Era uno di quei giorni in cui avrei voluto urlare in faccia ad ogni singola persona, che mi avesse anche solo sfiorato, tutto ciò che non sopportavo di loro e di tutto il resto del mondo. Non trovavo proprio nulla che mi andasse bene in quella giornata. Sputavo veleno come un serpente disgustato.
Avrei preferito stare in casa dal mattino alla sera, sul mio divano con una calda coperta sulle gambe e la televisione accesa di fronte a me.
Tornai a casa dopo il mio turno di lavoro in ufficio verso le quattro del pomeriggio; fuori pioveva e il cielo sembrava annunziare una tormenta.
In quel momento avrei voluto solo lui qui accanto a me, mentre mi accarezzava, mentre mi baciava, ma lui in quel momento non c'era.
Liam.
Quanto lo avrei desiderato qui con me.
Ora mai i giorni che odiavo stavano sempre di più aumentando e ogni singolo pensiero mi ricordava tutto ciò che non potevo avere. La mia mente stava per ridursi in pezzettini da tutto ciò che tormentava i miei pensieri in quel periodo e così anche in quel momento ero assorta nelle mie solite e banali riflessioni su quanto la mia intera vita facesse schifo.
Lui se n'era andato e io ero completamente distrutta, abbattuta.
Piano piano le disprezzate lacrime cominciarono a liberarsi dai miei occhi stanchi, stanchi di tutto quello che apparteneva a questo mondo.
Mi lasciai andare sul polveroso divano del mio piccolo ed isolato appartamento mentre le lacrime salate continuavano a rigare il mio viso.
Ci mise solo un attimo, un improvviso rumore, a farmi tornare alla situazione reale in cui mi trovavo. Un rumore di qualcosa che girava nella serratura della porta d'ingresso alle mie spalle. Mi girai alzandomi e mi diressi cautamente verso la porta non curandomi di asciugare le lacrime che ancora erano presenti sulle mie guance fredde.
Piano si aprì facendo entrare i pochi e fievoli raggi di sole nella stanza buia.
Non avevo nemmeno la minima speranza di trovare Liam sul' uscio della porta ad attendere di scorgere la mia figura abbattuta ma fu quello che trovai.
Eravamo in piedi uno di fronte all'altro, a poco più di un fottuto metro di distanza che avrei voluto che sparisse all'istante.
Quando realizzai totalmente che fosse lui, feci l'unica cosa di cui, in quel momento, avessi veramente bisogno.
Scattai e in un secondo lei mie labbra tremanti erano sulle sue.
Quel bacio fu il migliore che mi avessero dato in tutta la mia vita.
Era un bacio passionale, bisognoso, dolce. Era semplicemente un bacio perfetto.
Le mie mani stavano nelle sue come se fossero create apposta, le nostre labbra unite in quel momento magico che avrei voluto durasse in eterno.
Un accenno di sorriso apparve sulla sua bocca quando lentamente ci staccammo.
Lo amavo.
"Mi sei mancato." sussurrai ancora con il viso a pochi millimetri dal suo. Un accenno di magra solitudine nella mia voce.
Avevo bisogno di udire il suo timbro limpido e rassicurante.
"Anche tu."
E le nostre labbra erano nuovamente pressate le une sulle altre.
Le lacrime scorrevano ancora incessanti ma ora per la felicità, per le innumerevoli emozioni che quel ragazzo mi faceva provare ad ogni nostro insignificante sfioramento.
"Non avrei dovuto, scusa. Non volevo farti soffrire, lo so, sono un idiota e no-." Stava blaterando.
"Ti amo, idiota." lo interruppi bruscamente con un sorriso innocente dipinto sulle labbra.
"Ti amo anche io." Replicò.
Mi alzò prendendomi in braccio. le mie gambe erano cinte intorno alla sua vita e le mie mani presero posto dietro il suo collo, alla radice dei sui capelli scuri.
Mi sussurrò ancora e ancora le due parole che avevo atteso durante tutto il tempo in cui eravamo rimasti distanti e io feci altrettanto.
Amai quei momenti in cui eravamo così uniti, così maledettamente legati l'uno con l'altro.
Buonzalve wattpaddiane/i.
Questa è la prima one shot di questa raccolta e come avrete capito è su Liam Payne.
Spero l'abbiate apprezzata e se è stato così lasciate un voto 👉.
Grazie per aver letto.
Ciao.
