Beauty and the Beast [Roronoa Zoro x Reader] (ITA)

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Mentre ____ chiudeva gli occhi alla beata sensazione soporifera, sentì gridi animaleschi che nonostante lo stordimento riconobbe come i babbuini che l'avevano inseguita. Oh, si stavano dirigendo verso di lei.

"Certo che sono proprio arrabbiati" si disse fra se e se mentre trovava un'immensa fatica respirare. Sentiva di avere aghi nel petto, e aveva sempre più sonno. I babbuini si avvicinavano sempre più imperterriti verso di lei. ____ chiuse lentamente gli occhi e li riaprì, vedendo uno di loro lanciarsi verso di lei. Ma qual era il problema? Bastava spostarsi di un pochino, così lo avrebbe evitato. ____ continuò a respirare affannosamente e rilasciava nuvole di vapore della bocca per il freddo. Non riusciva a muoversi. Il babbuino si avvicinò sempre di più. Il cuore le batteva sempre più velocemente alla consapevolezza che presto si sarebbe fermato, anche se di questo ____ non se ne rendeva conto. Il babbuino stava per per graffiarla. ____ chiuse gli occhi stancamente, desiderando di dormire.

Un fendente tranciò il babbuino che cadde a terra morto. La ragazza aprì gli occhi ancora una volta e vide in modo sfocato l'occhio rosso e minaccioso di una certa persona. E per la prima volta quello sguardo non era rivolto a lei.

Zoro guardò alcuni babbuini allontanarsi da Lui, spaventati dalla sua aura mortale, ma altri gli vennero incontro per attaccarlo. Come se quelle bestie potevano batterlo. C'era di peggio. L'uomo tirò altri fendenti e batté tutti i babbuini, mentre altri scapparono feriti dalla sua spada. 

Nessuno toccava chi abitava al castello. Non avrebbe permesso a niente e a nessuno di fare del male ancora una volta ai suoi abitanti. Soprattutto a lei.

____ ormai allo stremo delle forze svenne, ma non cadde sul gelido tappeto di neve che la circondava, ma su un corpo grande e caldo. Venne sostenuta dalle braccia muscolose di Zoro, che la prese in braccio e la guardò preoccupato, sperando che fosse viva. Diamine, quanto odiava quello strano sentimento di dipendenza, pensò mentre la avvolgeva con il suo pesante manto.

Mentre tutti erano in estrema ansia al castello, videro il portone aprirsi e il Padrone entrare con in braccio la ragazza. Ruffy corse preoccupato per vedere ____ imbozzolata nel manto di Zoro.       

-Portate delle coperte e dell'acqua calda...adesso-  Tuonò il Padrone, e all'istante tutti corsero per provvedere alla salute di ____. Dopo una visita accurata, Chopper si girò verso le persone che circondavano il letto in cui giaceva ____, preoccupati.

-Ha preso molto freddo, ma con del riposo, domani starà già meglio. Se il Padrone fosse arrivato qualche minuto più tardi, non ce l'avrebbe fatta-  Annunciò. Tutti tirarono un sospiro di sollievo nel sapere che stava bene e che presto si sarebbe risvegliata.

-Vado a prepararle un brodo caldo per quando si risveglierà- Disse Sanji che corse via. Law rimase a fianco di Chopper e studiò preoccupato il viso addormentato di ____. Se fosse rimasta lì un minuto di più...non voleva nemmeno pensarci. Robin voltò il viso verso Zoro che assisteva a tutto con la massima serietà, vicino alla finestra.

-Padrone, d'ora in poi dobbiamo tutti lavorare seriamente. Non possiamo permetterci di lasciar perdere- Raccomandò con schiettezza. Zoro non fece obiezione, sia perché nutriva stima nei confronti di Robin, vista la sua maturità, ma soprattutto perché aveva ragione. La ragazza non stava solo per morire, Lui stava per condannare ancora una volta gli abitanti del castello e se stesso. Ma perché si sentiva così teso e preoccupato mentre la guardava dormire? Quando aveva notato quei babbuini attaccarla, non ci aveva visto più. Quelle emozioni continuavano a frullargli in testa mentre cercava di trovare un perché a tutto questo.

-...va bene-  Mormorò in risposta a Robin, per poi girarsi verso la finestra, per la prima volta nella sua vita pieno di dubbi.

Durante quella notte, ____ ogni tanto apriva gli occhi e ogni volta vedeva una forma imponente al suo fianco. Tuttavia, quando incrociava il suo occhio rosso, lo sentiva calmo e rassicurante, pronto a vegliare su di lei. Così ogni volta lei si riaddormentava più serena di prima.