⚜︎[Dispersione]⚜︎

127 12 0
                                    


"Jimin, pshh Jimin...JIMIN!!!" urlò infine il ragazzo per risvegliare il suo amico immerso completamente nel mondo dei sogni.

All'udire quell'urlo seguito subito dopo da una leggera spinta fecero scattare in piedi l'azzurrognolo.

"SI, sisi sono sveglio" esclamò preso dallo spavento, il cuore batteva a mille l'ansia saliva e la consapevolezza di essersi addormentato in classe non lo faceva stare meglio.

"Quante ore hai fatto ieri?"chiese incrociando le braccia il giovane dai capelli castani, la corporatura ben bilanciata, il viso da angioletto e un'altezza da far invidia a chiunque lo guardasse.

"Le solite, ma perché fai così? Non sei mia madre e fino a prova contraria lo hyung tra i due sono ancora io" ribatté Jimin sentendosi un bambino in confronto a lui nonostante la differenza di età.

"Dimmi la verità, non sai mentire lo sai" continuò il suo interrogatorio il castano ignorando bellamente tutto il resto della frase.

"Jungkook, basta. Ho 22 anni so badare a me stesso" sbottò leggermente infastidito l'azzurrino portando le braccia al petto in segno di superiorità.

"Ok, come vuoi tappo su andiamo"

"Quel nome da dove esce?!" disse abbastanza scioccato Jimin non aspettandosi quel "nuovo" soprannome, si insomma così per dire.

"Dalla mia bocca, su andiamo che Jin ci sta aspettando, prima che cominci la lezione che vorrei tanto fare colazione, perché stranamente questa mattina, per svegliare qualcuno di cui non faccio né nome né cognome, che era palesamente in ritardo non ho mangiato e questa cosa mi urta." concluse Jungkook sarcasticamente ed uscendo finalmente dall'aula seguito da un Jimin imbronciato, lasciando far strada ai suoi sensi di colpa .

Durante tutto il tragitto nessuno dei due osò parlare, troppo presi ognuno nei propri pensieri che come dei meteoriti si fiondarono nelle loro menti. In particolar modo Jimin che cominciò a scavare fino in fondo nella sua mente per trovare risposte a domande che neanche conosceva, ma la coscienza gli poneva.

Qualcosa era successo, ma cosa?

"Jimin, la smetti di dormire con occhi sia aperti sia chiusi ?!?!" un altro urlo tirò Jungkook vedendo il suo migliore amico di nuovo nel mondo dei sogni.

"EH!?!" chiese l'azzurro scuotendo la testa per riprendersi del tutto.

"C-cosa c'è ?"

"Ah non lo so, questo dovrei chiederlo a te, sei perso, non ascolti e ti perdi facilmente nei discorsi, sembra che non appartieni a questo mondo" parlò Jungkook non dimenticandosi di contare sulle dita il suo elenco e gesticolando tutto il resto.

"Non è successo nulla, sto bene. Dai capita a tutti di perdersi nei propri pensieri ogni tanto" cominciò a giustificarsi il giovane senza saper effettivamente dove andare a parare, il castano stava per ribattere, ma la fortuna questa volta sembrava girare dalla parte di Jimin e la conversazione troncò lì in quanto giunse il loro amico con un sorriso a trentadue denti a salutarli.

"RAGAZZII!!!"

"JIN HYUNG!!" esclamarono all'unisono

"Da quanto tempo, mi siete mancati" borbottò con voce incrinata.

"Ma se solo ieri non ci siamo visti" rispose ridacchiando Jimin.

"È sempre tanto tempo, ah queste sessioni di esame mi distruggono" disse buttandosi a peso morto sulla sedia trascinando con sé tutta la stanchezza.

"Wow stai proprio messo male, non sembri più tu, hai una cera orribile" disse preoccupato il castano prendendo posto sulla sedia affianco a suo amico.

⚜︎𝒟𝒾𝓋𝒾𝒹ℯ𝒹  𝒲ℴ𝓇𝓁𝒹𝓈⚜︎  |𝚈𝚘𝚘𝚗𝚖𝚒𝚗|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora