Angolo autore.
Mi scuso in anticipo per gli errori grammaticali, è da un bel po' che non scrivo e volevo tornare a scrivere, dopo ben 3 anni che non tocco la tastiera, ed eccomi.
Ditemi cosa ve ne pare, avevo già in mente da un bel po' di rinnovare la storia "Alice is dead" che, a me piace tuttora, ma che secondo me aveva bisogno di piu' dettagli.
Beh, spero vi piaccia...<3
p.s.Se volete che la continui ditemelo, almeno so che la storia è stata apprezzata
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vi racconterò una storia, di una bambina speciale...
Il suo nome è Elisabeth, una dolce bambina orfana.
Oh, scusate, forse dovrei cominciare dall'inizio.Tutto iniziò...
Con una coppia di ragazzi giovani, fin troppo giovani per occuparsi di una creatura di appena pochi giorni.
La giovane madre dopo qualche giorno che concepì sua figlia decise di non occuparsene, non poteva sopportare l'idea di tenersi qualcosa di così fragile fra le sue mani, l'idea la spaventava se le succedesse qualcosa.
La coppia arrivo davanti alla porta dell'orfano, la ragazza esita prima di bussare la porta, il ragazzo, la guardo con un punto interrogativo in fronte
"Che succede?Ci stai ripensando?"
La ragazza guarda con le lacrime a gli occhi il ragazzo "Forse...Ma penso sia meglio per entrambi, avrà una vita migliore qui"
Il ragazzo, scoraggiato, guarda il pavimento.
La ragazza suona il campanello di quel orfanotrofio, ad aprire, è una signora non troppa vecchia, ma abbastanza trascurata, con un viso gentile e quello PICCOLISSIME rughe che accompagnano le sue labbra ad un generoso sorriso
La ragazza, senza proferire parola,diede alla vecchia signora la bambina, ancora senza nome...
"Me ne prenderò cura" disse la vecchia.
I ragazzi se ne andarono, uno dei due, con più tristezza dell'altro.Passeranno gli anni, e la bambina, chiamata dalla vecchia, Elisabeth, crebbe e diventò una bellissima bambina.
Però nel mentre che crebbe, inizio ad avere sempre e sempre più problemi di salute, la vecchia cercò ogni giorno di prendersene cura sempre più spesso, fino a che poteva arrivare..
Però, ti racconto un segreto, questa bambina ogni tanto, vedeva un uomo, un uomo abbastanza cupo ma che nei momenti di tristezza le regalava magnifici momenti, tutto questo all'insaputa della vecchia, lei non parlò mai di quest'uomo, per paura che la vecchia lo cacciasse e lei non lo potesse rivedere, ma un giorno...
Quell'uomo, si fece vedere dalla vecchia, la cui ella iniziò a tremare, per poi svenire e sbattere la testa contro la porta in modo violento, fino a farle uscire sangue.
La bambina spaventata chiese cosa fosse successo alla vecchia"Tranquilla, ha iniziato ad avere sonno di colpo ed ora sta riposando, non vedi come lavora sempre questa povera signora?"
La bambina,con sguardo triste, guardò la signora "Forse hai ragione" mormorò lei
Il misterioso uomo prese la bambina per la mano
"Ti porterò in un posto dove non hai bisogno di essere controllata, nessuno si dovrà sforzare per prendersi cura di te, e nessuno piangerà, sarà una vita serena...Ci stai?"
La bambina guardò l'uomo, e ci pensò
"Quindi nessuno che piangerà? Nessuno triste?"
"Esattamente, tutti felici e nessuna preoccupazione" concluse l'uomo
La bambina ci pensò un attimo, ma poi accettò
"Allora chiudi gli occhi, appena li riaprirai ti porterò in un posto differente, o forse saremmo già in viaggio"
La bambina chiuse lentamente gli occhi, e lì fu l'ultima volta che vide la luce del sole, o forse no...La bambina si svegliò in un enorme letto matrimoniale, con indosso ancora il suo pigiamino rosa, confusa, si alzò iniziò a guardare in giro per la stanza, a curiosare ed aprire cassetti.
In uno dei cassetti trovò una foto di un ragazzo che teneva in braccio un piccolo essere umano, sembrava essere felice...
La bambina uscì dalla stanza e inizio a girovagare in quello che sembrava un castello, ad un certo punto si imbattè in un lungo corridoio, dove la luce veniva emanata solo dalle candele appese nelle pareti.
Da un momento all'altro apparve un uomo alto, con la pelle mulatta, capelli verdi e occhi del medesimo colore, vestito da cameriere. Si fermò guardando la figura della bambina.
"Ehi ciao!" Esclamò la bambina. "Hai visto il Sig.Morte?" Il demone la guardò un attimo per poi fare un espressione di qualcuno che si era dimenticato qualcosa. "Certo certo..Seguimi"
La bambina seguì il demone senza protestare.
"Come ti chiami? Io Alice"
Il demone guardò la bambina "Chiamami Hyel"
"Bel nome" E da lì iniziò il silenzio, che era solo ricoperto dal rumore dei passi e successivamente da uno stomaco che brontolava.
Il demone continuava a camminare, senza far caso ai rumori che emanavo dal pancino della bambina.
"Ho fame..." Iniziò a dire la bambina, il demone la ignorò.
La bambina continuò a ripetere la frase finchè il demone non ne potè piu'. "Ho capito ho capito, ti darò qualcosa da mangiare."
La bambina, contenta, iniziò a saltellare mentre camminava.
Il demone entrò in una delle tante porte che si vedevano mentre si percorreva il corridoio, quello che vide la bambina era un enorme cucina e tante persone con il viso cupo che cucinavano o andavano in giro per la cucina per portare il cibo fuori dalla cucina.
Il demone sussurò qualcosa a uno di quei uomini ed esso iniziò a cucinare.
La bambina guardò l'uomo che cucinava, incuriosita, e quello che esso faceva era soltanto, prendere il pane e delle fette di salumi ed unirli, ed ecco lì un bel panino.
La bambina, affamatissima, prese subito il panino tra le mani del cuoco e mangiò.
"Penso che adesso possiamo proseguire, no?" Esclamò il demone, la bambina annui e si diressero di nuovo verso il lungo corridoio, senza che la bambina sapesse dove si trovasse in quel momento.
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Alice, sei sveglia?
Mystery / ThrillerVi racconterò una storia, di una bambina speciale... Il suo nome è Elisabeth, una dolce bambina orfana. Oh, scusate, forse dovrei cominciare dall'inizio. Tutto iniziò... Con una coppia di ragazzi giovani, fin troppo giovani per occuparsi di una cre...