16.

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jimin aspettò il ragazzo paziente, seduto sul divano a guardare il vuoto. appena il campanello suono andò ad aprire senza guardare in faccia il minore che al contrario fissava serio il più basso.

lo fece accomodare in cucina preparandogli il the. non c'era il minimo suono, almeno fin quando il bollitore fischio e jimin spense il fuoco sotto.

gli mise davanti la tazza e incrociò il suo sguardo "mi spieghi che è successo?" lo guardò supplicante prendendogli la mano prima che potesse allontanarsi per mettersi al posto accanto.

"mi hanno costretto tae... non potevo permettergli di prendere anche voi"









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non sono assolutamente in ritardo. noooo. ma chi io?

[× ᴜɴᴅᴇʀᴄᴏᴠᴇʀ ʟᴏᴠᴇ ~ ᴠᴍɪɴ ×]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora