CAPITOLO 5

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BENNI'S POV
Tiro una cuscinata sul comodino nel tentativo di spegnere la sveglia, ma purtroppo fallisco e mi alzo già scazzata di prima mattina. Il sole entra dalla finestra e sul pavimento di camera mia sembra sia passato un uragano, vestiti e libri ovunque.
Ecco che inizia un'altra settimana, scendo in cucina per fare colazione, mi preparo una spremuta d'arancia e mangio una fetta di torta. Dopo risalgo, stranamente fratello è già andato al lavoro, quando rientro in stanza controllo l'orario e mi accorgo di essere in clamoroso ritardo allora mi vesto il più velocemente possibile, infilo dei jeans neri e una felpa over size azzurra, prendo lo zaino e prima di uscire di casa afferro una mela. Subito dopo corro come un razzo per non perdere il bus.
Per un soffio riesco a salire, mi siedo in un posto vuoto verso la fine del pullman, metto i miei auricolari e nel tragitto fino a scuola ascolto gli Articolo31.
Una volta arrivata fuori scuola mi dirigo verso un muretto vicino all'entrata ed aspetto che arrivino Elly e Nicole.
《Buongiorno mia cara!》dice elly spuntando da dietro e sedendosi di fianco a me
《ei ciao elly, sei di buonumore stamattina?》le chiedo io
《mm si può darsi》
《c'entra per caso un ragazzo di nome Tyl..》dico io
《shhhh stanno passando》mi dice lei indicandomi con la testa l'entrata.
Mi giro e notò il gruppo di Tylor che si incammina per entrare a scuola, loro ci notano e ci salutano con un cenno della mano, e Tyler fa un occhiolino a Elly che diventa bordeaux in 2 secondi ahah, l'unico che non ci degna di uno sguardo è hardin, bah che ragazzo strano.
Appena arriva Nicole decidiamo di entrare anche perché ormai siamo ai primi di Novembre e comincia a fare abbastanza freddo.
La prima ora abbiamo Storia, sembra non passare più.. guardo in continuazione fuori dalla finestra per distrarmi un po', tutto ciò che vedo di interessante sono alberi quasi completamente spogli e macchine che passando schizzano le pozzanghere addosso ai pochi pedoni che passano davanti scuola. Sono seduta in parte a Nicole e nemmeno lei mi sembra tanto concentrata a ciò che la professoressa sta spiegando. Mi sento un sguardo che mi opprime sulla schiena, girandomi noto gli occhi verdi Hardin che mi fissano quasi facendo paura, e un'ondata di brividi mi percorre, mi giro di scatto sentendomi imbarazzata e speranzosa che la campanella suoni al più presto.
La giornata passa abbastanza in fretta e per Elly sembra essere il giorno più bello della sua vita, durante la pausa pranzo Tyler le ha chiesto se oggi dopo scuola le andava di uscire e lei ovviamnete non ha rifiutato.
《oddio raga, non ho nemmeno nulla da mettermi!!》dice lei in preda al panico
《ma smettila, vedrai che trovi qualcosa di carino da mettere》le risponde nicole
《vi prego venite a casa mia oggi così mi aiutate》ci scongiura lei con le mani giunte
《ehhh va bene ti aiutiamo noi》dice nicole
《emm io oggi non posso scusa, devo fare un salto in biblioteca a riconsegnare dei libri》dico io, ho a casa dei libri che avrei dovuto consegnare minimo 2 mesi fa, spero di non sentirle su dalla bibliotecaria.
Finiamo le ultime lezioni della giornata, ci salutiamo e uscendo da scuola prendiamo direzioni diverse per tornare a casa.
Vado verso la fermata del bus ma quando arriva ce talmente tanta gente che come sardine ci schiacciamo pur di salire a bordo, tra uno spintone e l'altro a momenti non perdo lo zaino e quando ce l'ho quasi fatta e sto per mettere il piede sul gradino della porta, l'autista ci avvisa che il bus è pieno e ci toccherà prendere il prossimo.
Perfetto! Non poteva andare peggio di così oggi...tutti gli altri ragazzi rimasti giu dal bus cominciano a lamentarsi, ma che farci.. metto meglio lo zaino in spalla e mi avvio a piedi verso casa.
Davanti a me notò un giubbotto di pelle nera che cammina a passo svelto, Haridn Scoot che torna a casa a piedi?! Di solito arriva a scuola sfoderando sempre il suo macchinone..mentre tira fuori il cellulare dalla tasca della giacca gli cade un foglietto che mi ritrovo ai piedi, lo raccolgo e pur sapendo di non doverlo fare do una sbirciata, sembra una lista della spesa: pasta-riso-pomodori-biscotti-caffè...
《emm scusa, Hardin..》dico io mentre cerco di raggiungerlo, ma sembra non sentirmi
《Hardin!!》nulla da fare, faccio una piccola corsetta e gli tocco il braccio per attirare la sua attenzione, lui si gira di scatto togliendo gli auricolari, e mi guarda con faccia tipo: che cazzo vuoi?
Cerco di mantenere la calma ricordandomi con chi sto parlando
《ti è caduto questo dalla tasca》dico porgendogli il biglietto, lui lo guarda un attimo poi lo prende e lo mette in tasca
《mm okay..》dice lui con voce leggera
《okay? di solito si dice grazie ahah》gli rispondo io facendo una piccola risata ma a quanto pare a lui non fa molto ridere
《em si.. grazie..》dice lui e se il mio udito non erra mi sembra di aver percepito un pizzico di imbarazzo, sorrido e dico 《prego》
cammino al suo fianco stando in silenzio pur sentendomi un po imbarazzata, dopo qualche minuto decido di parlargli anche se so che la cosa potrebbe ritorcersi contro conoscendo il suo caratteraccio
《allora come mai a piedi anche te?》gli chiedo, inizialmente non risponde e decido che forse è meglio che me ne vada poi però con un filo di voce mi dice 《problemi con la patente..》
《ti hanno ritirato la patente?!》gli chiedo io mezza incredula
《questi non sono affari tuoi》 mi risponde, okay non mi aspettavo una gran risposta, però è già qualcosa.
《allora questo fine settimana ce la festa scolastica, tu ci vai?》gli chiedo per cambiare argomento
《bo non lo so》mi dice lui
《ah e come mai?》dico io
《quante domande che fai!》risponde lui alzando gli occhi al cielo, si okay forse sono un po curiosa però potrebbe impegnarsi per essere più gentile.
Decido di non rispondergli e accelerò un po il passo ma allora lui forse, e dico forse, un po pentito mi urla dietro
《em non penso di andarci perché mi annoio, cioe intendo dire che le feste scolastiche sono noiose, musica bassa,poco alcool, professori da ogni parte, capisci?》mi fermo e lo aspetto poco più avanti, una volta arrivato ricominciamo a camminare uno di fianco all'altro
《mm si forse hai ragione, non sono un granché, però se pur non volessi andarci elly e nicole mi trascinerebbero ahah》gli dico io
《si pure io dovrò andarci, tyler è giorni che mi assilla, poi vuole invitare quella tua amica, Eleonora mi pare si chiami..》
《ah sì?!》gli chiedo io, elly sarà emozionatissima appena glielo dirò
《si, però io non ti ho detto nulla》mi risponde lui.
Arrivati in fondo alla via ce un bivio e le nostre strade devono dividersi, sono contenta di essere riuscita a scambiare due parole con il ragazzo più antipatico della scuola
《bene, ciao Hardin, ci vediamo》gli dico salutandolo con la mano e lui senza sprecarsi troppo fa un rapido cenno con la testa a mo di saluto.
Percorro l'ultimo pezzo di strada e arrivo a casa mia, salgo le scale del porticato ed entro in casa buttando immediatamente lo zaino a terra, ho la schiena a pezzi, maledetto pullman.
Salgo di sopra e notò l'orario solo le 3.30, okay la biblioteca apre alle 4 quindi ho un po di tempo per ripassare per la verifica di domani. Mi butto sul letto con il libro di inglese e inizio a studiate un po', ho sempre odiato inglese.
Verso le 4.30 mi alzo dal letto, metto via i libri e decido di farmi una doccia. Mi infilo sotto il getto d'acqua calda e per un attimo mi rilasso, ripenso alla conversazione con Hardin e mi spunta in volto un sorriso, cavolo non smetterò mai di pensare che sia proprio un ragazzo strano, dopo un attimo mi ritorna in mente anche Luke, anche lui non scherza. Mi insapono per bene e mi risciacquo, esco dalla doccia mi asciugo velocemente e mi trucco molto poco applicando solo un po di mascara.
Vado verso l'armadio e scelgo il mio outfit, metto dei pantaloni neri con un maglioncino beige a collo alto e sopra un cappotto grigio con ai piedi degli anfibi neri.
Prendo la borsa e metto dentro i libri da riconsegnare in biblioteca.
Esco di casa ma il tempo non sembra dei migliori quindi decido sia meglio prendere un ombrello per sicurezza.
Mi incamminò verso la biblioteca comunale e dopo ben dieci minuti ecco che mi ritrovo fuori da essa. Ho sempre amato le biblioteche, adoro leggere e spesso mi rifugio qua anche per studiare. Entro spingendo la porta e mi avvio verso il bancone, la bibliotecaria mi ha sempre messo timore, è una signora anziana, sui 70 anni, bassa con dei capelli ricci grigi e degli occhiali appoggiati sulla punta del naso.
《Salve signora, sono venuta per riconsegnare questi libri》gli dico tirando fuori dalla borsa i libri.
Una volta consegnati senza aver riscontrato nessun problema riguardo la scadenza decido di fare un giro tra i vari scaffali della grande biblioteca, vado verso il reparto dei romanzi, la biblioteca è quasi completamente vuota e dalla finestra ormai si nota che il sole e quasi scomparso del tutto, allora decido che forse è meglio tornare a casa, mi giro per tornare verso l'uscita ma vado a sbattere contro un ragazzo che aveva in mano una grande pila di libri, che ora si trovano distesi sul pavimento. Alzo lo sguardo e
《Non ci credo... tu?!》

THE BEN'SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora