Nella tana del lupo

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<< Ne sei sicura?? >>, chiese provocatoria Bulma a Nebbia. Quest'ultima, mentre si preparava, annuì a testa bassa, per mascherare le sue reali intenzioni. Non voleva dare  spiegazioni. Bulma continuò: << Stai attenta! Freezer è diabolico: sicuramente vorrà qualcosa da te! Non cadere nella sua trappola! >> . << No, tranquilla. >>, rispose quella con voce ferma. In realtà, era più Freezer che doveva fare attenzione a Nebbia! Non appena Bulma uscì dalla stanza, Nebbia sistemò un micro auricolare spia nell'orecchio, che era collegato alla piccola ricetrasmittente che aveva lasciato vicino al bambino, il quale dormiva nella sua piccola navicella. In questo modo avrebbe potuto controllarlo e sentirlo anche a distanza, mentre lei era via. All'improvviso udì una voce familiare dietro di lei: << Allora, cosa ci fai qui?  >>. Si voltò. Era proprio lui: Jaco. Mentre si specchiava, Nebbia, con tono freddo e poco amichevole, gli rispose: << Non credo che tu possa intralciare il mio lavoro! >>. In effetti, era proprio così. Voleva sbarazzarsi di lui in fretta, o le avrebbe fatto perdere tempo. << Cos'hai scoperto, Nebbia? >>, sibilò quello. All'udire quelle parole, la ragazza abbassò lo sguardo e si morse le labbra. Se Jaco avesse scoperto che era proprio lei la rapitrice di quel piccolo, e che era in fuga, sarebbe stata la fine. Inoltre, stava anche per andare a cena con il loro nemico numero uno! << Da che parte stai? A che gioco stai giocando?? >> continuò quello spazientito. Aveva alzato la voce. Nebbia, allarmata, si girò verso di lui guardandolo negli occhi, senza proferire parola. << Non me la conti giusta. Ti avverto, mia cara Nebbia: scoprirò cosa nascondi! >>, e, dopo aver detto questo, Jaco schizzò via. La giovane sbuffò: pure Jaco le doveva capitare! Giunta all'ingresso, vide un Saiyan appoggiato al muro con la braccia incrociate in atteggiamento di riflessione. Era diverso da Goku. Nebbia percepì un'aura molto forte, ma anche un animo molto tormentato. Si fermò ad osservarlo. Poi lui alzò il mento e i suoi occhi si posarono proprio su di lei. Il suo sguardo sembrava alquanto minaccioso. Forse non si fidava di lei. Nebbia gli dette poca importanza, si girò e uscì dalla casa. Aveva già capito ciò che quell'uomo sarebbe diventato in futuro.

Fu accolta nell'astronave di Freezer. Era davvero elegante: indossava un tubino nero che terminava sopra le ginocchia, aveva raccolto i suoi capelli biondi in una grande treccia laterale che partiva da sopra la testa, e che cadeva morbidamente sulla spalla scoperta. Aveva nascosto il colore naturale delle sue labbra con un rossetto scuro. Avanzava cauta verso il salone che Freezer aveva fatto preparare per l'occasione. Si guardava attorno silenziosa.  Poi lo vide: era di spalle davanti l'oblò, con le braccia dietro la schiena. Notò che era nella stessa forma del bambino, solo che a differenza sua Freezer aveva sul corpo delle placche di colore viola. Egli avvertì la sua presenza, e ghignò. << Eccoci, mio signore. >>, disse Berryblue a Freezer dopo che aveva accompagnato Nebbia. << Bene. Puoi andare, Berryblue. >>, rispose garbatamente quello. Poi alzò il tono della sua voce, e, verso i suoi soldati, tuonò: << LASCIATECI SOLI! >>. Quelli tremarono, e si dileguarono in fretta. Nebbia non fiatò. Mascherava la paura meravigliosamente: appariva fredda e decisa. Sui tacchi era di poco più alta di Freezer. Quando furono soli, rimasero per alcuni minuti in silenzio. Sempre mostrando le spalle, Freezer sibilò: << Benvenuta! Allora...come hai detto che ti chiami?? >>. Glielo aveva chiesto di nuovo. Era una domanda trabocchetto. In realtà voleva capire se lei dicesse la verità. Nebbia non gli dette tanto peso, e rispose secca: << Nebbia. >>, mentendo di nuovo. Lui ghignò divertito. A quel punto si accontentò di quella risposta, ma dentro di sè mantenne la convinzione che sarebbe riuscito a scoprire di più in seguito. Nebbia era rimasta in silenzio, ma la situazione stava diventando già un po' scomoda. Forse aveva sbagliato ad andare lì. Freezer si decise a voltarsi. Non appena la vide, rimase colpito, ma non lo dette a vedere. Abbozzò un sorriso. Sembrava calmo. Si accorse che era come pietrificata di fronte a lui: forse aspettava che le dicesse qualcosa. Allora lui si avvicinò al tavolo e le disse con educazione: << Prego, siediti! >>. Nebbia obbedì senza distogliere lo sguardo da lui. << Allora, dimmi...cosa ci fa una creatura così delicata in un posto come questo? >>, la provocò Freezer scherzando. Questa sì che era bella: non lo sapeva neanche Nebbia! Ma anche questa era una tattica, per sapere qualcosa in più su di lei! Nebbia pensava alle parole da dire, mentre buttò un occhio sul tavolo: vi erano solo una bottiglia di vino, del sushi e due bicchieri. Certo non era una tavola molto ricca. Che cosa avrebbe dato da mangiare a quel piccolo? Sicuramente non del vino! Vedendo che quella non rispondeva, Freezer curioso continuò: << Non sembri la tipa che stringe alleanze con degli sporchi Saiyan!  Lascia che io mi presenti: sono l'Imperatore Freezer, l'essere più potente dell'Universo. >>. A Nebbia non piaceva particolarmente il fatto che lui si credesse superiore a tutti. Purtroppo doveva assecondarlo. Poi, Freezer aggiunse qualcosa che la sconvolse: << E sono l'unico della mia razza ad essere sopravvissuto in questo Universo! >>. A Nebbia quasi andò il boccone di traverso. Non poteva essere possibile. E pensare che ora lei nascondeva lì un essere della sua stessa razza, proprio l'essere che lui cercava! E se l'avesse scoperta?? Cosa avrebbe detto?? O meglio, cosa avrebbe fatto?? Nonostante tutto, decise di non dirgli la verità, ma in futuro questo avrebbe portato a conseguenze catastrofiche.  Intanto Freezer studiava ogni suo movimento, e la scrutava curioso. Ella sentiva i suoi occhi stretti e fiammeggianti su di lei. Poi decise di parlare: << Mi sono persa...mi trovavo lì per caso. >>, dopotutto era vero. Freezer era lieto di ascoltarla. Fremeva all'idea di sapere altro! << Sono una ricercatrice. Mi piace studiare l'Universo e le varie razze aliene. >>, inventò Nebbia. Le sembrava l'unica cosa che poteva dire, per non dare troppo nell'occhio. Freezer incominciò a ridere e gli brillarono gli occhi: forse c'entrava lei in quell'incidente che era avvenuto alla sua navicella? << Sei nel posto giusto, allora! >>, esclamò lui pomposo. << Vedi, anche io sto cercando una cosa...>>. Era arrivato il momento di negoziare. << Hai mai sentito parlare delle Sfere del Drago?? >>, disse malizioso. Aveva per il momento abbandonato la questione di quell'individuo potente che secondo lui lo aveva sfidato. Non era sicuro con certezza che lei c'entrasse qualcosa, ma forse la situazione gli sarebbe stata più chiara in seguito, e forse lei gli sarebbe stata utile! Nebbia strinse tra le dita il calice di vino dal quale aveva bevuto solo qualche sorso. Aveva percepito le cattive intenzioni di Freezer, ma preferì farlo continuare. Allora cercò di rispondere mostrandosi indifferente: << No. >>. Allora Freezer fece un sorriso sghembo, si alzò, e, con il calice in mano, andò a sedersi accanto a lei. Nebbia rimase sorpresa, ma non si scompose. << Vedi...ne ho urgente bisogno. Realizzano ogni tuo desiderio. Aiutami a cercarle! Ti spiegherò ogni cosa, e ti insegnerò tutto quello che c'è da sapere, ma tu entra nella mia armata! Sarai trattata come una del mio stesso livello. Sarai la mia pupilla. Non te ne pentirai! >>, proferì lui in modo  persuasivo. << Poi te ne andrai?  >>, chiese lei con gli occhi fissi nei suoi. Doveva saperlo, per Goku e per gli altri. << Forse...>>, sussurrò Freezer. Le sue labbra erano molto vicine a quelle di Nebbia, ma prima che potessero sfiorarle, un gemito risuonò nell'orecchio della ragazza: il piccolo era sveglio. E stava incominciando di nuovo a lamentarsi! Nebbia sussultò. << Ehm...eheh, ora devo andare...>>, balbettò con fare svampito, e schizzò via. Freezer strabuzzò gli occhi, e rimase interdetto.

L'aveva scampata bella. Così sì che si era messa nei guai! Freezer l'aveva colta di sorpresa. Non sapeva come reagire. Non le era andata male, però: aveva recitato bene! Purtroppo col piccolo era ancora punto e a capo. Quando rientrò, tutti la riaccolsero curiosi, poi Bulma la osservò bene, e i suoi occhi caddero sulle labbra scure della ragazza. << Maledetta! Ci hai traditi! >>, urlò la donna. << Ma che dici, Bulma, calmati! >>, si intromise Goku. Nebbia non rispose. 

Intanto, nell'Universo di Lady Helles, la dea aveva inviato degli investigatori a controllare il luogo del pianeta dove era scomparso il cucciolo. Uno degli alieni, dopo aver rilevato qualcosa di spiacevole, contattò la dea: << Mia Signora! Cattive notizie: qui c'è un virus con origini non identificabili! L'ostaggio potrebbe essere infetto! >> . Questo sì che era un problema.

<< Dobbiamo procedere. >>, dichiarò Lady Helles a Sour.




Probabilmente questo capitolo vi ha lasciati interdetti. Spero che comunque vi sia piaciuto. Ora si apriranno le danze! Continuate a seguirmi!!

Lord Freezer: Un Nuovo Inizio - Dragon Ball SuperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora