Post-it

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CAPITOLO 3

Niente del primo giorno era andato come Emma si sarebbe aspettata, ma questo era il bello della vita. Non si può mai programmare niente, ed Emma lo sapeva bene, bisognava lasciare andare le cose secondo il loroo corso.

Per questo, quella sera, Emma si addormentò con la consapevolezza che lei era destinata ad incontrare Regina.

Lei era stata mandata lì, in quel preciso momento per una specifica ragione.

Forse per aiutarla?

Sostenerla?

Cambiarla?

Farla aprire al mondo che stava cercando di evitare ad ogni costo?

Ad Emma non importava perché fosse lì, la cosa più importante era esserci.

Da domani iniziava la sua missione, farsi parlare o almeno guardare in faccia da Regina, il resto sarebbe venuto da sé.

***

La mattina arrivò prima del previsto, ma ad Emma non importò perché quello sarebbe stato il suo vero e proprio primo giorno. Sarebbero iniziate le lezioni e avrebbe avuto inizio la sua nuova vita da studentessa.

Si preparò con calma, senza prestare attenzione all'orologio e quando lo fece era già troppo tardi.

Sarebbe arrivata in ritardo, senza ombra di dubbio.

Così improvvisamente corse di qua e di là per la stanza e afferrò calze e scarpe che con altrettanta fretta si infilò. Uscì dalla camera consapevole che Regina era probabilmente uscita con largo anticipo e che non avrebbe nemmeno fatto in tempo a passare da Ruby al bar per prendere un caffè o una cioccolata.

La giornata non iniziava per niente nel migliore dei modi.

Ma quando uscì dalla camera un profumo meraviglioso la investì, doveva essere quello di Regina, senza ombra di dubbio.

Un sorriso le si formò sul viso all'istante e quando il suo sguardo si spostò sulla cucina notò che nella caraffa sul bancone c'era pronto del caffè. Ovviamente Regina non lo aveva fatto per Emma, ma lei fu lo stesso contenta di averlo trovato pronto.

Se ne versò un po' in una tazza di bambù che trovò in mezzo ai piatti perfettamente impilati, in ordine di grandezza sopra il lavandino e prima di uscire lasciò un piccolo post-it azzurro attaccato alla caraffa.

"So che non era per me, ma sono in ritardo per la lezione, così ne ho preso un po'. Appena torno, per farmi perdonare ne preparerò dell'altro per te. Ti auguro una buona giornata. Emma."

***

La lezione del giorno era stata molto interessante, il professore sapeva catturare l'attenzione e le quattro ore trascorse in quell'aula affollata sembravano essere volate. In più le ragazze che le si erano sedute accanto le sembrarono molto simpatiche e alla mano, tanto che si erano scambiate il numero per potersi passare gli appunti e magari uscire insieme qualche sera.

Una volta conclusa la lezione, dopo aver salutato Belle e Aurora, Emma si diresse verso il bar del campus per prendere qualcosa da mettere sotto i denti e per chiacchierare un po' con Ruby.

"Ciao Red" disse con entusiasmo Emma entrando nel caffè.

"Emma, ciao. Com'è andata la giornata?"

"Ho avuto lezione di anatomia con il dottor Whale, è bravissimo" disse Emma lasciando trasparire tutta la sua gioia.

"Sono contenta tu sia così entusiasta."

"Red ma tu cosa studi?" chiese Emma rendendosi conto solo allora che sapeva davvero poco della ragazza.

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