò la pallottola al posto mio.

"Maledetto!!" urlai, mentre il farabutto scappò via, salendo sulla barca e riuscendo a tornare in città. Corsi verso il ragazzino e lo presi tra le mie braccia: "Ei, mi senti? Rimani con noi, tra poco arriveranno i soccorsi. Resisti!!" A poco a poco, gli occhi del ragazzino si chiusero ed io cercai di scuoterlo, ma alla fine, espirò tra le mie braccia.

"Che cosa è successo? Dove sta il capo dei Dottori?" mi chiese Marachella, ma io, con le lacrime che mi bagnavano il viso, risposi: "E morto

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"Che cosa è successo? Dove sta il capo dei Dottori?" mi chiese Marachella, ma io, con le lacrime che mi bagnavano il viso, risposi: "E morto. Quel farabutto mi voleva far fuori, ma...lui si è messo di mezzo e...si è beccato il colpo al posto mio. Sarei dovuta morire io, e non lui". Marachella, infuriato, ordinò ad alcuni giullari: "ORA BASTA!! ADESSO, DAREMO LA CACCIA AD OGNI MEMBRO DELLA LORO ORGANIZZAZIONE. VOGLIO CHE SOFFRINO LA STESSA PENA CHE STIAMO PROVANDO NOI ADESSO!!"

I vari membri diedero la caccia ai Dottori; sembrava una vera e propria caccia alle streghe. Quando trovavamo i Dottori, li pestammo a sangue e li gettammo davanti a piazza San Marco, come omonimo per punire coloro che avevano assassinato il nostro amico. Alla fine, la notizia della tragedia fece il giro della città; molti membri portarono il corpo del nostro compagno presso l'isola di Poveglia, ed infine, bruciammo il suo corpo sopra una pila di legna.

 Alla fine, la notizia della tragedia fece il giro della città; molti membri portarono il corpo del nostro compagno presso l'isola di Poveglia, ed infine, bruciammo il suo corpo sopra una pila di legna

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Mentre guardavo le fiamme che avvolgevano, ripensai al suo eroico salvataggio. Sentivo dentro di me una tale angoscia che, caddi a terra e iniziai a colpire con i pugni la terra sporca. Marachella cercò di calmarmi, ma alla fine, me ne andai dal funerale e girai per l'isola. 

Poco dopo, presi la barca per ritornare a casa. Per il nostro gruppo fu un colpo durissimo; avevano osato uccidere uno dei nostri membri, ed io, volevo scatenare una rivolta tale che, volevo eliminare uno ad uno i Dottori, e non avrò pace finché non saranno morti tutti!

Beatrice, regina dei ladriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora