Erano passati ormai diversi giorni dall'arrivo di Katherine alla base degli Avengers, e poteva dire di essersi abituata a stare lì. Non era stato per niente semplice all'inizio, ogni volta che entrava in una stanza si creavano sempre quei silenzi imbarazzanti che lei odiava e che, da persona solitaria, non sapeva rompere. Poi erano iniziati gli allenamenti, la parte ancora più difficile. Nonostante la ragazza avesse detto a Steve di avere il completo autocontrollo, in realtà era risultato essere l'esatto opposto, tanto da rischiare di uccidere veramente qualcuno della squadra se non la avessero fermata. Con il passare dei giorni entrambe queste cose erano migliorate, ora non doveva più sentirsi di troppo ogni volta che entrava in salotto o in sala da pranzo, e soprattutto non rischiava di trafiggere qualcuno con la sua spada durante gli allenamenti.
Per quanto riguarda il fattore 'fiducia', anche li c'era stato qualche miglioramento. Natasha e Tony avevano iniziato a fidarsi, andando oltre le orribili cose che aveva fatto; a Bruce e Thor non sembrava importare molto; Steve era indeciso se fidarsi oppure no; mentre Clint non riusciva a fidarsi, forse ancora arrabbiato per ciò che aveva fatto a Natasha qualche tempo prima.
In tutto questo, i sentimenti di Katherine erano molto contrastanti, dentro di lei si era insinuata una lotta continua: una parte di lei voleva finalmente accettare il fatto che, nonostante tutto, si trovava bene tra gli Avengers; mentre l'altra parte, voleva solo andarsene da quel posto lasciando dietro di se una scia di cadaveri. E anche se la ragazza cercava di non pensare a questa lotta interna, a volte non riusciva proprio a farne a meno, andando completamente in uno stato di trans.~~~
Erano passati rispettivamente due mesi, e alla base degli Avengers quel giorno regnava la più totale tranquillità. Non dovevano andare in missione, Fury non si faceva sentire da qualche giorno, e era finalmente il loro giorno di riposo dopo una estenuante settimana di allenamento. Erano tutti in salotto, chi a guardare la televisione, chi a leggere e chi a parlare. Katherine era un di quest'ultimi, Thor le stava infatti raccontando qualcosa sulla sua terra nativa Asgard, e Katherine ascoltava le sue storie con molta curiosità.
-"E quindi Jane ha tirato uno schiaffo a tuo fratello?" Chiese lei ridendo. Prima che il dio potesse rispondere, il loro discorso venne interrotto dall'aprirsi improvviso della porta. Nick Fury fece la sua solita entrata, osservando la squadra, ma soprattutto la ragazza.-"In piedi Avengers avete una missione." Iniziò a parlare.
-"No, mi dispiace ma questo è il nostro giorno libero" rispose Tony sistemandosi meglio sul divano, usando le gambe di Katherine come cuscino e chiudendo gli occhi come per dormire. La ragazza iniziò così ad accarezzargli i capelli.
-"Dovete andare immediatamente ad una base HYDRA in Russia" parlò Fury.
A quelle parole Katherine si alzò immediatamente dal divano, facendo cadere Tony che la offese in tutte le maniere possibili. Ma la ragazza non riusciva a fare a meno di pensare a ciò che aveva detto Fury. Dovevano andare in Russia. Ma più che alla base dell'HYDRA, la mente della giovane saettò immediatamente all'immagine di due gemelli, e soprattutto del ragazzo.-"Stai bene Katherine?" Chiese Natasha vedendo che la ragazza era persa tra i suoi pensieri.
-"Come? Ehm si sto bene" rispose chiaramente mentendo. La Vedova ovviamente se ne accorse ma non disse nulla.
-"Perché dobbiamo andare in Russia?" Chiese Katherine cercando di distogliere tutta l'attenzione da lei.
-"Siamo riusciti a rintracciare lo scettro di Loki, e tu non ci andrai signorina Reed" disse Fury.
-"Cosa? Perché?" Chiese lei alquanto alterata e scandalizzata.
-"Non sei addestrata a questo genere di missioni."
-"Certo che sono addestra..."
-"Rettifico,non sei addestrata in missioni dove non devi uccidere" interruppe immediatamente Fury.
-"È per questo che mi sono allenata tanto in questi mesi, per mantenere il controllo" cercò di convincerlo lei. Fury sospirò e Katherine pensò veramente di averlo convinto.
-"Va bene, andrai con loro, ma non dovrai intervenire a meno che non sia strettamente necessario"
-"Si signore" sorride Katherine contenta.-"Avete tempo per prepararvi al meglio, poi partite." Concluse Fury uscendo poi dalla base.
Gli Avengers si alzarono subito per andare a prepararsi. Katherine si mise dei pantaloni neri, con cui si poteva muovere facilmente, una canottiera grigio scuro e sopra una giacca anch'essa nera. Ai piedi invece si mise degli anfibi, dove alle estremità vi sistemò due pugnali. E per completare il tutto, la sua amata spada. Scese immediatamente dirigendosi al jet che avrebbero usato per arrivare in Russia. Era arrivato solo Tony che appena arrivò si avvicinò a lei.
-"Voglio che tu stia molto attenta oggi" Disse mettendole le mani sulle spalle e guardandola negli occhi. La ragazza si stupì di tutta questa premura, è vero, in questi mesi aveva iniziato a considerare Tony una figura paterna, ma non si aspettava tutta questa preoccupazione. Nessuno si era mai preoccupata per lei.
-"Non ti preoccupare, so badare a me stessa" cercò di tranquillizzarlo la ragazza.
Prima che Stark riuscisse a rispondere, il resto della squadra entrò e presto si misero tutti in viaggio.
-"Dobbiamo formulare un piano d'attacco" disse Steve dopo mezz'ora.
-"Il miglior piano d'attacco è attaccare" rispose Katherine.
-"Ma chissà da chi sta prendendo" disse sarcastica Natasha guardando Tony, che in risposta alzò le spalle con fare innocente.
-"Anche io sono d'accordo con Lady Katherine" si intromise Thor avvicinandosi.
-"Non è un piano d'attacco, è essere dei barbari" disse Steve guardandoli.
La ragazza roteò gli occhi al cielo, ma lasciò perdere.
-"Dobbiamo avere l'effetto sorpresa" disse allora Natasha.
-"Va bene se dobbiamo essere noiosi, usiamo l'effetto sorpresa." Disse Tony.
Steve lo ignorò e continuò a parlare.
-"Katherine tu rimarrai qui e se avremmo bisogno di aiuto scenderai e..."
-"E verrò a salvarvi il culo" lo interruppe la ragazza con fare ovvio.Steve la guardò male, mentre gli altri accennarono un sorriso, ma nessuno disse più niente.
Dopo quelli che sembravano giorni, finalmente arrivarono, e fecero atterrare il jet cercando di far attenzione a non farsi vedere. "Quanto devono essere idioti per non vedere un jet" Pensò Katherine.
Gli altri si misero la propria armatura, e iniziarono a scendere, passandole davanti.-"Mi raccomando Katherine solo se abbiamo.."
-"Si,si solo se avete bisogno di me" concluse lei sospirando.
Steve le diede un ultimo sguardo, per poi sparire al di fuori del jet.
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The kiss of Death-Marvel fanfiction
Fanfiction'The kiss of death'. È così che tutti la chiamavano.Nessuno sopravviveva a mettersi contro di lei. Nessuno. Katherine Reed, una ragazza dal passato confusionario, che si troverà a stretto contatto con la squadra degli Avengers. Ma non sarà tutto r...