Capitolo 1

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Avevo preso il treno per andare a scuola con le mie amiche come tutti i giorni, ma oggi ero particolarmente asociale. Avevo messo le cuffie ad alto volume e guardavo fuori dal finestrino pensando ai momenti di ieri a scuola. Quei momenti dove stavo per piangere e avevo gli occhi lucidi e straripanti di lacrime. Poi ho scritto alla mia migliore amica che per pura coincidenza mi aveva mandato un messaggio poco prima. Lei mi ha aiutata a non piangere dinanzi a tutta la classe e a tornare a sorridere. Sorridere. È ciò che sto facendo ora pensando a lei e a quanta fortuna ho avuto a conoscerla.
-Alex...Aleeeeex!!
Eravamo arrivati a Versepoli e la mia amica mi ha avvisata perché non me ne ero resa conto essendo sovrappensiero.
Ci fermiamo sempre un po' alla stazione per parlare prima di andare a scuola e quel giorno non facemmo eccezione, ma io ero distaccata. Non mi interessavano le loro parole e, con la musica ancora nelle orecchie, mi guardavo intorno spaesata da tutta la gente che non conoscevo che mi passava accanto. Poi scorsi nella folla un volto familiare.
Era mio cugino. Non l'avevo mai visto alla stazione di Versepoli perché va a scuola con la macchina e mi sorpresi parecchio. Poi era l'ultima persona che avrei voluto vedere dato che era lui la causa delle mie lacrime.
Appena mi individuò, mi sorrise e iniziò a venirmi incontro. Di solito quando ci incontriamo ci rivolgiamo solamente un timido "ciao" senza sorrisi nè altro. Quel giorno era diverso evidentemente.
Sussurrò qualcosa al ragazzo che camminava accanto a lui e, mentre attraversava i binari, mio cugino continuava a camminare nella mia direzione incuriosendomi. Si portò la mano destra alla bocca e notai che una sigaretta rullata scivolò dalle sue dita. Riportai il mio sguardo ai suoi occhi sempre più vicini che non avevano nessuna intenzione di staccarsi dai miei. Si avvicinò sempre più e, senza nemmeno salutarmi, mi abbracciò. All'inizio rimasi spaesata, ma poi ricambiai l'abbraccio e mi persi in quel suo profumo misto a puzza di erba. Chiusi gli occhi e lo strinsi di più come se non avessi aspettato altro, come se fosse mio. Non mi ricordavo l'ultima volta che l'avevo abbracciato ma era stato davvero tanti anni prima.
-Mi sei mancata- mi sussurrò all'orecchio.
-Anche tu- bisbigliai al suo stringendolo a me il più possibile.
-Ti adoro, Ale.- anche lui ricambiò la stretta forte.
Ok. Non capivo più. Mi aveva abbracciata dopo chissà quanti anni e mi aveva detto di adorarmi. La cosa sembrava sospetta. Sapevo che era mio cugino e avrei dovuto fidarmi di lui, ma non sono una che si fida facilmente.
Sciolsi l'abbraccio e quel momento bellissimo che mi aveva fatto dimenticare il mondo per tornare a fissarlo negli occhi.
-Perché?- chiesi stupidamente.
-Hai visto la canna, ma non hai detto niente né ti sei sorpresa perché sapevi già che fumavo e che non ho smesso. Ti ho abbracciata e non ti ho fatto schifo. Non hai chiesto il motivo dell'abbraccio perché sai che ti voglio bene e con gli occhi ce lo dimostriamo inconsciamente. Vorrei che tornassimo uniti come ai vecchi tempi, quando ci alleavamo contro tutti gli altri cugini per combinare le più potenti marachelle e far incazzare i nostri genitori. I due bambini spensierati di allora.
So che hai dei problemi e anche io li ho. Tu hai bisogno del mio aiuto e io del tuo. Insieme ce la faremo.
Un sorriso era nato sulle mie labbra e i miei occhi erano lucidi più dei suoi. Istintivamente lo strinsi di nuovo tra le mie braccia.
-Anche io ti voglio bene- gli sussurrai stampandogli un bacio sulla guancia con della barba all'apparenza incolta.
-Stasera io sono libera e tu?
-Mi libererò- mi fece l'occhiolino.
Poi mi prese il viso tra le mani e mi stampò un bacio sulla fronte. Si girò e andò via agitando la mano e urlando un "ci sentiamo"!

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Ciao a tutti.
Questo viene da un vero sogno ovviamente con i dovuti cambiamenti. Spero che qualcuno lo legga e commentate dicendo se vi piace o vi fa schifo.

Xoxo DreamThePeace

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