1. Sea

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ZAYN

sabato, ore 7.45 pm

Zayn aveva freddo, le vie di Brighton non erano mai state così deserte, erano minuti che camminava su quell'asfalto ghiaioso e rotto senza destinazione, forse ore... a giudicare dal viola che riempiva il cielo saranno state massimo le otto, il sole ormai era tramontato. Ispirò lentamente ed un odore di mare lo travolse, il sale quasi gli bruciò le narici ma lo trovò piacevole.

Si accese una sigaretta e camminò, camminò finché non ce la fece più, finché le gambe non cedettero. Buttò il mozzicone di quello che rimaneva della Marlboro a terra e lo schiacciò con non curanza. Poi voltò a destra, conosceva quella strada...

Lei spettatrice di tanti sorrisi regalati da lui e sua sorella Safaa ancora bambini, anime pure che giocavano con un vecchio pallone malconcio. Il vento spettinava i capelli scuri della bambina e lei sorrideva contenta a suo fratello.

Il ragazzo chiuse gli occhi nel ricordare quel momento, poi si tolte le Vans nere lanciandole poco lontano da lì ed affondò i piedi nella sabbia, era fredda. Fece qualche passo poi senza pensarci due volte si tolse la maglia scoprendo i tanti tatuaggi narratori di storie che costellano il suo corpo. Continuò a camminare senza mai guardare indietro, ne aveva bisogno.

La pella nuda toccò l'acqua salata del mare, ma nonostante fosse freddissima Zayn continuò a camminare, quel vento misto sale gli andò tra i capelli e il Pakistano respirò a fondo.

Quando l'acqua gli arrivò al busto si lasciò cadere all'indietro, lui non sapeva nuotare nonostante abitasse vicino al mare non aveva mai imparato: quell'immensa distesa di acqua e sale di estate non gli piaceva e di inverno era troppo freddo per nuotare perciò il ragazzo non aveva mai imparato.
Si lasciò sovrastare da quell'acqua inquinata dai peccati degli uomini, avrebbe potuto rialzarsi ed andarsene in qualsiasi momento eppure preferì rimanere lì.

Voleva lasciarsi tutto indietro, avrebbe voluto essere risucchiato dalle profondità del mare, le cose per Zayn non andavano bene...

Il taglio che aveva sul braccio gli bruciò a contatto con il sale, era probabilmente causato da suo padre ore prima: quando gli aveva lanciato addosso un piatto, arrabbiato perché il ragazzo aveva perso l'ennesimo posto di lavoro. Zayn non voleva fare l'operaio, voleva insegnare disegno nelle scuole. Ma i suoi genitori questo non lo capivano, o forse sì ma non se lo potevano permettere e Zayn Malik lo capiva bene.

Una mano lo strappò dai sui pensieri, non conosceva quel tocco, si voltò improvvisamente e vide due ragazzi...

***

HARRY

sabato, ore 6.56 pm

Harry nella sua cameretta si stava mettendo del rossetto viola rubato a sua sorella Gemma qualche ora prima, nonostante pensasse che fosse sbagliato truccarsi lo faceva sentire infinitamente bene...
Era un ragazzo normalissimo, popolare a scuola, gli piaceva il calcio (o almeno provava a farselo piacere) ed andava alla grande con le ragazze. Ciò che la gente non sapeva è che Harry Edward Styles aveva un segreto...

L'aveva scoperto 3 anni prima guardando un film con il suo migliore amico, chiamato "love, Simon", ci aveva riflettuto un po' e poi era arrivato alla conclusione di essere omosessuale. Il giorno dopo l'aveva detto al biondino e Niall l'aveva abbracciato forte.

Di colpo la porta si aprì e Anne lo fissò stranita (no non aveva ancora fatto coming out con la sua famiglia, non si sentiva pronto), poi disse: - Harry per l'amor del cielo cosa stai facendo??
Il ragazzo illuminato dalle lucine di natale appese sopra ad uno specchio prese un respiro ed esordì dicendo che doveva fare un lavoro per la scuola ed aveva bisogno di disegnare delle labbra ma non essendone capace aveva pensato che sarebbe stato intelligente mettersi il rossetto della sorella e poi stamparlo sul foglio.
Strano... La donna sembrò crederci senza fare molte storie.

FUCK OFF // Larry & ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora