4.What the fuck are you doing?

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JAMES

Lunedì, ore 8.10 a.m.

Erano le 8.10 e James sarebbe voluto stare a casa sua sotto un morbido piumone a mangiare biscotti al cioccolato e nocciole come infondo aveva fatto tutta l'estate da quando era stato licenziato dal suo precedente incarico, ma ovviamente non poteva.

Non era un uomo cattivo, ma diciamo che il lavoro di preside gli stava stretto.

Prima di ritrovarsi in una squallida scuola pubblica dove il bullismo era normalità, James Corden insegnava in una delle più prestigiose scuole della città, ma quel lavoro non era adatto alla sua figura. James era tante cose, ma sicuro non un preside.

Un giorno mentre si annoiava nel suo ufficio color giallo tristezza (così chiamava quel colore) decise di mettere un po' di musica e di ballare una coreografia di Micheal Jackson ed ovviamente era stato beccato sul colpo dalla sorvegliante che aveva riferito tutto al proprietario della scuola che non ci pensò a lungo prima di lincenziarlo. E così Corder era finito alle scuole superiori di uno dei quartieri più malfamati di Brighton.

Alzò gli occhi dal foglio che stava facendo finta di leggere per poi fissare quel buffo quadro che gli si presentava davanti.

Payne, Malik, Horan, Styles e Tomlinson erano seduti davanti a lui in due divanetti: Liam, Zayn e Louis su uno ed Harry e Niall sull'altro. Quei cinque ragazzi non avevano nulla in comune se non quella scintilla negli occhi che li distingueva dagli altri.

"Bene ragazzi, anzi ma che dico!! Assolutamente non bene siete una pena per questo istituto, è il primo giorno di scuola e nemmeno entrate vi dovreste vergognare"

James pensò di essere andato bene, aveva visto qualche film a tema scuola e i presidi dei vari istituti erano sempre molto cattivi quindi per fare il suo lavoro come andava fatto pensò che bastava ricopiare quegli attori, infondo recitare gli era sempre venuto naturale.

Le cinque figure davanti a lui lo guardarono perplesso e poi Louis si schiarì la voce come per parlare ma venne interrotto dal riccio che dopo essersi accorto del suo errore divenne rosso in viso.

***

HARRY

lunedì, ore 8.12 a.m.

"Vede signor preside..."
Merda, aveva interrotto il ragazzo dagli occhi azzurri che stava per parlare, e lui Harry Edward Styles lo aveva interrotto, il riccio pochi secondi dopo si beccò una gomitata da parte dell'irlandese che lo risvegliò dai suoi pensieri/imprecazioni.

"... Ehm dicevo, vede noi non abbiamo fatto nulla semplicemente non abbiamo sentito il suono della campanella perché abbiamo dei problemi uditivi"

Ed ecco la seconda gomitata da parte del biondo seguita da sguardi sbalorditi da perte dei tre castani ed una scossata di testa del preside.
"cavolo Harry non potevi inventare qualcosa di più sensato" pensò il castano.
A salvare la situazione ci pensò Liam:
"Si vede io e i quattro ragazzi qui presenti soffriamo di gravi problemi uditivi, e lei ovviamente non vorrà punire cinque ragazzi sordi e svantaggiati? Non è vero?"

"Ehm... No suppongo di no"

"Allora se qui abbiamo finito, io dovrei andare a lezione se permette..."

FUCK OFF // Larry & ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora