Note autrice: Sono molto importanti le date per capire la cronologia degli eventi, vi consiglio di prestarci attenzione 💕
(Quelle in grassetto differenziano meglio il passaggio tra presente e passato: quelle non in grassetto si riferiscono all'ultimo lasso di tempo in grassetto stato scritto. Sarà comunque sempre specificato se si tratta di passato o presente.)
------------------UN ANNO E MEZZO DOPO
Harry
Presente - 22 aprile 2018Le sue erano ormai diventate delle monotone azioni che percorreva avanti e a ritroso man mano che perdevano il loro senso.
Alla fine l'automa lo era diventato lui stesso.
Aveva iniziato a bere l'orzo perché il caffè e il the non poteva più, non riusciva più.
La colazione era diventata salata, le paste del bar non si attentava più a prenderle. Nei bar non ci entrava da una vita.
La pizza era diventata un vago ricordo, ricordava gli piacesse ma aveva smesso di guardarla da tempo.
Nei ristoranti in cui aveva deposto momenti felici non ci mise più piede, non seppe se per preservare i bei momenti o per paura di mettersi a piangere.
Spiegare tutti questi cambi di abitudini agli amici che nel corso degli anni aveva trovato divenne complesso, così adottò la semplice scusa "Non mi piace più", "Oggi non mi va", "Voglio restare in forma", "Mangiarne/berne troppo fa male, sto dosando le quantità", "Quel ristorante ha cambiato ricette, ne preferisco altri".Nonostante fosse passato un anno sentiva ancora le emozioni del primo giorno: sconforto, delusione, illusione, frustrazione, rabbia e tanta, troppa tristezza.
Trascorsi cinque mesi da quel weekend passato in simbiosi, Louis se ne andò. Quello che lui definiva il suo Louis con il quale si era scambiato piccole promesse, aveva fatto progetti se pur mediocri e al quale si era totalmente donato, lo aveva lasciato. E aveva vissuto già trecentosessanta cinque giorni da allora, da quando lo venne a scoprire.
Ricordava le parole scritte e mai pronunciate da Louis stesso e le lacrime, senza rimedio, scendevano sempre più insistenti. Aveva gli occhi appannati da non riuscire a vedersi le mani tremanti.Hai così poco rispetto per me, Louis? Sono stato così insignificante da non avere neanche il diritto di sentire la tua voce mentre mi lasci? Eppure mi avevi detto che ci tenevi.
Una notte, ricordo ancora fosse il 31 gennaio, dopo aver fatto l'amore, mi dicesti grazie per averti fatto dimenticare il passato. Mi raccontasti della tua relazione avuta prima di incontrarmi, di come quel ragazzo ti avesse usato e di quanto ti fidasti di lui al punto da abbandonarti alla disperazione quando ti abbandonò.
E ti chiedo: cosa stai facendo tu ora con me? Cosa hai fatto, un anno fa, con me?
Ti vorrei odiare. Ti vorrei odiare così tanto da dimenticare il tuo nome dallo schifo che mi suscita al solo pensiero. Vorrei ricordare i nostri momenti sostenendo che in realtà non fossero poi così belli. Vorrei pensare al tuo corpo senza avere un'irrefrenabile voglia di toccarlo e di fargli toccare il mio. Vorrei assimilare tutte le sfaccettature della tua anima arrivando a una conclusione diversa dal: sono innamorato di te.
Neanche ho fatto in tempo a dirtelo e ringrazio di non averne avuto il coraggio, mi si sarebbe spezzato il cuore più di quanto non sia già distrutto.
Ma forse tu fai tutte queste cose. Forse mi odi, perché sennò non mi avresti lasciato. Forse il mio nome è diventato solo un insieme di lettere sparse all'interno dell'alfabeto e hanno perso di significato. Forse i nostri ricordi non ti rendevano felice abbastanza. Forse il mio corpo non ti suscitava niente. Forse la mia anima non faceva vibrare la tua.
Avrei queste risposte se solo tu mi avessi concesso il privilegio della tua voce, anche solo al telefono. Invece rimbombava quel bip bip bip bip, e poi Dylan mi diceva di riattaccare.
Giusto, non sai di lui. Come potresti?
È stato paziente. Forse è stato quello che io ho rappresentato per te.
Spero di trattarlo meglio di quanto tu abbia fatto con me.
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Possiamo far parlare solo i nostri quadri
Fanfiction"Stai flirtando" lo accusò il maggiore. "No, sto solamente dicendo ciò che sento. Non nego che vorrei ti ammaliasse, ma non lo pretendo. Perciò no, non penso di starci provando con te." Ci fu silenzio, e nel silenzio Harry avvicinò la sua mano a que...