Capitolo 2

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Alcune info veloce ragazzi per farvi capire meglio la storia, dopo aver scoperto i quirk di tutti i compagni di classe (t/n) ne copia alcuni (non ho voglia di elencarli però ahaha)
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Erano passate un paio di settimane dal primo giorno di scuola, io mi ero distinta chiaramente sia nelle prove fisiche che nei test in classe e nelle interrogazioni.

Ero la migliore e tutti lo avevano chiaramente capito anche se nessuno si arrendeva nel tentativo di raggiungermi e superarmi. Sono fiera di loro.

Io, Kirishima e Bakugou eravamo diventati migliori amici nel frattempo, avevo addirittura ottenuto il permesso di Bakugou di chiamarlo Kacchan o Katsuki. Siamo come fratelli noi tre, loro sono la mia famiglia.

Oggi andiamo alla USJ ma ho un presentimento, succederà qualcosa me lo sento.

Entrai in classe con un ritardo di pochi minuti, accidenti alla sveglia, e Aizawa era già arrivato.

T/n: scusi il ritardo prof -dissi con affanno
Aizawa: avrai compiti in più da fare a casa -rispose in tono apatico

Lo guardai male e me ne andai a sedere. Lui ci spiego cosa avremmo fatto alla USJ (prove di salvataggio), ci disse anche che la decisione di mettere i costumi da hero o le tute della scuola spettava a noi e poi se ne andò ad aspettarci al pullman. Ma prima di andarsene piantò i suoi occhi neri come la pece nei miei azzurri, senza dir nulla, ed io mi ci persi come ogni singola volta che mi guardava.

Uscimmo tutti per cambiarci. Il mio costume, non era troppo complicato, era una maglietta super attillata e resistente al fuoco e alle esplosioni, con la schiena scoperta. Sotto avevo dei collant anche quelli molto attillati anche loro erano resistenti al fuoco e alle esplosioni. Avevo una cintura intorno alla vita con dei ganci per attaccare eventualmente dei support item. Il costume è completamente nero e senza maniche tranne che per il simbolo azzurro dell'infinito orizzontale al fronte della maglia e sui pantaloni una striscia laterale sull'esterno delle gambe (sempre azzurra).

Arrivammo all'autobus e mentre aspettavamo di salire stavo parlando con kirishima e kacchan che erano abbastanza incazzati con me..

Kiri e K: ma che hai addosso?!?
T/n: ehm.. il mio costume?
K: È TROPPO ATTILLATO COGLIONA!! Non hai pensato hai ragazzi?!?
T/n: ehm.. in effetti non ci avevo pensato ehehe

(K sta per Kacchan)

Mi sentivo osservata così mi girai e scrutai in giro ma mentre guardavo lo vidi, Aizawa mi stava fissando... diventai completamente rossa, stavo andando a fuoco. Non appena vide che lo stavo guardando distolse subito lo sguardo e ci disse di salire sull'autobus.

Skip time

Quando arrivammo alla USJ ci accolse l'Hero n.13 che, mentre entravamo, ci spiegò l'importanza dei quirk e di quanto possano essere pericolosi.

Ad un certo punto però, al centro del piazzale comparve un fumo nero da cui uscirono una miriade di villain. Tra cui un ragazzo con addosso tantissime mani e con i capelli azzurri e un essere gigante con la scatola cranica aperta e il cervello scoperto.

Aizawa: n.13 proteggi i ragazzi miraccomando.
Quelli sono dei villain!

I ragazzi si allarmarono tranne te, stavi ragionando e avevi capito che quel fumo nero era una "persona" con il quirk del Warpgate.

Il corvino si buttò in mezzo ai Villain e combatté, mentre il Warp cercò di dividere il più possibile tutti i ragazzini nelle varie zone di salvataggio della USJ.

(T/n) però non si lasciò prendere e riuscì a rimanere all'entrata con il professore e alcuni compagni. Poco dopo sentì dire dall'azzurrino che si chiamava Shigaraki Tomura e che il mostro accanto a lui era un Nomu, ovvero un uomo artificiale con più di un quirk.

Shota Aizawa x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora